PREOCCUPAZIONI BRITANNICHE sulle conseguente del riarmo

PREOCCUPAZIONI BRITANNICHE sulle conseguente del riarmo PREOCCUPAZIONI BRITANNICHE sulle conseguente del riarmo Ottimismo per la missione di Vati Zeeland Londra, 17 notte. La data del 12 giugno venturo va scritta a grandi lettere perchè potrà segnare una svolta di importanza capitale nella storia mondiale. E' la data alla quale Van Zeeland sarà ricevuto dal Presidente Roosevelt alla Casa Bianca. Che debba assumere tale importanza è ciò che pretende il corrispondente da Washington delia «Morning Post», quantunque vi siano abbondanti motivi di pensare che egli abbia a rimanere senza imitatori. Il fatto però che un giornalista cosi bene informato come questo della « Morning Post» si abbandoni a tanta esagerazione di linguaggio e di speranze è importante se non altro perchè rivela quali e quante inquietudini maturino in molti ambienti del vecchio e del nuovo mondo circa le conseguenze finali della presente gara agli armamenti. L'incontro di Washington Van Zeeland approfitterà del suo viaggio alla volta di Princetown per ricevere la laura « ad honorem », per abboccarsi col Presidente Roosevelt e i suoi principali collaboratori coi quali egli si propone di gettare le basi di future trattative di carattere eco nomico e più tardi possibilmente politico. Negli ambienti inglesi molta importanza viene attribuita alla visita di Van Zeeland alla Casa Bianca per il fatto che egli potrà rappresentarvi la Francia e l'Inghilterra e anche il cosi detto blocco di Oslo delle Potenze scandinave finanziariamente gravitane te attorno all'Inghilterra. Il presldente del Consiglio belga dovrebbe discutere a Washington attorno a un piano di metodica demolizione delle presenti barriere doganali e delle altre che ostacolano la li berta dei traffici commerciali fra le nazioni del mondo. Il corrispondente della « Morning Post » si dimostra entusiasta della missione di Van Zeeland in quanto, a suo giudizio, l'opinione pubblica americana è favorevole come non lo fu mai fin qui a una franca ed esauriente discussione di quel problemi la cui mancata soluzione prolunga e accentua 11 malessere economico e politico del mondo. Se l'America è fermamente decisa a non lasciarsi più impigliare nella rete degli affari europei, essa riconosce sempre più come dice il giornalista « che il mondo è un barile di mele. Basta che ve ne sia una marcia perchè marciscano tutte ». Da ciò un sempre più manifesto desiderio di affrontare i problemi economici e la sempre più netta sensazione che una soluzione non potrà essere raggiunta senza una fredda disamina del problema degli armamenti. Van Zeeland potrebbe rimuovere le più solide obiezioni americane a una conferenza mondiale e anche spianarle la via, tanto più che il Governo di Washington potrà considerarlo quale « un messaggero dell'Europa ». Che Londra in ogni caso auguri successo anche parziale alla missione di Van Zeeland è meontestabile. I più chiaroveggenti fra gl'inglesi sono ben lungi dal condividere 1' opinione di alcuni uomini politici di estrema destra secondo j quali il riarmo a oltranza è una benedizione per l'Inghilterra e per il mondo. In vari ambienti si contempla l'avvenire con angoscia e si avanzano pronostici tutt'altro che rallegranti sul futuro del paese. Uscita vittoriosa dalla grande guerra, dimostratasi nel dopo guerra munita di un'attrezzatura finanziaria la più solida del mondo, non sta forse l'Inghilterra per annientarla col gravissimo rischio di trovarsi fra qualche anno di fronte a situazioni pericolose munita si di armi e munizioni ma sprovvista di quelle non meno vitalmente Importanti basi finanziarie gra zie alle quali ha potuto in passato rimediare alle sue deficenze militari ? La forza vera di questo ptmsdmOpmmlngdntdlgdrlidttlfpnslnlpd n i e e e i n e . i o paese non è stata la combattività del suo popolo e la capacità militare dei suoi capi, ma piuttosto la quasi inesauribile capacità di resistenza risultante dalla formidabile sua riserva finanziaria. Orbene, la messa in esecuzione del programma di riarmo appare a molti dover condurre a un esaurimento di quelle riserve con le quali forse più che con le, armi la nazione può far fronte alle più gravi crisi future. Sull'orlo del precipizio Il Sunday Times pubblicherà domani un articolo di «Scrutator» nel quale lo scrittore si fa appunto eco di questo allarme. Egli vede fin d'ora distrutti i benefici della rinascita economica del paese grazie alla quale in caso di serie difficoltà e'di guerra l'Inghilterra potrà resistere più e meglio delle altre nazioni; quindi afferma: « O si razionalizzerà la politica internazionale o vivremo all'orlo delle nostre capacità finanziarie, tanto che se non riusciremo a ottenere nuove fonti di redditi all'infuori della tassazione saremo finanziariamente impreparati ai pericoli della guerra, quali che siano gli sforzi che faremo per esservi preparati militarmente. Sulla base presente di un bilancio normale di pace di ottocento milioni di sterline, la guerra non può condurre che a una rivoluzione finanziaria». La conclusione allarmistica dello scrittore è la seguente: « Siamo certamente più lontani dall'orlo del precipizio di quanto lo siano altre nazioni, ma dovremmo esserne più lontani ancora. Una guerra ci spingerebbe presto nell'abisso poiché siamo fin da ora troppo vicini al limite delle nostre capacità fiscali ». L'allarme dello scrittore deriva inoltre dal Umore che il crescere delle difficoltà finanziarie della nazione « riduca l'impressione destata all'estero dal vasto programma di riarmo del paese ». In quanto alle altre nazioni, potranno pensare che un limite estremo di sforzi è raggiunto e trarre conclusioni loro proprie circa l'esaurimento delle capacità finanziarie dell'Inghilterra. Ma Scrutator non ritiene che si debba rallentare in qualsiasi modo il ritmo accelerato del riarmo perchè ciò distruggerebbe l'impressione che esso ha causato nel mondo. Ciò non toglie che un alleviamento di questo tremendo aggravio non venga ansiosamente ricercato. Va infine riferito come, secondo alcuni informatori, la visita di Van Zeeland a Washington potreb. be essere utilizzata anche per opportuni sondaggi circa la possibilità di una mediazione o degli Stati Uniti o delle repubbliche sud-americane nella guerra civile in Spagna. E il corrispondente da New York del Manchester Guardian riferisce la voce corrente colà che i governi di Francia e d'Inghilterra contemplino fin da ora un passo comune presso Roosevelt per chiedere la sua assistenza in un tentativo di mediazione. Esso tuttavia non sarà compiuto che nel solo caso di un esito favorevole dei sondaggi del Presidente del Consiglio belga. Renato Paresce cnciassgr ci. Si afferma che una risposta negativa era stata ottenuta dai cantieri inglesi essendo essi tutti impegnati ora e per molti anni avvenire nelle costruzioni previste dal nuovo programma di costruzioni navali. Oggi un telegramma da Washington non solo conferma che passi come quelli riferiti sono stati compiuti in Ame • rica, ma aggiunge che anche colà hanno subito esito negativo. S. E. STARACE AL CONCORSO IPPICO DI NAPOLI (Telefoto) SI SCIOPERA O SI LAVORA? I minatori di Harworth depongono nelle urne il loro voto per decidere a maggioranza, se lo sciopero dovrà essere proclamato. Due intere giornate sono state dedicate. In tutti i. d4*tretti minerari dell'Inghilterra a queste operazioni.