A Londra si segnala una rinascita di ottimismo

A Londra si segnala una rinascita di ottimismo A Londra si segnala una rinascita di ottimismo Londra, 16 notte. Londra ha seguito con vivissimo interesse la visita del dottor Schacht a Bruxelles e, come notano alcuni collaboratori diplomatici di questi giornali, si è rallegrata delle dichiarazioni che il Presidente della Reichsbank ha fatto nella capitale belga ai giornalisti. Particolare compiacimento hanno destato qui gli accenni alla Russia, non perchè esistano particolari simpatie per quel Paese, ma perchè le parole di Schacht. sono state interpretate quale un lieve ma immensamente promettente indizio di una distensione alle viste. Qualcuno, poi, crede di poter porre a fianco dell'atteggiamento nei riguardi della Russia, le voci corse ultimamente, di un riavvicinamento germano-sovietico. Il parallelo è assurdo, dato che si tratta di voci per ora infondate, ma gli scrittori inglesi ciò nondimeno non nascondono il loro compiacimento, persuasi che, se si potesse porre termine alle polemiche, si arrotonderebbero molti angoli dei problemi europei e si preparerebbe la via ad un miglioramento della situazione. Il Comitato, non la Lega Questo atteggiamento, di fronte alle parole di Schacht, tutt'altro però che impegnative, è uno fra i tanti sintomi interessanti della rinascita di ottimismo che si delinea nei più svariati ambienti britannici. Il mutamento di fronte della stampa britannica nei riguardi della Spagna e in partkolar modo nei riguardi dell'Italia, è un altro indizio più profondo e più significativo. Si era manifestato questo cambiamento il giorno dopo quello in cui il conte Grandi, nei termini ormai ben noti, faceva comprendere non solo a Londra ma ad altre Potenze rappresentate nel Comitato di non intervento, come l'ora delle frasi e dei complottti fosse passata e come l'Italia esigesse una chiarificazione assoluta delle posizioni tanto sul terreno spagnolo quanto su altri non meno importanti 'problemi che la guerra civile hai posto sul tappeto. L'attacco di Grandi, inatteso e violento, ha de- Iterminato un ripiegamento degli \ avversari e la seduta di ieri al Co- \ mitato di non intervento risulte rebbe oscura qualora non si te nesse conto di questo importantis simo fatto. Siamo incontestabilmente in una fase di distensione. Quanto durerà? Quali nuovi eventi la arresteranno? E' difficile dirlo. E nessuno, degli scrittori di oggi, osa avanzare pronostici. Ma le dichiarazioni fatte dal Duce ai membri della Legione britannica, riprodotte da tutti quanti gli organi inglesi, l'assenza di battute polemiche violente nella seduta di ieri del Comitato, la maggiore imparzialità di cui lord Plymouth ha dato prova ieri e così pure il ritorno alla realtà che 6i può indovinare nell'atteggiamento assunto dal Governo britannico di fronte alla situazione di Bilbao, sono tutti elementi di un insieme tale che potrebbero bene augurare per l'avvenire dell'Europa e per i buoni rapporti tra l'Inghilterra e l'Italia. I giornali odierni, non uno eccettuato, si rallegrano dell'andamento assunto dalle discussioni in seno al Comitato di non intervento e la Morning Post appare anzi pervasa da tanto ottimismo da avanzare la strana opinione che il Comitato di non intervento possa sopravvivere alla guerra civile spagnola che gli ha dato origine e divenire anzi una lega di azione più elastica, più effica ce e più atta ad affrontare i prò blemi europei e ad avviarli verso pacifica soluzione. L'opinione del collaboratore di plomatico della Morning Post merita di essere riprodotta integralmente: « Questo successo relativo del Comitato di non intervento inco raggia la speranza, per ora remota, che il Comitato possa essere in grado — dice lo scrittore — di intervenire, in una data futura, nella guerra civile per porre termine alla lotta. Questa opportunità può non presentarsi per vari mesi e finché le due parti non siano completamente affamate e esaurite di materiale bellico quale conseguenza di una crescente efficienza del controllo internazionale. Se questa speranza dovesse un giorno realizzarsi, si manifesterebbe una fortissima tendenza a mantenere in vita il Comitato o un suo organo equivalente, in modo permanente, quale un nuovo genere di Lega delle Nazioni la quale si avvantaggerebbe dell'esperienza ed eviterebbe gli errori commessi dalla vecchia Lega. Questo nuovo ente farebbe a meno di ogni statuto scritto, tratterebbe ogni problema come il Comitato ha trattato quello spagnolo, e ciò in base al principio che le sole decisioni in ternazionali meritevoli di essere prese, sono quelle alle quali volontariamente aderiscono tutte le parti interessate ». I colloqui Ciano-Drummond Che l'ottimismo dell'Inghilterra non sia il risultato esclusivo del la migliorata atmosfera in seno al Comitato di non intervento, ma anche dei migliorati rapporti fra Inghilterra e Italia, lo dimostra la stessa Morning Post la quale prende atto di quest'ultimo miglioramento e dice che esso ha avuto modo di manifestarsi nelle conversazioni di Roma fra l'anibasciatore britannico e il conte Ciano. « Per ciò che concerne i mis sionari britannici espulsi da Addis Abeba — dice il giornale ■ in parola — il conte Ciano ha dichiarato a sir Erik Drummond che non vi era in Italia l'intenzio- ne di espellere tutte le missionstraniere. Il Governo italiano d'altra parte si riservava il diritto dscegliere fra le missioni e non poteva tollerare quelle la cui influenza era dannosa alla sua autorità in Abissinia. Circa poi la ditta di Mohamed Ali, l'atteggiamento del Governo italiano si è manifestato conciliante ». In quanto alle opinioni giornalistiche, quali sono espresse negli articoli editoriali di questa stampa, esse non hanno bisogno di essere riprodotte. Sembrano, dalla prima all'ultima, formate sullo stesso stampo. Basti dire che lo stesso laburista Daily Herald dice che l'accordo sul non intervento è portentoso al punto che potrà dimostrare come il tanto deriso Comitato si sia manifestato una svolta decisiva nella storia del dopoguerra, il primo passo innanzi cioè dopo la grande rigirata dalla collettività. Questa atmosfera dà impeto a tutte le voci circolate ultimamente di tentati- vi fatti dietro le scene per sistemare la guerra civile in Spagna. E il collaboratore diplomatico del Daily Express afferma che un piano di sistemazione esiste, ed è quello che coinvolgerebbe « un intervento organizzato delle grandi Potenze, allo scopo di porre un termine alla guerra civile ». Lo scrittore riferisce che, a giudizio del Gabinetto britannico, questo intervento dovrà essere praticato non appena esisteranno possibilità di successo. Renato Paresce

Persone citate: Ciano, Ciano-drummond, Duce, Erik Drummond, Mohamed Ali, Renato Paresce, Schacht