Un'altra pagina del romanzo di Nadia

Un'altra pagina del romanzo di Nadia LFi SULTANA BIANCA Un'altra pagina del romanzo di Nadia Incanti e insidie del favoloso regno che attrai de gli sposi - La bella rumena è ancora a Parigi - Dove si apprende che il giavanese è la più facile lingua del mondo Milano, 15 notte. Il romanzo d'amore tra il sultano Pakoc Alam e la bionda Nadia Vlasov, qualunque siano gli ostacoli ancora da vincere, si concluderà col matrimonio, che sarà celebrato a Milano entro breve tempo. Questo è certo: mentre tuttora è incerto se Pakoc Alam recherà in dono alla novella sposa una corona regale o non piuttosto la sua sola ricchezza, seppure favolosa, di coltivatore di caucciù, zucchero, china, ecc. Il sultano di Djokjakarta, una delle più lussureggianti regioni dell'isola di Giava, non rinuncerà al suo sogno d'amore, costi quel che costi. Se il « placet » supremo della Regina d'Olanda non verrà, egli non esiterà a imitare il duca di Windsor e il Principe Nicola, cioè abdicherà a favore del fratello. I 27 anni del fidanzato , o a i a i e a o , l , r l i e In questa decisione il sultano Pakoc Alam è irremovibile; l'ha comunicata ripetutamente alla fidanzata, e non meno ripetutamente alla sua Corte. Vivrà da borghese, darà un addio ai fasti del trono, viaggerà per il mondo, o si stabilirà, come sembra abbia detto, in Europa. Ma la creatura del suo sogno sarà sua, tutta sua, e non v. è regno che valga questa sua felicità. Romanzo d'amore, di libri da fiabe o da leggenda, romanzo che si intona con i tempi della radio e della televisione e ai quali andiamo abituandoci. Molto si 6 parlato di Nadia la bionda; meno si è parlato del Principe, ora Sultano, forse perchè le sue apparizioni in Italia furono poche e rapide, e forse per la grande lontananza. Non ha avuto una cultura prèttamente europea, sebbene, laureatosi al'a Università malese di Bandoeng, abbia poi perfezionato gli studi in Olanda. Ora conta 27 anni, e ai padre fu sempre particolarmente caro. Domate le rivolte che in ouasi tutte le Provincie di Giava scoppiarono nel 1926, il padre ebbe un periodo di regno abbastanza tranquillo. Il Sultano Pakoc Alam, è, per la sua razza., quanto mai avvenente: 3nello, agile, capelli d'ebano, folti e llsciatissimi. Ha nei tratti del volto caratteristiche somatiche giapponesi. Capitano di Stato maggiore dell'esercito indigeno, il Su.'tano riceve ur appan naggio annuo di dieci milioni di lire. La capitale del Regno di Djokjakarta e la o'ttà di Djokia, ove il Sultano risiede e ove risiede il reggente olandese. C:vettuola città dal clima tropicale, con larghi viali, molti edifici isolati e una fisionomia che nel complesso vorrebbe essere europeizzante. Nel centro è il palazzo del Sultano, orospicienie il teatro dell'Opera. Non si tratta di un palazzo unico, ma di cinque o sei pai:.giioni che fanno corona ad un "Cilicio maggiore, bianco e piatto. Il palazzo si adorna di un giardino con pian te ombrose che dilatano i rami a cupola, lambendo parecchie statue buddistiche e braminiche. Al contrario, i saloni interni scarseggia no di suppellettili giavanesi o co munque coloniali: abbondano lam padari e specchi di Venezia, e nu morose sono le oleografie napoleo niche. In un reparto del palazzo vive una comunità femminile che lavora il batik, il tessuto colorato, noto oggi anche da noi. Abitano con il Sultano, funzionari e cortigiani, e nella stessa residenza è ospitato e istruito un eccellente corpo di ballo: adolescenti bellissime, che danzano pressoché immobili al suono del gamelang, una orchestra composta da strumenti di bronzo su casse armoniche di bambù, una orchestra non dissimile da quella che ritmò le prime seduzioni della creola Mata Hari. Spesso il ballo avviene durante i pranzi del Sultano. Le bellissime adolescenti, o brandiscono il lucido kriss o dondolano il ventaglio, o staffilano l'aria con taglientissime spade. sztpddènncczmidagpdtrsgztstcMrtnèdpcgdOziNqnrGsgaselPcmtbL'appartamento di Milano A Djokia esiste un tempio fa moso: il Burubudur (la felicità imprigionata) che contiene una delle raffigurazioni più gigantesche del Dio Budda, ed è il tempio che Pakoc Alam maggiormente frequenta. I suoi sudditi lo vedono raramente per la città, a meno che vi siano cerimonie ufficiali che impongano al Sultano di essere presente. In questo caso egli cammina accompagnato dal re- sidente olandese, sotto la protezione di un grande ombrello a tre piani, simbolo del potere supremo. Vi è però un inconveniente, che dovrà sopportare anche la bionda e delicata Nadia, c che non si è riusciti ad ovviare, niemmeno nella stessa residenza dei' Sultano: in essa circolano speciali lucertole e salamandre addomesticate per combattere la falange di zanzare e di mosche. Ma nel nome di Batara Asinara, in, malese il '< Dio dell'amore», la dolce Nadia si adatterà. Come si adatterà a parlare la lingua, che farse di già parla, poiché i glottologi la proclamano la più facile del mondo tanto da poter essere imparata in 15 giorni! Ma dall'isola di Giava facciamo ritorno a Milano, al grattacielo scarlatto di Porta Venezia sull'angolo dei giardini, dove è l'abitazione della bionda Nadia. D portone guarda i bastioni e stii bastioni stanno a riguardare il portone frotte di curiosi. Tutti .sanno che nessuno dei Vlasov si trova a Milano; nè la figlia, nè i genitori; ma-i curiosi sostano ugualmente dinanzi all'ingresso, parlottano, commentano. Fu precisato ieri che Nadia, non è greca. Di origine greca è la(madre, signora Emilia Cavoura,* appartenente ad una delle più cospicue famiglie di Atene, e ancora giovane. Il padre, ring. Alessandro Vlasov, è russo e dimorava ad Odessa, dove, subito dopo le nozze, portava seco la moglie e dove il 13 maggio 1917 è nata la bella Nadia. L'ing. Vlasov, armatore; in quell'anno stesso, per le sue idee nettamente antibolsceviche riparava in Italia, prendendo sede a Genova, e solo due anni or sono si stabiliva a Milano. Qui, come già a Genova, ha continuato la sua attività di armatore, occupandosi specialmente di benzina, petrolio e carboni, che importa in notevoli quantitativi dalla Romania. Prima deteneva il posto di fiduciario del Gruppo commerciale ro-, meno, ed ora che l'azienda si è trasformata in Sindacato dei combustibili ne è diventato il direttore generale. Senza dubbio, anche la famiglia Vlasov è ricca, ed è sufficiente ri-| guardare l'alloggio per convincer-, sene, attrezzato come è coi più moderni conforti. Esso ha perfino una piscina, ed una terrazza fu; trasformata in solarium. Nell'alloggio, Nadia Vlasov ha per sè sola un appartamentino composto di una camera da letto, un salotto, un'anticamera e bagno. Un po' dappertutto sono disposte numerose fotografie del Principe, non azzurro, ma olivastro. La famiglia Vlasov viaggia spesso; a Cannes possiede una villa dove la madre e la figlia andranno a dimorare per due o tre settimane non appena lascieranno Parigi, mentre l'ing. Vlasov si recherà in Polonia per affari. Il ritorno della famiglia Vlasov a Milano non avverrà dunque tanto presto, e non prima dell'inizio del maggio. ddlesssspdtKesACpgadmsA