Il controllo al non intervento verrà iniziato il giorno 19 a mezzanotte

Il controllo al non intervento verrà iniziato il giorno 19 a mezzanotte Il controllo al non intervento verrà iniziato il giorno 19 a mezzanotte Maiski ritira le proposte sovietiche al Comitato di Londra e Grandi aderisce a riprendere la discussione sul ritiro dei volontari Atmosfera più serena Londra, 15 notte. Il piano di controllo del non intervento nella guorra civile di Spagna, il quale ha richiesto mesi di elaborazione, ha rivelato disparità di vedute profonde e più ancora la ferma volontà da parte di alcune Potenze di impedire il non-intervento, di danneggiare la posizione di altre Potenze, di trarre cioè vantaggio a scopi egoistici da una tragedia che inorridisce il mondo, è stato infine varato in modo definitivo nella seduta di oggi del Comitato del non-intervento. E' stato in altre parole deciso che esso entrerà in vigore il 19 aprile prossimo a mezzanotte, I alla cui data tutte le coste e le frontiere della Spagna passeranno sotto il controllo internazio- ! naie. E' inutile tornare indietro sul triste episodio della politica inglese e di quella di qualche altra Potenza nella seduta del 23 Marzo, ed è forse un contributo a una reale distensione l'astenersi dal rivangare questo terreno. La riunione del Comitato Il discorso del Duce, le dichiarazioni di Grandi sortirono effetto immediato. L'atmos.fera ha manifestato un miglioramento il quale se non è notevole è certo incontestabile. Vi ha contribuito anche la spada di Damocle di contro denunzie precise, fatta pendere dal governo italiano su Parigi e su Mosca. La cronaca della seduta di oggi è sufficiente a dimostrare quanta strada sia stata percorsa dal 23 marzo a oggi. Lord Plymouth ha aperto la seduta prendendo la parola per fare un urgente appello a tutti i Paesi rappresentati nel Comitato acciocché ognuno di essi cercasse di recare un contributo concreto e realmente sincero ad una collaborazione fra le grandi Potenze. L'ambasciatore Grandi ha preso poi la parola per ricordare che la questione del ritiro dei volontari è stata una proposta essenzialmente italiana e tedesca. Fin dal mese di gennaio scorso e in ben due note i Governi di Roma e Berlino fecero rilevare come non si poteva parlare di non intervento in Spagna fino a tanto che le frontiere erano aperte ai volontari, agli agitatori e agli avventurieri. Malgrado l'opposizione degli altri Governi, il Governo fascista sin dal principio del conflitto ha fatto tutto ciò che era in Isuo potere perchè fossero attuate 'senza indugio le misure efficaci e di carattere radicale sia nel campo dell'intervento diretto, sia in quello dell'intervento indiretto. Si deve alla tenace opera e all'azione insistente del Governo fascista, ha aggiunto il conte Grandi, se lo schema di controllo attuale è riuscito infine a ottenere la approvazione di tutti i Governi. Non vi è dubbio tuttavia che qualsiasi discussione perchè sia suscettibile di qualche risultato deve avvenire in un'atmosfera di reale e onesta cooperazione. Orbene questa atmosfera non esisteva certamente finora e ciò, ha, insistito il rappresentante dell'Italia, non per mancanza di buona volontà dell'Italia. Anche in queste ultime settimane durante le quali è stata inscenata una violenta campagna con la quale si è tentato con ogni sorta di assurde e velenose menzogne, falsare la verità e di fare dell'Italia oggetto di insinuazioni diffamatorie, in queste settimane, ha precisato il delegato italiano, si è manifestata la totale assenza di ogni spirito e di ogni volontà di collaborazione. In quest'atmosfera e di fronte al¬ le manovre partigiane e provoca-r toric il Governo fascista non po- teva ovviamente ammettere l'esa- me di una questione cosi com-! plessa e così delicata come quella del ritiro dei volontari, malgrado I che tale ritiro costituisse una proposta del Governo italiano. « Il presidente lord Plymouth ha continuato il conte Grandi — ha oggi rivolto un appello ai membri del Comitato del non intervento ed ha constatato come l'atmosfera generale fra i Paesi membri dell'accordo di non intervento sia migliorata nelle ultime settimane. Il Governo fascista da parte sua non ha difficoltà a raccogliere l'invito del presidente e a contribuire per quanto possibile ad un'ulteriore distensione della situazione con I | sentendo in questa atmosfera a j poste italiane di ritiro dei volon- f . . „ . ., . , .. che sia ripreso l'esame delle prò-1 tari dalle due parti in lotta contenute nelle note di Roma del 7 e del 25 gennaio. Il Governo fascista pone tuttavia una esplicita condizione e cioè che da parte di tutte le Nazioni si agisca con pari lealtà. E' evidente che il Governo ' fascista fino a tanto che rimane dinanzi al Comitato la nota sovie-1tica del 5 aprile contro l'Italia, I deve considerare tale permanenza quale la prova più palese che lol• i i,i „ A, spirito di ealta e di cooperazione è ben lungi dall'essere una realtà*. | La ritirata sovietica A questo punto lord Plymouth si è rivolto al delegato sovietico il quale, come è noto, aveva fatto sua la calunniosa nota di Del Vayo e l'aveva presentata al Comitato perchè fosse da esso discussa. Il presidente ha invitato il rappresentante di Mosca a ritirare il documento; ma egli ha cercato di tergiversare, ha proposto di tenere in sospeso, per il momento, la sua nota, ha detto che consentiva ohe non fosse subito discussa, insomma ha dato ancora una volta quella prova riscontrata dal conte Grandi che io spirito di lealtà non esisteva ancora. Le tergiversazioni del rappresentante di Mosca sono state però di breve durata poiché il conte Grandi è intervenuto nuovamente a dichiarare che egli esigeva il ritiro puro e semplice della nota sovietica o in caso contrario la sua discussione immediata. Grandi ha aggiunto che per parte sua egli non solo era pronto a tale discussione ma preferiva quest'ultima alternativa in quanto che ciò gli dava modo di dimostrare con prove inoppugnabili di qual tessuto di menzogne impudenti fosse com- posta la nota sovietica. Ne è se guito un dibattito molto vivace al; termine del quale cedendo alle ; pressioni del Presidente e di vari membri del Comitato il delegato! sovietico ha creduto più prudente accettare il primo termine dell'ai-1temutivi» volendo evitare una di.|ternativa volendo evitare una di-, scusatone della sua nota mediante ! ' un seppellimento in regola del documento moscovita. Il sottocomitato ha quindi deciso di nominare una Commissione tecnica alla quale spetterà di preparare un piano di ritiro dalia Spagna di tutte le persone attualmente impegnate sia direttamente sia indirettamente nella guerra civile, persone le quali non siano di nazionalità spagnuola o le quali non siano state di nazionalità spagnuola fino al 18 luglio 1936. Il delegato italiano ha inoltre proposto che l'accordo di non intervento sia esteso in modo da proibire l'ingresso in Spagna di tutte ile persone di nazionalità non spa-P"?IMa !U™"^"aJ!la £r""J!" ta diretta a prolungare o inasprire il conflitto presente. Renato Paresce IL DOTTOR LEY DURANTE LA VISITA ALL'AGRO PONTINO (Telefoto).

Persone citate: Del Vayo, Duce, Renato Paresce