TRIONFALI ACCOGLIENZE ai reduci dall'A.O.I.

TRIONFALI ACCOGLIENZE ai reduci dall'A.O.I. TRIONFALI ACCOGLIENZE ai reduci dall'A.O.I. aL'entusiastico saluto delle Autorità e della folla ai conquistatori dell'Amba Aradam Una schietta, cordiale, particolarmente affettuosa accoglienza, Torino ha fatto ieri mattina agli Alpini del Battaglione Exilles e agli Artiglieri della l.a e 5.a batteria alpina, vittoriosi, magnifici reduci d'Africa. La nostra città che vide nascere l'Arma gloriosa, orgoglio della Patria per mille epiche imprese che già nono patrimonio della leggenda, ha salutato' questi soldati che hanno l'altro ieri avuto il . supremo, ambitissimo elogio del Capo per aver scritto nella, conquista dell'Impero « «ita pagina imperitura di gloria che si aggiunge a quelle del passato e precede quelle del futuro ». Insieme con la. gratitudine era nel popolo torinese, ieri mattina, un .accorato senso di nostalgia, per la dipartita, recente e ancora sentita, di quel S.o reggimento che, dàlia fondazione, aveva qui sede fra le ideali, mura della città capoluogo di questo Piemonte, regione di Alpini quant'altre mai.Non solo i torinesi sono venuti in folla ad attendere i gloriosi re-duci che issarono il gagliardetto del Battaglione sull'Amba Aradam, che insieme ad, altri reparti sgominarono il grosso dell'esercito del Negus a passo Mecan, all'Amba Guddom e a passo Ezbà, aprendo la strada per il lago Ascianghi e per Quorum e inseguendo il nemico fino ad Assacattl, con l'ansia di giungere a Dessiè: anche la provincia era largamente rappresentata da. parenti e amici giunti da ogni dove con ogni mezzo. Combattenti accaniti e tenaci costruttori di strade questi soldati invitti della montagna sono stati degni dell'Italia Imperiale. Il saluto loro tributato è stato quindi come l'assolvimento di un dovere. Già verso le 8,30, fra la folta cornice di popolo, le massime Autorità e Gerarchie della. Provincia erano riunite sotto la pensilina estrema del lato arrivi. Erano presenti S. E. il Prefetto, il Segretario Federale, il Questore, il gen. Pacinì, comandante la Divisione, il gen. Vercellino in rappresentanza- di 8. E. Grossi, il genMorgantini per il gen. Moscone, i vice podestà. Gloria e De la Forest il gen. Cantù, il vicesegretario per il Fascio di Torino Almerigi, e rappresentanze di tutte le Associazioni combattentistiche e dArma. Erano schierati per far fronte al treno in arrivo reparti di tutte le Armi e Corpi del Presidio. Il convoglio è giunto puntual mente alle 8,55, accolto dalle no \ te dell'Inno del reduce c da una pioggia di fiori lanciati a piene mani da numerose donne fascisteQuasi ottocento uomini, in perfetta tenuta coloniale, con il fatidico cappello alpino, si spòrgevano dai finestrini salutando i presente scambiando con loro entusiastiche grida. La scena ha mutato allora improvvisamente d'aspetto. La folla, composta di madri, padri, sorelle, amici, commilitoni, ha rotto i cordoni che tenevano l'ordinee si è assiepata incontenibile, delirante di gioia e di orgoglio attorno al treno, abbracciando i soldatche di mano in mano ne scendevano. Madri col volto irrorato da lagrime di gioia, padri fieri e commossi, spose e fidanzate, sorelle e amanti hanno stretto fra le braccia i loro cari. Si è visto più di un ufficiale abbracciare un semplice soldato, già suo subalterno prima di partire, con quella- cameratesca cordialità che è una delle doti non meno peculiari di questo Corpo rude e forte, uso alla- dura battaglia combattuta per l'orgoglio della penna nera e della Patria insieme. Spettacolo festoso e commovente, scena indimenticabile che ci rimane nel cuore, saluto di tutto un popolo ai suoi figlmigliori, di tutta una razza asuoi esemplari piti belli e più degni. Anche i generali e gli ufficialsuperiori, sotto l'elmetto che nombrava il volto, erano profondamente commossi. — Viva gli Alpini! si gridava da ogni parte. E lo spettacolo era tanto più bello, cosi riscaldatdall'entusiasmo e dalla viva gioia popolare. Poco dopo le 9, il convoglio, nequale erano risaliti gli Alpini, ripartito, salutato da grida e fragorosi applausi della folla, pePinerolo, sede del S.o reggimentoA terra sono rimasti gli Artiglieri alpini della l.a e 5.0 batteria, che in posizione di preselitat'arm sono stati passati in rivista dalle Autorità militari e civie dalle Gerarchie presenti. I Carabinieri Reali da montagna della 490.a sezione e il SlO.nucleo Carabinieri per ufficio postale, die dovevano giungere colo stesso convoglio speciale, sonrimasti a Napoli e arriveranno ialtro giorno. Dopo la rivista la l.a e 5.a batteria di Artiglieria alpina semprsfilando in perfetto ordine, e trle acclamazioni della folla, sonuscite dalla stazione proseguendper corso Vittorio Emanuele allcaserma sede del Reggimento.

Persone citate: Cantù, De La Forest, Moscone, Negus, Vercellino

Luoghi citati: A.o.i., Africa, Amba Aradam, Assacattl, Exilles, Napoli, Piemonte, Torino