UNA VERA GUERRA si combatte nel Waziristan

UNA VERA GUERRA si combatte nel Waziristan UNA VERA GUERRA si combatte nel Waziristan 33.000 soldati concentrati nella zona - La « residenza » di Ipi distrutta dalle bombe degli aerei Londra, 14 notte. L'opinione pubblica inglese comincia ormai a convincersi che il paese sta conducendo nel Waziristan una guerra vera, e propria.Una piccola guerra come dichiaraun giornale, ma pur sempre unaguerra. Il Daily Mail scrive in proposito che è un'assurdità parlare vagamente di « fermenti » o di « incidenti » privi di importanza. Nelle regioni della- frontiera del nord ovest dell'India si svolgono invece combattimenti di vaste proporzioni con gran numero di morii e feriti. Un'altra assurdità dice il giornale è sostenere che tutta la colpa vada attribuita al fachiro Ipi. Il fachiro è soltanto un sintomo, non la causa; e la nuova spedizione progettata dalle autorità militari per debellare questo « campione dell'Islam » che ha so billato le tribù di frontiera controgli inglesi non curerà i mali dellaregione i quali risiedono nel sfate-ma amministrativo e nei metodi diazione adottati dal governo di fronte ai problemi di un territorio che in teoria sarebbe pacificato da 50 anni. Un crudele ultimatum Il Waziristan, a vero dire, non viene equiparato dall'Inghilterra alle altre parti dell'India. Si tratta anche ufficialmente parlando di « zona non amministrata ». L'esercito ne amministra, per così dire, i confini. Li controlla. Quando il Waziristan dimostra di essere, come nel momento attuale, un focolaio di guai, ne decreta il « blocco aereo »; il quale significaun bombardamento continuativo,di giorno e di notte, dopo averdato 21, ore alle popolazioni persalvarsi al di là dei confini natu-rali della regione, dalle bombedell'aviazione. Come questa pove-ra geìite già costretta a portarseco i bambini, le masserizie e li bestiame possa riuscire ad apprendere la notizia dell'imminente messa a ferro e fuoco della loro terra nello spazio di 2!t ore e possa rifugiarsi al di là di impervie catene di montagne attraversando un paese completamente arido, è difficile comprendere. Ma queste 21, ore di preavviso bastano aali amministratori inglesi — t quali nel Waziristan non possono certo pretendere di essere definiti colonizzatori — per tranquillizzare la loro coscienza e dichiarare che chi è rimasto nella zona dopo l'annuncio è indubbiamente un nemico e può essere bombardato e mitragliato. Gli inglesi sostengono che gli abitanti della zona devono aver ricevuto in tempo l'avviso del « blocco aereo »; ma. dicono anche che l'imboscata- della settimana scorsa nella quale sono periti G ufficiali e 20 soldati britannici ha potuto aver luogo date le difficoltà di trasmettere le notizie da un punto all'altro. Il convoglio di autocarri e le truppe non sono stata quindi informate del concentramento delle bande armate indigene. Come le due affermazioni vadano d'accordo non 6 dato nemmeno di comprendere. Il concentramento militare Orbene ceco quello che l'autorità militare britannica progetta per le prossime settimane. La piccola guerra, sta per diventare una guerra in grande stile, almeno per un territorio coloniale. Infatti la guarnigione normale del Waziristan, come ci informano gli organi di stampa inglesi, è di 10 mila uomini. Questa guarnigione è stata portata a SS mila uomini. A detta rfeK'Evening News la seconda brigata di fanterìa è appena giunta nel Waziristan e l'esercito britannico che si trova in quella regione è quindi così composto: Prima e seconda brigata di fanteria, brigata- di Wana C4 battaglioni), brigata di Bazmak (fi battaglioni), brigata di Banriu (concentrata a Miram Scia), colonna Tochi, due squadriglie dell'aeronautica, una a Manzai e l'altra a Miram Scia, una brigata e mezza di artiglieria da montagna, due compagnie di carri armati leggeri. Il piano delle operazioni non viene naturalmente rivelato, ma si prevede che esse cominceranno Con una intensificazione i dei cosidetto blocco aereo e proba burnente con una sua estensione dato che nel corso delle ultime settimane si è potuto constatare la penetrazione della propaganda del fachiro di Ipi in regioni che finora s'erano dimostrate tranquille. La Morning Post sostiene che il blocco aereo ha già avuto un primo effetto. La «residenza» dèi fachiro di Ipi sarebbe stata distrutta dalle bombe degli aeroplani ed egli sarebbe stato costretto ad abbandonare Arsaklot e fuggire altrove. Siccome era stato detto che questa famosa residenza consisteva in una caverna che ]l'adozione britannica per produr .... -,.„>. i j„t„ w;si apriva m un «^«'J*1'0* immaginare quale imponente im- piego di mezzi è stato fatto re gu effetti ora descritti. Ma non ! è tanto suZ fachiro che l'aviazione vuole infierire quanto sulla tribii Torikel che costituisce la sud guardia del corpo. L'autorità militare britannica si propone di terrorizzare la tribù, a tal punto da indurla ad abbandonare il fachiro alla sita sorte per modo che egli debba vagabondare senza aiuti da una vallata all'altra in cerca di un asilo. Fino ad oggi tutto ciò non ha prodotto se non l'affettò opposto a quello desiderato, giacché la prima risposta al blocco aereo è stata l'imboscata di giovedì scorso nella quale, come si è detto, le truppe inglesi perdettero 26 uo- ! «** L'allargarsi dell'influenza tei fachiro è dimostrata dagli ul- itimi dispacci sugli incidenti veri-ìfeatm nella regione. Domenica e [lunedì, dvono i telegrammi, attae- ehi isolati di bande armate inai-\ gene controli fortilizi ^"Pf-jl"truppe britanniche al limitare del- lo vallata di Kaiscra, che è una di quelle sottoposte al blocco aereo.A Schini Algad un autocarro di-retto a Razmak con rifornimenti per l'esercito è stato bersagliato *» 1»f moscati lungo la «ra-da. Nello stesso punto gruppi di indigeni fedeli al governo sono stati fatti oggetto a un attacco da porte delle bande armate della tri-bù di Torikel. I telegrammi dico-no che gli attacchi sono stati re- spinti vittoriosamente. „ , . „ , , . ,li comando delle operazioni delWaziristan è stato affidato al ge-nerale sir John Coleridge, il qna-le, recentemente, si è incontratoti Peshawar col comandante in ca- po delle forzo dell'India, generalesir Robert Cassels. Quest'ultimo,secondo le spiegazioni ufficiose diLondra, si era recato a Pesfcnioar la settimana scorsa, senza uno scopo particolare. Si sarebbe trat-tato di uno di quei viaggi di ispc-zione che il comandante in capo compie ogni anno all'inizio della primavera. I fatti hanno peròspiegato questo viaggio più chia¬ ramente.

Persone citate: Robert Cassels, Vera Guerra

Luoghi citati: India, Inghilterra, Londra, Schini Algad