Giava avrà in giugno una sultana bianca
Giava avrà in giugno una sultana bianca Giava avrà in giugno una sultana bianca L'avventura e le prossime nozze a Milano di una signorina irreca Parigi, 13 notte. Paris Soir narra l'idillio che avrà il suo epilogo fra breve a Milano dove un principe venuto dal favoloso oriente, Pakoe Alam Soerjodilogo, sultano di Djokjakarte, sposerà una giovane greca, la signorina Nadia Vlassov. Sua madre, della famiglia Avoura.s, imparentata con le più vecchie famiglie dell'Eliade, aveva sposato Armando Vlassov, che, stabilito a Odessa, abitò a Milano dopo la rivoluzione russa. E qui visse la giovane Nadia, che però si recava ogni esfate in villeggiatura ad Atene, e, sportiva a fondo, non mancava mai di recarsi, ogni stagione, agli sport invernali in Svizzera dove la sua bellezza s'imponeva all'attenzione di tutti sicché a S. Moritz furono scritte le prime pagine di questo romanzo d amore, il cui epilogo verrà annotato sui registri dello stato civile di Milano nel giugno prossimo, quando la signorina Vlassov, avrà compiuto i 19 anni. Avendo raccolto un anno fa la successione di suo padre, S. A. Soerjodjlogo era venuto lo scorso gennaio all'Aja per prestare giuramento di fedeltà alla regina Guglielmina. In quell'epoca egli fu nel corteo reale invitato illustre al matrimonio della principessa Giuliana. Compiuti i suoi doveri, si preparava a tornare a Giava, quando, prima della partenza, volle gustare le dolcezze della vita europea. Gli sport d'inverno l'attirarono in modo particolare ed egli pensò di trascorrere qualche giorno in Svizzera, e a St. Moritz incontrò la bellissima Nadia. Da principe civilizzato, il sultano rivolse, dunque, la sua brava domanda ufficiale di matrimonio alla madre. E' facile immaginare la stupefazione della signora, e ciò che-poteva rappresentare ai suoi occhi quel pretendente Jalla pcile di color olivastro, principe senza dubbio e sultano autentico, ma In u*na Giava cosi misteriosa e lontana. E per di più non era ortodosso. Per queste buone ragioni, l'Altezza Reale ebbe un rifiuto in piena regola. Ma siccome Nadia giurava chn non avrebbe sposato mai altro uomo, la madre tornò a Milano, dove sulla banchina della stazioche incontrò, deferente e cortese 'ma ostinato, il suo futuro genero. Di fronte alla volontà della figliuola e senza dubbio perchè riteneva che non si trattasse di un capriccio passeggero, la signora decise di chiedere informazioni al Ministero degli Esteri dei Paesi Bassi. La risposta non si fece aspettare. Egli era davvero un autentico sultano, che regnava, naturalmente, dopo S. M. la Regina d'Olanda, su 15 milioni di sudditi. La giovane Nadia trionfava, ma fu allora la volta del fidanzato di darsi alla disperazione. Per sposarsi gli occorreva il consenso della sua Sovrana, e la Regina Guglìelmina esitava. Prima di abdicare, cosa alla quale egli era fermamente deciso a fare nel più disperato dei casi, risolvette di recarsi all'Aja. Qui seppe difendere cosi bene la sua causa che il consenso reale gli fu dato, a condizione che i suoi sudditi non frappongano ostacoli a quella uniui-.e con un* europea. Il principe lartl subito per Djokjakarta, di dove ha potuto annunziare che il sue popolo aspetta con impazienza la giovane sposa. Cosicché in giugno, una sultana bianca giungerà a Giava sulle onde azzurre del mare e del sogno per vivere, con l'eletto del suo cuore, l'incanto d'una vita senza pari.
Persone citate: Alam, Armando Vlassov, Eliade, Jalla, Nadia Vlassov, Vlassov
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