CHE COSA HA FATTO NELL'ANNO XIV l'Opera Maternità e Infanzia

CHE COSA HA FATTO NELL'ANNO XIV l'Opera Maternità e Infanzia II* REGIME J»ER II. POPOImO CHE COSA HA FATTO NELL'ANNO XIV l'Opera Maternità e Infanzia E' stata consegnata in questi giorni a S. E. il Prefetto, al Segretario Federale, al Podestà, alla Fiduciaria dei Fasci femminili la relazione dell'attività svolta nell'anno XIV dalla Federazione provinciale di Torino dell'O.N.M.I. L'opera espletata da questo Ente nell'anno XIV sotto le direttive del suo presidente avv. Orazio Quaglia, Preside della Provincia, ha raggiunte sempre maggiori e più concreti risultati. Al controllo di ufficio è stato aggiunto un servizio d'ispezione e questo duplice piano ha permesso la istituzione di consultori, di refettori e di case della madre e del bambino. Cosi nel mese di giugno venne inaugurata la Casa della madre e del bambino di Plnerolo e il funzionamento nei primi sei mesi di tale centro è stato dei più lusinghieri per assiduità e per numero degli assistiti. Nella Giornata della madre e del fanciullo sono stati inaugurati quattro nuovi consultori ostetrici e pediatrici nei comuni di Cavour, villastellone, Mathi e Perosa Argentina; si hanno così ora sedici consultori funzionanti e pienamente rispondenti alle direttive emanate da Roma. L'attività svolta dai dodici consultori ostetrici e pediatrici già esistenti in Provincia prima della IV Giornata della madre e del fanciullo è stata intensa e lo possono dimostrare ad esempio le cifre del consultorio di Venaria Reale, che portano complessivamente un numero di visite, per il consultorio ostetrico di 741 e per il consultorio pediatrico di 5630; quelle di Carmagnola: per il consultorio] ostetrico 145, per quello pediatrico 1780. Tra i numerosi accordi di massima, raggiunti per le nuove costruzioni e per eventuali adattamenti di edifici già costruiti merita particolare menzione il progetto di costruzione a Chivasso di una casa della madre e del bambino completa; in un prossimo futuro saranno realizzati poi. gli accordi presi con i comuni di Luserna S. Giovanni, Torre Pellice, Caselle, Collegno, Rivoli e Ciriè per impiantare in ciascuno una casa della madre e del bambino. Nell'anno XIV il Comitato di Patronato di Torino, con rilevante vantaggio per la esplicazione dei suoi compiti ha trasferito gli Uffici nel nuovo Palazzo di Igiene in via San Domenico n. 24 bis, dove è stato pure aperto il nuovo refettorio materno che può distribuire giornalmente fino a 80 pasti e 22 refezioni a bambini sino a 3 anni, ospitando 10 lattanti delle madri nutrici; questo comitato ha raggiunto un numero complessivo di pratiche trattate di 12.833 — contro 10.537 — dell'anno precedente. La Federazione provinciale dal canto suo ha raggiunto il rilevante numero di 13115 assistiti contro 11.842 dell'anno precedente. Tra le iniziative di vari enti a favore della Maternità e dell'Infanzia, al fine di seguire l'indirizzo dato dall'O.N.M.I. va in primo luogo citata la deliberazione presa dall'amministrazione della Provincia di stanziare una prima somma di 500.000 lire per la costruzione alla Barriera di Milano di una Casa della Madre e del Bambino. Nella Giornata della madre e del fanciullo l'O.N.M.I. ha distribuito premi di nuzialità, natalità e allevamento igienico del bambino per un ammontare complessivo di L. 521.935 oltre numerose altre offerte di doni; hanno contribuito a tali elargizioni la Federazione dei Fasci, l'Amministrazione della Provincia, le Amministrazioni comunali, la. Cassa di Risparmio, Enti e ditte private. L'O.N.M.I., oltre alla propaganda igienico-sanitaria svolta dai consultori ostetrici e pediatrici ha istituito pure diversi corsi teorici e teorico-pratici per vigilatrici di infanzia, corsi di puericoltura per medici e levatrici e, in seguito ad opportuni accordi con la Fiduciaria dei Fasci femminili, è stato pure organizzato il corso di addestramento per patronesse dell'O.N.M.I. abbinato a quello per visitatrici fasciste. Le Patronesse torinesi con un complesso di 4.180 visite domiciliari hanno compiuto una proficua e ben diretta propaganda demografica, dando opportuni consigli per ciò che ha attinenza alla natalità e alla sua difesa. La proficua attività, il maggiore controllo degli organi periferici, la più accurata scelta del personale direttivo dei Centri, la più precisa attribuzione di compiti alle patronesse dei Comitati, l'opera di propaganda svolta per divulgare la conoscenza dell'O.N.M.I., le somme spese in assistenza per un ammontare di L. 1.664.088,50, hanno fatto si che il bilancio materiale dell'anno 1936 fosse più che lusinghiero.

Persone citate: Cavour, Orazio Quaglia