I creditori si apprestano a presentare i conti a Van Zeeland di Concetto Pettinato

I creditori si apprestano a presentare i conti a Van Zeeland uopo Ime elezioni ni brusseimUe I creditori si apprestano a presentare i conti a Van Zeeland n r parlai, 12 notte. I creditori di Van Zeeland si preparano a presentargli una cambiale da pagare. Accordando all'avversario di Degrelle la propria assistenza morale, Francia e Inghilterra non hanno mirato soltanto ad impedire la vittoria del rexismo, ma anche a prendere una ipoteca sul futuro politico di Spaak circa la neutralità. E' venuto, per il vincitore, il momento di sdebitarsi. La questione della rinunzia alla reciprocità della garanzia locarnista, è stata momentaneamente lasciata da parte per facilitare il successo del candidato, vale a dire per una considerazione analoga a quella che ha fatto affidare a lui l'inchiesta internazionale per la riunione di una conferenza economica. Ma ora che il pericolo è passato, non c'è più nessuna ragione di tacere e da un giorno all'altro vedremo la questione tornare in scena. Parigi e Londra hanno promesso a Van Zeeland, alla vigilia della consultazione elettorale, drinunciare a qualunque impegno di cooperazione militare da parte sua, e di accordargli l'assistenza delle loro forze senza nulla chiedergli in contraccambio. Nel far gli questa promessa, le due capitali non hanno però mancato daggiungere che il Belgio doveva restare membro della Società delle Nazioni e assolvere integralmente i propri obblighi di Stato societario. Come abbiamo già. osservato una volta, la riserva approda a far rientrare dalla finestra quello che Re Leopoldo era riuscito a far uscire dalla porta. Se il Belgio deve adempiere, in caso dguerra, 1 propri obblighi societari, esso non può limitarsi ad assicurare, se attaccato, la difesa deterritorio nazionale, deve oTfrire agli altri Stati societartutte le opportunità possibili peprovvedere, nel modo più efficacealla loro propria difesa, e in primo luogo permettere il libero passaggio dei loro eserciti attraverso i propri confini. Libertà dpassaggio e di vigilanza aereaecco quello che la Francia e l'Inghilterra chiedono a Van Zeeland. Ora, entrare in questo ordine di idee, significa in realtà per il Governo di Bruxelles rinunciare alla neutralità. Parigi Londra lo sanno benissimo: ma proprio quello che vogliono. Fino a qual punto il Capo deGoverno belga si è impegnato soddisfare tali esigenze ? E' quanto si vedrà fra qualche giorno. giornali francesi intanto non perdono tempo nel ricordare al vincitore quello che, a sentirli, dovrebbe essere il prezzo della vittoria. Forte dell'approvazione desuoi compatrioti — scrive ì'Echde Paria — bisogna sperare chVan Zeeland avrà ora l'autoritnecessaria per definire la nuovpolitica estera del Belgio nell'interesse della legge internazionale della pace ». Il Tempa vede nell'elezione dieri la prova che il Belgio restfedele a se stesso, nonché consapevole dei suoi doveri verso di se « verso gli altri ». Ulntransigeant si dichiara pieno di fiducia che, liberato dallstretta rexista, Van Zeeland rsponderà favorevolmente ai suggerimenti franco-inglesi. II linguaggio è degno di creditori, e di creditori voraci. Noappena libero dalle preoccupazioni della lotta elettorale, il Presidente del Consiglio belga, dovrdunque ricominciare a batterper difendere la causa nella neutralità. Ma la libertà di azione dVan Zeeland è minore di quellche a Parigi non si creda e l'insuccesso rexista, come al suotempi in Germania il primo insuccesso elettorale nazionalsocialista, non è tale da giustificare lpresunzione che una poltica estera sbagliata possa venire pratcata impunemente. Il vincitore dIeri sarà in pratica meno malleabile di quanto non ai prevede. Concetto Pettinato

Persone citate: Degrelle, Paria, Re Leopoldo, Spaak, Van Zeeland