Stabilizzazione politica ed economica di Giuseppe Piazza
Stabilizzazione politica ed economica Stabilizzazione politica ed economica Le riserve tedesche alle riunioni internazionali economiche di Brusselle Berlino, 12 mattino. Le riunioni internazionali di carattere economico che avranno luogo nelle prossime settimane a Brusselle, danno motivo a questi giornali di aprire l'animo alla speranza che le conversazioni internazionali possano riagganciarsi, a patto però che le discussioni economiche non debbano servire di pretesto per evitare, o sviare, o, peggio, fraudolentemente svisare .quella politica senza della quale nessun assetto economico alla lunga potrà resistere o avere senso. La discussione economica deve servire di mezzo per richiamare l'altra che sembra bloccata dai contrasti esistenti finora e facilitarla, anzi, e rimanerne a sua volta riempita di contenuto vitale. Anzitutto è la questione belga che va risolta. La Germania non partecipa direttamente alle discussioni diplomatiche con questa nazione, ma, richiedendo l'assetto diplomatico di questa l'accettazione della Germania del tipo di garanzia dal Belgio desiderato, è chiaro che anche la Germania ha il coltello per il manico nelle decisioni. La Frankfurter Zeitung nota come per stabilizzazione politica dell'Europa che sola potrà portare alla stabilizzazione economica una cosa è necessaria anzitutto, ed è che il Belgio non sia con la minaccia del diritto di passaggio dell'una o dell'altra parte trasformato in un campo di battaglia internazionale. Cioè quanto dire che « la pace non si assicura con le alleanze ma si assicura soltanto con sani rapporti che creino sane situazioni ». Da 17 anni la Francia non aveva fatto altro che stringere alleanze, ma con ciò non è riuscita a impedire che Versai! les venisse ugualmente distrutto punto per punto. «Non vi è nessun'altra alleanza che regga in maniera stabile se non l'alleanza con la ragione e con la giustizia ». Se vi fosse stata una Società delle Nazioni degna di questo nome, essa avrebbe provveduto in tempo, per evitare la pericolosa instabilità, càusa di sempre minacciano conflitti, ad applicare l'articolo 19 del suo Statuto sulla rivedibilità dei trattati. Ora il giornale conclude' elicendo che la ripresa di conversazioni economiche, da cui sembra vedere confortevoli inizi in tutto quello che si svolge in questi giorni a Bruxelles, dà motivo a sperare che la situazione diplomatica non sia irrimediabilmente bloccata. « Se ora — scrive quindi il giornale, ritornando alla missione di Van Zeeland — le discussioni internazionali accennano a rivolgersi alla situazione economica, se perfino un uomo di Stato europeo a cui tutta l'Europa tributa la più alta stima, ha ricevuto l'incarico cosi da Parigi come da Londra di studiare almeno questi problemi per farsi un quadro delle possibilità realmente esistenti, ciò non è ancora certamente nulla di concreto nè di pratico, ma è chiaro che qualcosa di concreto e di pratico non potrebbe essere raggiunto se non a mezzo di un inizio simile >. Anche il Boersen Zeitung scrive un articolo sulle prospettive economiche che si. aprono in questi giorni a Bruxelles e ripete le riserve tedesche consistenti nella discussione necessaria sulla politica delle materie prime per cui la Germania è stata costretta al piano dei quattro anni. « Queste riserve tedesche, però, scrive il giornale, non significano affatto che la Germania non potrebbe collaborare con onesta partecipazione allo sforzo per ravvivare gli scambi internazionali, preservando cosi il mondo da nuove scosse. Essa deve però riservarsi la necessaria, libertà di azione tanto più che non si riesce a vedere in alcuna parte del mondo molti segni di quell'altruismo che dovrebbe portare a concedere a ciascun popolo una giusta par tecipazione ai beni di questa terra, a seconda della propria grandezza, della propria importanza economica e dei propri reali bi sogni. D'altra parte si tratta di questioni delle quali, come del re sto si comincia già a riconoscere in Francia, senza la Germania e senza — aggiunge anche il giornale — l'Italia, non è possibile alcuna soluzione ». Giuseppe Piazza cfnlqcfttAsgvAralnd
Persone citate: Van Zeeland
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