VAN ZEELAND HA VINTO ma cantan vittoria gli estremisti

VAN ZEELAND HA VINTO ma cantan vittoria gli estremisti Le elezioni di Bmsselle VAN ZEELAND HA VINTO ma cantan vittoria gli estremisti Brusselle, 12 mattino, (s. c.l La giornata-elettorale si iniziata a Brusselle con una vera battaglia di camions e veicoli di gni sorta che hanno percorso in ungo e in largo le vie della città dei sobborghi portando affissi enormi manifesti. Al passaggio dei aratteristici veicoli il pubblico manifestava a seconda delle proprie opinioni politiche. Alla pubblicità di Degrelle se ne è oppota una veramente formidabile he non ha mancato di impressionare la folla dei cittadini. Sin alle prime ore del mattino la ffluenza alle urne è stata impoente. Nessun incidente notevole a turbato la giornata elettorale. La percentuale dei votanti è tata notevole ed ha raggiunto irca il 93 per cento. La ripartiione del numero dei voti per le ue uniche liste, e cioè quella di Van Zeeland e quella di Degrelle, isulta nelle seguenti proporzioni: lettori 389.425; votanti 365.440; oti, ottenuti da Van Zeeland 75.440 e cioè il 19 per cento cira dei suffragi; voti ottenuti da Degrelle 69.242; voti bianchi 18 mila 359. Il rexismo alleato del nazionalismo fiammingo ha perduto, in confronto delle precedeni elezioni, circa 4 mila voti. Questi ambienti politici commentano il regresso di Degrelle attribuendolo a varii sbagli di tatica commessi da questi all'ultimo momento e fra l'altro di non aver pubblicato in tempo opportuno il esto dell'accordo con i nazionalisti fiamminghi — accordo che anto ha alimentato in questi ultimi tempi le polemiche fra rexisti e antirexisti — e di aver parato nella sua ultima adunata elettorale delle relazioni del rexismo con la Chiesa, la qual cosa ha provocato una lettera del cardinae Van Roey, Primate del Belgio, nella quale, fra l'altro, il prelato diceva: « Lungi dal placare i nostri dubbi, ci convinciamo che il rexismo costituisce un pericolo per il Paese e per la Chiesa. Per conseguenza, il dovere di ogni cattolico leale, nelle elezioni dell'll aprile, è chiaro: ogni astensione deve considerarsi riprovevole ». La lettera, pubblicata in grande rilievo da tutti i giornali nell'immediata vigilia elettorale, non soltanto ha provocato un palese sbigottimento nei ranghi di Degrelle, ma ha deciso tutti i cattolici perplessi a non astenersi, ma bensi dichiararsi solidali alla politica di Van Zeeland. Per le stesse ragioni sopra indicate si suppone che vi siano state delle defezioni negli stessi ranghi rexisti in quante il rexismo è formato in massima parte da cattolici. Si fa notare anche che a tutto ciò si deve aggiungere la formidabile pubblicità fatta da tutti i partiti in favore di Van Zeeland, la quale è stata indiscutibilimente superiore a quella di Degrelle e quindi ha contribuito non poco a impressionare le masse degli elettori titubantiIeri sera le edizioni straordinarie dei giornali portavano i risultati delle elezioni esaltando la vittoria di Van Zeeland. La massa degli estremisti, però, che ha sostenuto la candidatura del primo ministro, già scatena il suo livore contro i rexisti e numerosi sono gli incidenti che, ripetendosi, possono prendere una piega abbastanza grave. Già in molti ambienti, commentando i risultati dqueste elezioni parziali, si formulano seri dubbi circa l'indipendenza di Van Zeeland rispetto alla preponderante influenza dei socialisti.

Luoghi citati: Belgio, Brusselle