La "XIX Tre Valli Varesine" deve ridarci domani le emozioni della contesa aperta, libera, appassionante di Giuseppe Ambrosini

La "XIX Tre Valli Varesine" deve ridarci domani le emozioni della contesa aperta, libera, appassionante La "XIX Tre Valli Varesine" deve ridarci domani le emozioni della contesa aperta, libera, appassionante La Milano-Modena non ha certo corrisposto alle cure con le qualgli organiztatori l'avevano preparata e ài compito che le era assegnato dal titolo di prima prova- deTrofeo dell'Impero; ed. ha deluso quanti si erano affrettati a. cantare in gloria la. rinasciti!, del nostro sport e l'evoluzione dei suoatleti e dei suoi sistemi. L'assenza di uomini come Bartali, OlmoMartano; la. mancata comprensione e valorizzazione, da parte dell'industria, di un congegno e di un premio id.eato per altri scopi che non era la solita, vittoria in volata dell'« asso » preferito; la confusione e la contraddizione creata dal ritorno a una classifica individuale in contrasto stridente e assurda con l'adozione del campionato a. prova unica; tutti questelementi, che in parte si sarebbero potuto e dovuti evitare, hanno contribuito a rannuvolare l'atmosferaa riconfondere le idee, a importarci ai malessere da cui speravamo di essere ormai definitivamente usciti. In attesa che la seconda prova del Trofeo, intitolato alla gloriosa conquista imperiale, che si disputerà il gioito del Natale di Roma sul Giro della Toscana, ci riconcilii con la manifestazione che ora rappresenta la nervatura della stagione, il calendario cpresenta per domani una gara che, più- che al suo titolo di «classica» e di Trofeo della- Federazione Ciclistica, che oggi rende ben poco, deve il suo sicuro successo organizzativo alla sportività., alla serietà e alla solidità dell'ente promotore, che è quella società varesina che si gloria del nome di Alfredo Binda, Ancora in convalescenza ed in preparazione Bartali, Martano ed Olmo, impegnati nella Sei Giorndi Parigi Guerra e Di Paco, si pudire che « La Tre Valli Varesine » stia per adunare quanto di meglio rimaneva disponibile in questa domenica die ci fa fare un altro passo avanti verso l'attesissimo Giro d'Italia. Nessuna partecipazione ufficiale di Case; ma, ciononostante la Bianchi avrà Bini, Piemontesi, Bergamaschi, Balli, CinelliMealli; la Legnano, CazzulaniFavalli, Gios, Mealli; la Frejus Bizzi, Mollo e Valletti; la Gonna, Del Concia, Rimoldi, Morelli, Canavesi Introzzi, RomanattiA questa, eletta rappresentanza •nazionale si opporrà un nucleo dstranieri di cui, almeno sulla carta, i migliori sono il campione demondo dei dilettanti, lo svizzero Edoardo Buchwalder/ e il francese Merviel, e si aggiungerà uno stuolo di altri professionisti di seconda serie e di indipendenti, in cui si notano i nomi di Tettiti, Bevente, Cipriani, Varetto, RogoraBertoni, Gotti, Servadei, Scorticati, Rovet, Erba, Macchi, GrossoRigamonti, Perego, Toccaceli. Come si vede, il campo di partenti è ben nutrito e, quel che più conta, risulta composto di unità sparse più che di formazioni vincolate da spirito di squadra e ddisciplina. Ciò dovrebbe lasciar sperare che la- gara sarà condotta anche e specialmente dai giovancon intendimenti aggressivi e con ferma aspirazione di un'affermazione personale. Il percorso, del resto, si presta magnificamente a. questo giuocoesso si svolge nella zona collinosa compresa fra i laghi Maggióre, dCeresio e di Como e che ha al centro quello di Varese. Zona pittoresca quant'altra mai, che la primavera ci offrirà in veste di paradiso. I chilometri di strada piana non sono più di qualche decina su SS1; gli altri son tutti ondulazioni e salite e queste si distinguono coi nomi di Brinzio, S. FermoViggiù, Marchirolo e Gavirate. Stratta di dislivclli che, ognuno pesè, non hanno nulla di difficile, ma che, alternati da diverse e opposttendenze, posti, in maggioranzanella- seconda parte della garapossono ben servire a movimentarla e anche a deciderla. Del Cancia, trionfatore della « Sanremo » e dell'ultima delle diciotto edizioni già disputate dquesta gara, e Bini, vincitore della Milano—Modena, sono gli uominda battere domani. Ognuno dovrà stare all'erta che il primo non ripeta il colpo mancino di ventgiorni fa e cercare di impedire asecondo di impiegare quei mezzdi velocità che la. carta definiscsuperiori. Se il primo scopo potrà essercon probabilità raggiunto perchè « Sanremo » e Milano-Modena mpare abbiano dimostrato che DeCancia è riuscito a fuggire di sorpresa nell'una, ma- non di forza nell'altra, il secondo sarà ben più difficile perchè Bini, sulle salitdi questa corsa, in giornata normale, può tener testa a tutti. Certo se il bianco-celeste dovesse avenoie dalla sorte, non mancherà chcercherà di aggravare i suoi guaiMa la corsa potrà prenderspunti di combattività anche al dfuori di questi due perni di svolgimento. Il relativo equilibrio di valori e la varietà del percorso rendono possibili i più diversi temi dgara, non escluso quello intonato alla sorpresa. Stando, però, sul fildella logica, che tende a una progressiva selezione culminante sulla salita di Gavirate e a. una soluzione fra pochi in volata, pensche questa volta la vittoria Gambiera nome. Non. potrebbe, peesempio, chiamarsi Bergamaschio Bizzi o Rimoldi t Giuseppe Ambrosini