Il lavoro dei fanciulli ossia lo schiavismo non è morto di Amerigo Ruggiero

Il lavoro dei fanciulli ossia lo schiavismo non è morto LA BATTAGLIA SOCIALE DI ROOSEVELT Il lavoro dei fanciulli ossia lo schiavismo non è morto NEW YORK, marzo H programma di ricostruzione economica del Presidente Roosevelt è di natura complessa, e proprie a causa della sua complessità esso deve affrontare ad ogni passo ostacoli formidabili. Occorre tener presente che l'America, unica tra le nazioni occidentali, mancava assolutamente di una legislazione sociale. Provvedimenti che l'Europa ha adottato da gran tempo per garantire l'integrità fisica e morale delle classi lavoratrici e la loro esistenza stessa quando si affievolisce o vien meno del tutto la capacità di produrre, qui sembrano ai natura rivoluzionaiia e scpratutlo antiamericani. In un certo senso quelli che li ritengono tali non hanno torto. Essi sono antiamericani se si fa consìstere ancora 1 americanismo nelrir.dividualismo selvaggio della frontiera o semplicemente nell'iniziativa libera da controlli statali qual ora prima dell'apparizione del super-capitalismo. Costoro non considerano che è stato proprio il super-capitalismo ad annullare la libera iniziativa, con i suoi numerosi vantaggi e le sue innumerevoli manchevolezze e a render necessario l'intervento governativo. Tra i provvedimenti che costituiscono uno dei principali cardini di tutto il rinnovamento sociale ed economico americano c'è quello del lavoro del fanciulli. Diversi tentativi sono stati fatti dalle Amministrazioni precedenti per abolire- questa vergogna della civiltà americana, ma essi si sono sempre infranti contro l'ostinazione, l'egoismo, la cecità dei capitalisti industriali ed agrari. Adamantini contro rinnovazione si sono sempre dimostrati gli Stati del Sud, retrivi e schiavisti, che avevano bisogno del lavoro del fanciulli nei campi di cotone e di tabacco e nelle * farms » coltivate con sistemi primitivi e In cui tutte le braccia contano. Ma il Sud s'è opposto con maggior fierezza all'abolizione del lavoro del fanciulli anche quando si è cominciato ad industrializzare. Do. parecchi anni a questa parte s'è verificato un «sodo degli stabilimenti tessili del Nord e spe"cialmente della New England verso gii Stati del Sud. Gli industriali credettero di ovviare alla crisi che aveva cominciato a colpirli parecchio tempo prima della grande depressione, spostando le loro fabbriche in località dove era loro possibile ridurre il costo della mano d'opera, sia per i bassi salari prevalenti in quello regioni, sia per la scarsa potenza o l'assenza totale delle organizzazioni operaie e sopratutto por la possibilità di reclutare l'opera di mani Infantili. Orari e paghe da negrieri La situazione del lavoro dei fanciulli negli Stati Uniti è deprimente e fa vergogna ad un paese civile. In uno Stato non esiste al,runa legge concernente il lavoro dei fanciulli. Otto Stati permettono l'impiego negli stabilimenti Industriali di ragazzi al disotto dei 14 anni durante 11 periodo di vacanze o fuori delle ore di scuola. Ventisette Stati permettono l'impiego In industrie di varia sorta di ragazzi inferiori al 14 anni. Due altri Stati non hanno limite di età affatto ad eccezione dell'impiego nelle tessiture e altri stabilimenti industriali. Ma quali sono le condizioni a cui i fanciulli lavorano? Inchieste condotte da sindacati giornalistici trovarono che nel Mississipl ragazzetti di pochi anni lavoravano nelle « cannerles » (stabilimenti di prodotti alimentari in iscatola) come raccoglitori di granchi dalle quattro della mattina fino alle sei di sera. In altri posti risultò che i ragazzi di ambo 1 sessi ricevono venticinque soldi per dieci ore di lavoro. Un investigatore ufficiale l'estate scorsa riferì che centinaia di ragazzi negli Stati del South Carolina, della Georgia, dell'Alabama e del Mississipl erano occupati nelle pinete dove si raccoglie la trementina, nel campi di legname da costruzione, nelle segherie e nelle fabbriche di camicie, di scatole, di barili e di cesti. Un altro investigatore trovò che ragazzi di 7 o 8 anni lavoravano dall'alba al tramonto nell'industria dello barbabietole del Colorado. Al tempo della raccolta le scuole ven. gono chiuse per quelle che si chla mano in quella località « vacanze delle barbabietole ». Un magistrato trovò l'estate scorsa che una quantità di fanciulli In Phlladelphla venivano sfruttati per sei soldi al giorno. I delegati della « American Federation of Labor » riscontrarono che molte ditte industriali ch'erano state chiuse con l'andata In vigore del « National Recovery Act » istituito da Roosevelt, perchè non riconosciuto fornite dei requisiti richiesti. Queste stesse ditte, in seguito alla dichiarazione di incostituzionalità dello N.R.A. da parte della Corte Suprema, riaprivano i loro stabilimenti perchè et vedevano l'opportunità Incontrastata di sfruttare il lavoro dei fanciulli. I progetti di Roosevelt II Governo Federale, scosbo di tempo In tempo dalle rivelazioni periodiche delle inchieste, che In alcuni casi confinavano con vere e proprie atrocità, ha cercato an che precedentemente all'avvento dell'attuale Amministrazione, dporre termine allo scempio delle piccole vite. Ma non era semplice arrivare a un risultato simile. Vsi opponevano i diritti del varStati e per mandare in vigore un provvedimento che sopprimesse la schiavitù infantile occorreva una modifica alla Costituzione per ottenere la quale è necessario il consenso di tre quarti deglStati. La cosa era sembrata impossibile fino all'epoca della prosperità e i governi del tempo che lo sapevano fecero sempre detentativi assai tiepidi, come pescarico di coscienza. Ma la lunga crisi ha fatto cambiar modo dvedere anche a quegli Stati che serano sempre dimostrati più ostili al controllo federale del lavorinfantile. S'è finalmente vistppllzsadhvcgmssrrvuqbYcfdcdtlpbav chiaro che 1 fanciulli, senza saperlo e senza volerlo, rubano il pane agli adulti. Che gl'Industriali, fin quando sarà loro lecito farlo, preferiranno impiegare ragazzi a pochi soldi al giorno piuttosto che pagare un pieno salario ai loro padri. La politica energica di Roosevelt ha fatto il resto. Egli ha impostato l'abolizione del lavoro dei fanciulli come uno dei capisaldi essenziali del suo programma di ricostruzione economica. E si è arrivati al pùnto che solo otto Stati rimangono perchè sia raggiunto il numero necessario a far proclamare legge federale quella dell'abolizione del lavoro infantile. Ma qui s'è prodotto un fatto deplorevole, strano e quanto mai inatteso, L'Assemblea statale dello Stato di New York si è dichiarata, giorni fa, contraria all'abolizione per legge federale del lavoro dei fanciulli. E diciamo dello Stato di New York, cioè uno dei più ricchi e progrediti dell'Unione e non di uno Stato povero, retrogrado, ignorante e schiavista del Sud. Intendiamoci, lo Stato di New York ha per conto suo un'ottima legge sul lavoro dei fanciulli i quali non possono essere impiegati nelle fabbriche prima dei sedici anni. Ma allora perchè detto Stato non ha voluto cooperare a che fosse adottato un provvedimento generale per tutta la Nazione, il quale emanasse da governo centrale? Due sono state le formidabili resistenze che lo hanno impedito: la gerarchia cattolica, in primo luogo e, in grado assai secondarlo, la resistenza organizzata dei « farmers». . La mossa dei cattolici La gerarchia cattolica è scesa in campo con tutto un imponente schieramento di forze e in maniera drammatica che ha fatto restare molti rappresentanti favorevoli al provvedimento dubbiosi e perplessi. La gerarchia cattolica dello Stato di New York ha interpretato l'emendamento alla Costituzione americana come la porta aperta per una irreggimentazione generale di tutta la gioventù da parte del Congresso e la possibile soppressione del sistema delle scuole parrocchiali Non essendovi altro potere nello Stato che da solo o in combina zione potesse impedire la ratifica del provvedimento, con mossa audace e che non sarà priva di reazioni spiacevoli, la gerarchia ecclesiastica ha posto il suo veto Non mancano precedenti per interventi del genere. I Metodisti si costituirono, a loro tempo, come guardiani del proibizionismo e della morale pubblica e quali fieri oppositori dell'emendamento costituzionale che sopprimeva il proibizionismo. Molti cattolici indipendenti, tra cui qualche senatore federale, hanno considerata errata l'interpretazione della Chiesa e i suoi timori privi di fondamento. La votazione contraria dello Stato di New York è intanto più da deplorarsi <n quanto gli Stati minori lo scelgono frequentemente come guida nelle loro deliberazioni. In ogni modo, la causa dell'abolizione del lavoro dei fanciulli non può dirsi perduta. Gli otto Stati rimanenti, si spera, non si lasceranno influenzare dalla decisione di quello di New York e l'emendamento sarà approvato. E se non lo sarà la lotta continuerà ad oltranza. Il mantenimento della schiavitù infantile non ha nulla a che vedere con i diritti statali, timori d'irreggimentazione o attentati alla libertà religiosa. Essa è un prodotto della rapacità, della brutalità e l'egoismo del capitalismo industriale. E per il benessere dell'umanità deve essere abolito. Amerigo Ruggiero rlescelrfgMcmmLvf

Persone citate: Roosevelt, Roosevelt Ii