Domani la "Rosa d'oro" sarà consegnata alla Regina

Domani la "Rosa d'oro" sarà consegnata alla Regina Domani la "Rosa d'oro" sarà consegnata alla Regina Un rito solenne ■ I Sovrani faranno probabilmente visita al Pontefice e , i i i à e e . l a o a i o i i e e ea e o- a ofoo oe e e n be eira lisna e E oi Roma, 3 notte. La « Ròsa d'oro > che lunedi sarà consegnata con solenne rito a Elena di Savoia Regina e Imperatrice, è fiorita simbolicamente più volte nella millenaria dinastia. La prima volta con 11 Duca Carlo HI. Allora nel Cinquecento l'aureo dono non era ancora tutto proprio delle regine e delle principesse; lo ambivano gli imperatori, i re, per i quali divennero più tardi caratteristici il berrettone e lo stocco che il Papa benediva per Natale. A Carlo ITI la « Rosa > venne inviata da Papa Clemente VII nel 1525. Il dono prezioso del Pontefice rese in quell'occasione omaggio meglio alla dirittura di una coscienza che non alla potenza di una spada. Quasi due secoli dopo, nel 1707, un altro Clemente, XI, Inviava 11 fiore a Maria Luigia Gabriella di Savoia, regina di Spagna. Figlia di Vittorio Amedeo n e di Maria d'Orleans, ella aveva costituito il nuovo piano dell'alleanza fra il Re Sole e suo padre quando nel 1707. a 13 anni, fu destinata sposa al duca d'Angiò. Il breve pontificio che destinò il dono alla giovanissima regina « la bimba intrepida * reca la data del 18 agosto 1707. La sua « Rosa d'oro > nel gambo era tempestata di spine e il regno di lei non fu che una serie di tribolazioni. Leone XTI donò la terza <Rosa» a Maria Teresa d'Austria, regina vedova di Sardegna. Recatasi a Roma per l'anno Santo, scese a villa Massimo e in quella gentilizia cappella il 28 marzo monsignor Marazzani, maggiordomo del Pana, le portò il dono aureo composto di un bel cesto di rose: un gran fiore contornato da 12 altri più piccoli. Il gesto del Papa veniva a premiare una pietà profonda, una fervida carità materna, l'esemplare umiltà cristiana con cui l'austera regina aveva ademoiuto, scalza fra il popolo, il pellegrinag-. gio giubilare. Lo stesso dono ebbe più tardi la figlia maggiore. Maria Anna, nata a Roma il 39 settembre 1803. La battezzò Papa Pio VII. Il 27 settembre 1831 sposò a Milano Ferdinando re d'Ungheria ohe quattro anni dopo riceveva la corona imperiale d'Austria. La « Rosa > le fu inviata nel 1832 da Gregorio XVI. Maria Adelaide, che i biografi ci dicono avesse « soave il sorriso, immutabile la mitezza, incomparabile la bontà », ebbe il prezioso dono nel 1847 quando le nacque l'ultima figlia, la futura regina del Portogallo, che dall'augusto padrino ebbe il nome di Maria Pia. La c rosa » fu recata a Torino nell'ottobre di quell'anno e consegnata alla principessa nella cappella del palazzo Reale dall'ablegato monsignor Santucci. Ancora una volta il segno della predilezione papale ornava una donna regalmente virtuosa. E' questa la rosa che lunedi sarà posta sull'altare accanto alla nuova destinata a Elena, Regina e Imperatrice, a rievocare, auspicio felice, le paiole con cui il Papa allora accompagnava il dono, esprimendone il significato: la « rosa d'oro » che il suo olezzo significa il profumo di Cristo che deve emanare dalle nostre azioni informate alla pietà e alla giustizia, specialmente di coloro che sono collocati in alto. La « rosa », che è tra i fiori il più bello e il più soave, ricorda il Redentore divino che fattosi Uomo fu dai poeti chiamato fiore di primavera; e ricorda ancora la santissima rosa di Gerico, la Vergine Immacolata ». Nella felice pace religiosa dona¬ Ptgsessqn,lRaau-1 a-1 ,m d , Faacismo rifiorì e" all Italia dal fascismo, riiiori s-lsca ancora una volta per una donei ! na augusta che al serto regale ha l- ' oggi aggiunto la corona imperlameL- olezzante fiore pontificio, sacro o- ' r co!fiore di sicura promessa, s-l La missione straordinaria Incadi ! ricata. di presentare alla Regina on ; Im eratrice la « Rosa d.oro> ln_ fo-1 viata dal Pontefice è cosi compo mri sta: mons. Borgonclnl Duca nunzio apostolico in qualità di dele- ò- to straordinario; il marchese in ° ...... ne. Sacchetti foriere maggiore dei pa- lazzi apostolici In qualità di lato- re; il cameriere segreto di spada e cappa Mario dei princlpl Carac. iciolo di Forino; il cameriere d'ono-tà bihe rre di spada e cappa, cavaliere diGran Croce, Lamberto Vignoli; i. .' , 6 " cerimonieri pontifici mons. Dantee mons. Giano. si dice che per ringraziare il Papa i nostri Sovrani non si contenteranno di. inviare un messaggio epistolare o telegrafico che sia, ma chiederanno udienza per esprimere personalmente i loro sentimenti di gratitudine. La co sa appare assai probabile. Da quando la conciliazione ha eliminato 11 dissidio (.71 e esisteva fra la Chiesa e lo Stato, la Casa di Sa voia conforme alle sue tradizioni non ha lesinato le manifestazioni di deferenza verso 11 Pontefice. Fu cosi che quando il fatto della Con-dilazione alla fine del 1929 fu sugeliate dalla visita dei Sovrani al „„„,,„ „)D)to *„ Pontefice, quella visita fu lmme- alatamente seguita da ben tre al-tre: quella del Principe ereditario, con le Principesse sorelle; quella del Principi del ramo Savoia Aosta, e quella dei Principi del ramo Savoia Genova. Datl questi precedenti è più chenaturale pensare che adesso gli augusti Reali d'Italia vogliano farrrì ■ „ ■ 6 ° , visita al Papa una seconda vol-ta, tanto più che c'è anche un'al-tra ragione di alta convenienze: col dono della « Rosa d'oro * ii Papa ha voluto prendere parte al- , f .. . , . ,,, . la letizia personale dell augusta Regina Imperatrice per il 40.o an-niversario delle sue nozze. Sem-terebbe perciò ben naturale checon questa visita l'Augusta Signora e il suo Sposo volessero anche porgere al Papa le loro felicitazioni per un lietissimo fatto che10 riguarda personalmente, cioè uricupero della sua m-eziosa salute ricupero aeua sua preziosa salute.