Pintacua-Mambelli (Alfa Romeo) triofatori della Mille Miglia

Pintacua-Mambelli (Alfa Romeo) triofatori della Mille Miglia Piloti e motori dell'Italia fascista dominano nella corsa più lunga del mondo Pintacua-Mambelli (Alfa Romeo) triofatori della Mille Miglia Farina, secondo dopo una corsa magnifica, completa la vittoria italiana nel duello con le macchine francesi - Splendide gare delle Fiat Balilla e 1500 prime nelle loro classi - Le prodigiose medie delle Fiat 500: 76.569 le vetture da turismo, 78.085 quelle sport ■ Il maltempo impedisce il crollo dei primati ■ La macchina del Duce vincitrice della categoria turismo (dal nostro inviato) Brescia, 5 mattino. L'automobilista 1937 che non ha mai saputo, o ha dimenticato, ohe cosa significhi viaggiare in vettura aperta sotto l'acqua, che è abituato a leggere sul compia-cente contachilometri addomesticato della, propria vettura delle medie elevate e non sa che sopra i cento chilometri all'ora ogni venti per cento di velocità in più significa raddoppiare o triplicare 16 sforzo, la tensione, i pericoli, la perizia di guida, difficilmente può valutare la XI Mille Miglia nel suo aspetto umano. Forse, una volta lanciati, neppure l'hanno valutato in tutta la sua grandezza gli stessi corrido-, ri; ma, nei momenti che hanno preceduto la partenza sul viale Rebuffone, nella notte fredda, e piovosa, sotto il fascio dei riflettori e col tremulo punteggio sulle lontananze del rettilineo nelle tcrcie a vento agitate dal personale d'ordine — in questo scenario fantastico e troppo vero a un tempo, pochi hanno il viso lieto. Le prospettive non sono rosee; Ogni disputa di questa meravigliosa e fascista corsa automobilistica, la più lunga e aspra del mondo quale è la Mille Miglia, impone, per la sua stessa essenza, Der il valore simbolico e spirituale che associa al valore sportivo, l'obbligò morale del superamento. E i primati, costantemente miglicrati ogni anno, si sono fatti ardui e il migliorarli ancora nelle deprecabili condizioni metereólogiche che si annunziano appare un tentativo pazzesco. Le strade asfaltate, ottime per Ja marcia diurna, e asciutte, sono un agguato tremendo sotto la pioggia che le rende lubriche e assorbenti la luce dei fari e prodighe di capricciosi riflessi. Ogni curva rappresenta un- enigma, ogni imprevisto l'insidia irrimediabile. Il figlio del Duce In questa nervosa atmosfera si sono iniziate, all'una di ieri mattina, le partenze delle centoventitre vetture presentatesi agli ordini del Federale di Milano, Rino Parenti, che rappresentava il Segretario del Partito e che, alternandosi con il conte Bonacossa, Commissario del Governo al R.A. CI., fungeva da mossiere d'onore, attorniato dal Prefetto di Brescia, dal presidente della Commissione sportiva ing. Furmanik, dal conte Mazzetti, dal conte Aimo Maggi, dall'onnipresente Renzo Castagneto, direttore di gara e factotum della Mille Miglia. Una discreta folla è convenuta sulle tribune e lungo il viale, ma anch'essa è muta e compresa della solennità del momento. Parte il n. 1, Balestrerò, con turistica flemma ; lo seguono a getto continuo le piccole « 500 », poi le « Balilla ». Il primo fervido applauso si propaga lungo le tribune ormai più animate poco dopo le cinque; è il turno di partenza di Vittorio Mussolini. Il figlio del Duce appare accigliato; non si sa, se per l'impurità del carburante o per difetti della pompa, la sua macchina lascia a desiderare nella alimentazione; infatti, prima che siano ultimate le partenze delle altre, sapremo che a Modena egli si è ritirato per far ritorno in macchina a Brescia. Gli applausi si ripetono alle partenze di Farina, Pintacuda, del bresciano Rossi e della coppia inglese Wisdom — giovani marito e moglie — sulla guida interna « M.G. », destinata anch'essa, come poi sapremo, a ritirarsi a Firenze per guasti. Con brevi intervalli le partenze si susseguono dalle 1 alle 9,26. L'ultimo partito è Pintacuda che ha il vantaggio di poter regolare la propria marcia sui distacchi degli avversari che lo precedono. Complessivamente, hanno preso il « via » : venti macchine nella classe .750 turismo, tutte Fiat 500 di serie; sette macchine nella 700 cmc. sport, tutte Fiat 500 modificate o conformate dalla Siata; ventinove nella 1100 turismo, tutte Fiat Balilla di serie normale e sport; venticinque nella 1500 turismo (Fiat 1500 e Lancia Augusta) ; sei nella 1100 sport (cinque Balilla Si a t a, una Mas era t i ) ; tredici nelle altre 1500 turismo (dodici Alfa Romeo,, una Lancia Astura) ; dodici nella 2000 sport (Alfa Romeo, Maserati e una Aston Martin); undici nelle sport oltre i 2000, la classe dei « cannoni », dove, contro le Alfa della Scuderia Ferrari (Farina, Pintacuda, Biondetti) e quelle di Tufanelli e di Gazzabini, sono in campo le cinque vetture straniere: le due Talbot, le due Delahaye e la M.G. Torniamo in città ad iniziare il nostro contatto telefonico con i posti di controllo nel quale consiste il nostro consueto e piuttosto prosaico compito giornalistico per la Mille Miglia, mentre l'acque rugiola continua fine e implaca bile. Sapremo che su buona parte del percorso ha piovuto quasi tutta la mattina per rasserenarsi a zone verso mezzogiorno; il pomeriggio sarà relativamente asciutto, salvo una breve ripresa quasi generale di maltempo verso seraLe più provate sono le piccole cilindrate che hanno avuto la decina di ore iniziali di pioggia continua. Eppure sono proprio quelle che subito cominciano a offrire i più sbalorditivi risultati. La classifica del primo passaggio a Bologna dà, per le Fiat 500 dserie, l'incredibile media di chilometri 93,099 (primi a pari meritoGrassi c Spotorno, entrambi inore 2,31) e per le 500 Siata lamedia di 100,414 (l.o Casalis in2,20; 2.0 Donati in 2,23; 3.0 Dusio in 2,30. Brescia-Bologna 170 di mediaNon meno spettacoloso è il primato battuto dalla Balilla di Cornia nelle 1100 turismo, che, dir.ovte e sul bagnato è riuscita arealizzare 1 126,648 staccando d11' quella di Dumas. Nelle 1100sport il favorito Lurani, su Ma-serati, è in forte ritardo per unacomplessa riparazione che ha dovuto compiere; il primo di questa classe a Bologna risulta, cosi, Colini, su Balilla, in 2,4, alla media di 113,37, seguito a 6' da Musso Tra le 1500 turismo il primo ènnr, una iroo aMinnio, con una Fiat 1500, a 119,135 di media seguito a un minuto da Ceschina; nella classe massima della categoria turismo è in testa Boratto, l'autista deDuce, con un'Alfa ad alimentazione ad alcool, a 142 di mediastaccando di un minuto CorteseIl forte distacco iniziale di partenza fa tardare alquanto le notizie delle classi maggiori della categoria sport; alfine il controllo di Bologna comunica che, per le 2000, è primo Herzberger con la Aston Martin in 1.37' a 144 dmedia, mentre Pintacuda. con l'Alfa tre litri, è primo assoluto nel meraviglioso tempo di 1.23'alla media di 169,373, nuovo primato assoluto della Brescia-Bologna. Farina è secondo della classe massima a 7', incalzato a 1da Dreyfus e da Gazzabini chepassano con lo stesso tempo Il valico dell'Appennino, naturalmente, deprime assai le medie registrate al successivo controllodi Firenze. Anche qui il sacrificioè maggiore per le piccole cilindrate turistiche (inevitabile conseguenza degli eccezionali distacchdi partenza adottati quest'annole quali, ancora di notte, si sonotrovate alle prese con la nebhiail nevischio e raffiche gelide, mentre il compito è assai meno arduo per gli ultimi. In queste circostanze ambientali, spettacolosappaiono i 79,68 di media toccatdalla 500 da turismo di Grassi gli 83,58 della 500 Siata di Do nati, l'« asso » dell'aria che, dichiarando al controllo di essersi... un po' riposato lungo l'Appennino, spinge a fondo e ricomincia a rimontare il proprio distacco; lo ritroveremo al controllo di Siena con 25' di vantaggio su Spotorno, il quale, dopo la scomparsa di Grassi per un lieve incidente di strada, ha preso il comando della categoria turismo nelle minime cilindrate, e con ben 51' di anticipo a Roma. Nelle Balilla turismo, Cornia è fortemente attardato per uscita di strada e il primato a Firenze è passato a Dumas a 97,652 di media; ma bellissimo è anche il passo dei suoi inseguitori che procedono a gruppi di tre e di quattro nello stesso tempo. Anche nelle 1500 turismo Minio ha ceduto per un minuto il primato a Gilera che segna i 97,652 di media. Le posizioni sono, invece, invariate nella turismo oltre 1500, dove Borato marcia alla media di 110,1 ed ha staccato Cortese di 8', e nelle tre classi maggiori della categoria sport, dove Colini con una Balilla pas 1 sa a 94,8, Herzberger nelle 2000 ! a 107,778, Pintacuda a 128,8. Nella classe massima, però, ?on° cambiate le posizioni degl inseguitori: Dreyfus, che e parti to con Pietro Ghersi come seconda guida, ha superato con la tua Delehaye, l'Alfa di Farina, conquistando il secondo posto a 11' da Pintacuda; e anche la seconda Delehaye con Schell ha raggiunto Farina, transitando nell'identico tempo. Questa vigorosa offensiva delle vetture francesi che hanno abbondantemente distan ziato le ste3Se Talbot, pur giu,}jcate assai più veloci, è la prima grossa sorpresa della Mille Miglia che sin d'ora promettesviluppi interessanti. Al traguardo di Roma Il controllo di Siena non regi-I ^<™&gMS?^g^0ft i ?neaia pneiaie rimane pressochéinvariata, il che significa che lamedia parziale ha segnato per tutti un vigoroso balzo in avanti. Un ulteriore progresso parziale, e cioè un regresso minimo nelle medie generali calcolate in partenza da Brescia, si verifica ancora sulla lunga, ondulata, difficile Siena-Roma; palestra di virtuosismi individuali sui ripidi tornanti di Radicofani, nelle curve e controcurve di Montefiascone e del Bolsena, nelle montagne russe del Viterbese. E' questo uno dei tratti meno felici del percorso per le difficoltà, pur non appariscenti, che offre e anche per lo stato non ottimo delle strade; ma il fascino del traguardo romano è irresistibile in tutti. La Brescia-Roma sulla quale si disputa la Coppa j del Duce costituisce quasi unagara a sè nel grande quadro della Mille Miglia; e il popolo romano è convenuto al traguardo di Ponte Milvio in folla straboc- |Chevole ed entusiasta, , Primo fra tutti a tagliare il traguardo della Capitale e Cus sini sulla Fiat 500 di serie che i transita alle 10,10; egli risulterà ,poi terzo della sua classe, prece ,duto da Spotorno e Fidora. La 1media di Spotorno è di 73,439; la : minuscola indiavolata vetturetta | italiana di mezzo litro solleva on date di entusiasmo che si rinno vano al passaggio di Dumas, primo delle Balilla da turismo, a 90,24 di media e dalle 500 sport di Donati e di Dusio, rispettivamente l.o e 2.o di classe a 81,36 di media. Nelle altre classi la classifica a Roma è la seguente: Turismo fino a 1500: Pelassa, Minnio, Gilera, media 90,24; turismo oltre i 1500: Borato, Cortese, Teagno, media 102,85; sport 1100: Colllni, Musso, Longhi, media 90,45; sport 2000: Contini, Chiodi, Castellano, media 96,62; sport oltre i 2000: 1. Pintacuda (Alfa) in 5,27 alla media di 117,09; 2. Dreyfus (Lelahayc) 5,44'; 3. Schell (Delahaye l 5,55'; 4. Farina. (Alfa) 5,58'; 5. Cattaneo (Talbot) 6,05'. Del forte Biondetti, paladino della * Ferrari », giunge notizia di innumerevoli cambi di candele che l'hanno confinato in coda; il suo primato dello scorso anno sulla Brescia-Roma rirn.-ine, però, imbattuto per cir:a tre minuti. Sempre più accentuata è l'offensiva delle Delahaye che hanno ormai nettamente slaccato Farina, allo prese anche 1 -.li con frequenti noie di candele. Comincia a diffondersi la sensazione che la vittoria italiana riposi ormai sul quarto d'ora di vantaggio assunto da Pintacuda: un frèmito passa sulle folle sportive di tutta Italia tese alle notizie rifila radio.La via del ritorno, più lunga, è più veloce, nonostante le asperità collinari e montane dell'alto corso del Tevere, dell'Umbria e della discesa sulle Marche. I 4U0 chilometri di via tortuosa e ditficile, dove le medie si livellano sensibilmente tra le varie classi e categorie, sono ampiamente compensati dai 600 chilometri finali da Ancona a Bologna, Venezia, Treviso e Brescia, tutti in pianure e su strade larghissime e perfette. Ha quasi un sapore fiabesco parlare degli « ultimi mille chilometri »•; tuttavia, nei corridori stessi, è l'impressionegiunti a Roma, di essere a buon punto della loro fatica. Le strade rimangono quasi tutte bagnatesoltanto dall'Adriatico si inizia itempo buono. Per Terni e Spoleto, ecco la fragorosa cavalcata a Perugiale prime posizioni delle varie classi non subiscono spostamenti, se non nella 1500 turismo, dove Minnio ha ripreso 2' a Gilera. Nelle Balilla di serie, Dumas mantienea dispetto delle avversità atmosferiche, la media primato di circa 90 all'ora, destinata a risalire rapidamente tra poco; dietro alui sono Lanza e Cornia, il quale ultimo riprende stupendamenteProdigiose, anche in questo ultimo difficile tratto, le Fiat 500 dserie e non : da segnalare, tra le seconde, la marcia regolare e progressiva del collega Guzmannonché la ripresa di Casalis dopo un'ora e mezza di riparazione all'impianto elettrico. Nella classe massima, Pintacuda è sempre primo a 111,507 di media; ma Dreyfus ha ridotto il distacco a 13'nuovo motivo di « tifo » per glspettatori vicini e lontani, m compenso, Farina è ripassato aterzo pósto assoluto, staccando d5' la seconda Delahaye. Pintacuda contro i francesi Il tratto più montuoso e difficile di tutta la gara, Perugia a a I Mace7ata","compTuto"sòtto"un "cielocoperto ma senza acqua, non vede che un insensibile calo dellamedia generale: anzi, per ^cuno, è la buona occasione di migliorare. Ecco, infatti — episodio tipico di questo tratto — il furioso inseguimento del campione torinese Dusio, secondo dietro Donati nelle 500 Siata. Egli riduce lo svantaggio da 12 a 2 minuti. Nella classe massima, in seo a a t «eiia, classe massima, in segulto a un incidente di strada chete attardato Dreyfus pepmettendogli, pero, di proseguire, Schellche seguiva al 4,o posto, passa asecondo. Farina è quarto in ritardo dopo Dreyfus. . L'improvviso nuovo miglioramento delle posizioni francesi haesasperato il « tifo » per Pintacuda che, con 37' ormai di vantaggio, potrebbe accingersi a unpacifico, ma sicuro finale di garaassicurando la vittoria ai coloriitaliani Terrà duro il piccolo atleticoiri romano? La risposta è imminenCategoria turismo Classe 750 cmc: 1. SpotornoBesana. in ore 21,257", alla media di km. 76.569; 2. Fidora-Moscatelli, 21,41'50"; 3. Cussini-Sandrolini. 22,5'18"; 4. Lolli, 22.39'5. Socconi, 22,43'; 6. Venturelli23.7'; 7. Quentin, 23,8'. Tutti su Fiat 500 di serie. Class® 1100 cmc: 1: Bralda-Je-si, in ore 1S.0'18", alla media dkm. 91,085; 2. Forti-Alfieri, 18.231827"; 3. Checcacci-Bocchino 27'2"; 4. Berti-Coin, 18,32'4" Romualdi-Lelli, 18,45'; 6. Spoleti ni-Simoncelli, 18,58'56"; 7. Traver so-Prada, 19,12'37"; 8. Quintaval la G.-Quintavalla A.. 19,53'37". Tutti su Fiat Balilla. Classe 1500 cmc: 1. Minnic-Castagnaro (Fiat 1500), in ore 17,22 e 48, alla media di km. 94,361; 2Pclassa-Quadri (Fiat 1500), 17,34e 7"; 3. Capelli-Milani (id.) 17.52'4. Mazzonis-Nardi, 17,58'; 5. Ceschina-Guagnellini (Fiat 1500), 18 23'5"; 6. Jacazio-Gramolelli (id.)18.34'. Classe oltre 1500 cmc: 1. Boratto-Guidotti (Alfa Romeo l in or15,40'1" alla media di km. 104.6782. Cortese-Guatta (Alfa), 16,21'e 37"; 4 17,9'20 (Alfa), 17,21'17"; 6. Gambaro (Alfa), 17,54'41 Categoria sport Severi-Righetti (Alfa)5. Randaccio-RandaccioSpegettiClasse 750 cmc: ì. Dusio-Pasadonna (Fiat 500-Siata) in cr21,0'9", alla media di km. 78,0852. Apruzzi (Fiat 500). 21,25'30"Classe 1100 cmc: 1. Colini-Prosperi (Fiat-Balilla), in ore 18,23e 15', alla media di km. 89,949. Classe oltre 2000 cmc: 1. Pintacuda-Mambelli (Alfa Romeo) inore 14.17'32", alla media oraria dkm. 114,747; 2. Farina-Meazza1 " •— ' (Alfa Romeo), ore 14,35'11"; 3Schell-Carrière (Delahaye), ore M,54'55". te: ormai il ritorno della fulminea carovana, quasi aggruppata nel'c varie classi, è più rapido delle sue notizie. Ma le strade dell'Emilia riservano nuove varianti : mentre Dreyfus si ritira per una nuova uscita, di strada, Farina risale eroiea.mente e rapidamente le posizioni: riguadagna il secondo posto: accelera ancora. Il motore ha finalmente cessato di ingoiare candele. A Treviso il magnifico campione torinese si ritrova arbitro della vittoria, italiana; non per sè. ma per il compagno di scuderia, Pintacuda. che, partito in roda, viene raggiunto da Farina, mentre, per un guasto . batteria, procede lentamente e quasi al buio. Farina gli illumina la via fino al traguardo, dove i duo campioni giungono insieme festeggiatissimi. Per la seconda volta. Pintacuda ha vinto la Mille Miglia ad una media di poche decine di metri inferiore a quella che aveva segnato la sua vittoria nel 19." Delirio della folla, che. nel ritardo di Pintacuda nell'ultima parte del percorso, già scorgeva una nuova decisiva minaccia alla vittoria italiana: e il suo sollievo è tale da coprire di applausi anche il terzo arrivato, Schell, sulla francese Delahaye. Ma l'entusiasmo spontaneo della folla scatta in modo anche più veemente, quando l'altoparlante sopra le tribune dell'arrivo comunica le medie delle classi minori della categoria turismo, dove le Balilla, le '< 500 » e le '< 1500 >> sono state superiori ad ogni più arrischiata previsione, sia per velocità assoluta, come per regolarità e compattezza darrivi. La Balilla chiusa di serie deveneziani Braida e Jesi, della Scuderia San. Marco, ha sfiorato il primato della sua classe, compiendo l'estenuante percorso, in gran parte sotto l'acqua, a 91,085 di media, incalzata da una coorte di altri « balillisti ». La minuscola « 500 » di Spotorno ha vinto la sua classe a 76,569. seguita anch'essa a pochi secondi da un nugolo di altre « Topolino ». All'incirca la stessa media che undici anni fa, alla prima Mille Miglia, aveva mandato in deliriola folla incredula, registrata dall O. M. di Minoia, trionfatriceassoluta della memoranda gior- nata! E la 500-Siata di Dusio, benché attardata dalla luce ne-gli ultimi chilometri, ha suoerato78 . Spettacolosa anche la me dia della Fiat 1500 di serie cheha condotto a termine l'eccezio- naie fatica a 94,361; media digran lunga superiore a tutte le vetture sport di analoga e di maggiore cilindrata, fino a 2r'" La XI Mille Miglia si conchiu-de con una affermazione senza precedenti delle macchine da tu-rismo della produzione di serie. vera e principale trionfatrice dcl-ia giornata in tutte le classi. La nuova formula della caco- goria ha dato frutti insperati: gli effettivi progressi realizzati sono emersi luminosi, au. Fai-inolli *lao rar" ' ' PINTACUDA E MAMBELLI ALL'ARRIVO A BRESCIA. (Telefoto) Dusio-Pasadonna su «Fiat-Slata 500 »: 1. Categoria fino a 750. (Telefoto)