L'Inghilterra aspira ad un' ipoteca sull'Europa centrale

L'Inghilterra aspira ad un' ipoteca sull'Europa centrale L'Inghilterra aspira ad un' ipoteca sull'Europa centrale Londra, 1 notte. Le ..soste nell'attività diplomatica, scino sempre utili occasioni per fare l'inventario delle posizioni. E la stampa britannica ne approfitta in questa settimana, consapevole che nella prossima riprenderà il lavoro di registrazione di avvenimenti a ritmo rapido come in passato. Qualche giorno fa si era in grado di segnalare un breve esame di coscienza nei riguardi dell'Abissinia il quale si concludeva, implicitamente, con il riconoscimento dei peccati della politica britannica che esigevano una pronta ed esauriente penitenza. Oggi assistiamo a discussioni che rivelano invece sentimenti diametralmente opposti a quelli di chi si senta colpevole, e che indicano anzi un desiderio di sferrare offensive diplomatiche nell'oriente e occidente d'Europa per migliorare le posizioni dell'Inghilterra, c se non altro impedirne un peggioramento. Interessante a questo proposito è un editoriale del Times in cui viene esaminata la situazione creata dalla conclusione dei patti italo-jugoslavi di Belgrado, ai quali il giornale riconosce il merito di aver introdotto nuove tendenze nella diplomazia dell'Europa centrale, per le quali vanno inviate agli autori dei patti, vive congratulazioni. Egualmente è interessante l'attenta vigilanza con cui a Londra si seguono gli avvenimenti della Europa centrale propriamente detta. Una manifestazione giornalistica, degna di nota a tale riguardo, è un articolo pubblicato dalla Morning Post sulla conferenza della Piccola Intesa, in cui il mutato atteggiamento di certi governi dell'Europa centrale (quella tendenza a stare in guardia) e quel <; nuovo senso di forza politica » accennati come abbiamo visto dal Times, viene attribuito al riarmo britannico perchè « in Europa centrale si spera che tale riarmo, quando sarà completo, sarà messo a disposizione di,qualsiasi nazione che rimanesse vittima di un'aggressione non provocata ». Benes si è recato a Belgrado, secondo l'organo conservatore, quale rappresentante dell'idea clic <• Piccola Intesa e Gran Bretagna abbiano il potere di garantire ia pace all'Europa ». A questo riguardo la Morniiig Post dichiara che i patti italo-jugoslavi in nessun modo possono assere considerati contraddittori con i principii della alleanza Piccola-intcsista e il giornale conclude dicendo che « la fiducia sta aumentando nella possibilità e attuabilità di una Europa centrale composta di Stati amici e indipendenti, cooperanti economicamente con la Germania, ma senza lasciarsi dominare da lei nè polititicamentc nè culturalmente. « L'imponente riarmo britannico e il rinato interesse dell'Inghilterra nell'Europa centrale e sudorientale — termina l'articolo della Morniii;) Post — incoraggiano i fautori dì un tale sistema. Essi sperano che non sia troppo tardi per persuadere l'Austria e l'Ungheria dei vantaggi che avrebbero aderendo a questo sistema ». Non diversamente parlano gli scrittori che si occupano della situazione nel Mediterraneo occidentale. Uno dì loro, il liberale Cummings, dedica oggi quattro colonne nel New Clironicle allo studio della politica britannica nei confronti della guerra civile di Franco perchè più di ogni altra cosa temevano la vittoria del bolscevismo nella Penisola iberica. Con il passar dei mesi, i conservatori si sarebbero persuasi che pericoli più gravi di quelli di una bolscevizzazione della Spagna, esistevano per 1'im.pcro britannico. Ossia si sarebbe radicata, nei loro animi, negli ultimi tempi la con¬vinzione che innanzitutto la Spa-gna non diverrà mai comunisca di color rosso infuocato e, in secon-confronti della guerra civile diSpagna. Egli è dell'opinione che iconservatori inglesi fossero dap-prima partigiani del generale1controllo italiano nella Spagnacon una concomitante modifica-zione dell'equilibrio della forze inEuropa, stia superando la fase pu-.ramente ipotetica. Di guisa oggi, Londra, dietro tutte le assi-u,, ,.„i cmazioni di buona volontà verso1 Italia, ai desiderio di calma e dirapporti d'amicizia, sarebbe vìve-mente e realmente preoccupata » «Credo difficile che U governoBaldwin — dice Cummings — pos-sa rinunciare senza batter ciglioalla supremazia nel Mediterraneooccidentale, dopo aver perdutoquella nel Mediterraneo orientalee rinunciare in tal modo anche al-la sicurezza dell'Oriente e ali ziativa strategica in Europa ». V. L UN SALTO EVITATO PER MIRACOLO. La macchina, che aveva già Investito e travolto lo steccato, è rimasta ferma in bilico sul ciglio del .muraglione con le ruote anteriori nel vuoto.

Persone citate: Benes, Cummings, Piccola Intesa, Post