L'ALLEANZA MILITARE sarà nuovamente accantonata di Concetto Pettinato

L'ALLEANZA MILITARE sarà nuovamente accantonata JVaizcia e Piccola Intesa L'ALLEANZA MILITARE sarà nuovamente accantonata Parigi, 31 notte. ' Tl comunicato distribuito ai giomali circa il Consiglio dei Mi- nistri di questa mattina, si limita ad una laconica enumerazione degli argomenti trattati. I con- sueti informatori pretendono non- dimeno che l'esposizione di Delbos si sia nggirata soprattutto intorno agli affari di Spagna e sia stata ispirata ad una visione ottimistica della situazione. Secondo le spiegazioni attribuitegli, il controllo militare terrestre e marittimo sarebbe destinato a diventare completo e effettivo quanto prima. Ottimismo soggetto a cauzione L'ottimismo del Ministro degli Esteri si estenderebbe, a detta di taluni informatori, anche al problema del richiamo dei volontari che il Governo francese, malgrado la tensione diplomatica della scorsa settimana, si lusingherebbe di vedere fra non molto entrare nella via risolutiva. Secondo altri però, su questo punto le dichiarazioni del Capo del Quai d'Orsay sarebbero state reticenti ed egli avrebbe finito con il concludere che è impossibile spinge¬ re a fondo i negoziati sul richia- ì mo dei volontari fin tanto che il j controllo non sia diventato effet-|tivo e non si sia potuto valutarne il funzionamento. Il Temps sembra convalidare tale interpretazione accennando ! alla questione solo di sfuggita per distinguerla da quella del controllo e indicare che, mentre la prima forma oggetto di un accordo diventato esecutivo, la seconda è sempre in discussione, talché la libertà dei Governi rappresentati al Comitato di Londra resta fin qui intera al riguardo. La parte più importante delle dichiarazioni del Ministro degli Esteri sarebbe stata dedicata agli incidenti prodottisi fra navi da carico francesi e navi da guerra nazionaliste. UHumanité chiedeva stamane al Governo in tono perentorio: « Si può sapere se la Francia ha definitivamente riconosciuto a Franco, Hitler e Mussolini il diritto di pirateria? In questo caso, quali misure il Governo conta di prendere per proteggere le navi francesi? Nel caso contrario quale seguito darà all'ultimatum di Radio-Salamanca annunciente la volontà dei ribelli di generalizzare i bombardamenti navali? ». Da troppo tempo l'organo comunista sostiene di fronte al Gabinetto Blum la parte del compare accusandolo di soverchio scrupolo nell'adempimento dei doveri di neutralità, o addirittura di parzialità in favore di Franco, perchè le domande in questione potessero non preludere ad un nuovo irrigidimento ufficiale. Delbos avrebbe infatti informato il Consiglio dei Ministri di aver inviato a Franco una severa diffida affinchè desista da ogni e qualsiasi azione contro le navi battenti bandiera francese, se non vuole esporsi a rappresaglie da parte di Parigi. Disgraziatamente, ancora ieri, conformemente agli ordini di Salamanca, la marina nazionalista ha fermato in Mediterraneo il vapore francese Cap Falcon proveniente dall'Algeria: di guisa che non è ancora possibile dire se il controllo navale, istituito per semplificare la situazione, non approderà a complicazioni moltiplicando gli incidenti, Il problema delle piriti, le cui riserve nei magazzini delle Cab briche militari francesi sarebbero prossime ad esaurirsi, sembra sconsigliare comunque al Governo francese un eccesso di rigore nei riguardi delle autorità di Sa lamanca detentrici dei giacimenti di Huelva che hanno fornito fin qui alla Francia la metà del suo fabbisogno. Incognite marocchine In rapporto con la situazione spagnola e con le sue incognite, va segnalata la partenza del ministro della Marina alla volta del Marocco. Gasnier Duparc, che non assisteva al Consiglio dei Ministri odierno, salperà da Tolone il 2 aprile a bordo dell'incrociatore « Colbert * e si recherà a Casablanca, Rabat, Port Lyautey, Fez, Agadir, Mogador e Safi. Il viaggio, che durerà una quindicina di giorni e che completerà l'ispezione fatta dal ministro in Tunisia e in Algeria, è destinato alla visita delle basi navali e aeronautiche dell'impero sceriffano, sopra tutto nelle adiacenze della zona spagnola sulla quale come potrebbero provare le recenti voci di complotti falliti l'attenzione e gli intrighi francesi non hanno cessato di appuntarsi. Esaurite le spiegazioni sul problema navale, Delbos ha portato a conoscenza del Consiglio dei Ministri la nomina dei delegati francesi alla conferenza di Montreux circa le capitolazioni egiziane. La delegazione sarà presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio De Tessan e composta di cinque diplomatici di carriera: Pozzi, Lagarde, Charguerans, Garraud e Linant de Bellefonds. Il ministro si è inoltre occupato della conclusione del patto italo-jugoslavo e dell'imminente conferenza straordinaria della Piccola Intesa. Nessun particolare è sin qui filtrato circa questo capitolo delle dichiarazioni del capo deQuai d'Orsay e soltanto l'itaiorìla « Liberté i crede opportuno indi care al riguardo che « la Fran eia non avrebbe ragione di adom brarsi dell'accordo tra Roma e Belgrado *. Ma le informazioni giunte ai giornali da Belgrado sembrano ac cordarsi nel prevedere che il Pat- te di mutua assistenza automatica o in altre parole l'alleanza militare proposta dalla Francia ai tre Governi della Piccola Intesa non avrà fortuna nemmeno questa volta. Stojadinovic esporrà a Krofta e ad Antoncscu le nuove prospettive consentite dall'accordo economico concluso con l'Italia e dai colloqui avuti in proposito con il conte Ciano. Krofta tratterà delle nuove prospettive esistenti in materia di accordo danubiano. Il problema dell'organizzazione pacifica della regione su principii tali da consentire lo sviluppo dei rapporti d'interesse e di amicizia sulla base dei Protocolli di Roma tanto con l'Austria e l'Ungheria, quanto con l'Italia e la Germania verrà trattato a fondo e con piena libertà d'intendimenti non ostante l'atteggiamento sospettoso della Francia e le ridicole dimostrazioni antifasciste organizzate dai suoi agenti a Belgrado ed a Lubiana. La riunione si annuncia qUjndi «omo importante ed il cor rispondente del Petit Parisicn telegrafa cne ia Jugoslavia non in-tende far nulla che possa ostacolare l'assetto normale di rapporti di amicizia con gli Stati vicini politica i cui meriti sono stati lu-ramosamente provati dal Patto felicemente stipulato con Roma. Concetto Pettinato