L'irritazione di Mosca contro il patto di Belgrado di Giuseppe Piazza

L'irritazione di Mosca contro il patto di Belgrado L'irritazione di Mosca contro il patto di Belgrado Berlino, 31 notte. I giornali segnalano da Mosca la crescente presa di posizione dei giornali sovietici contro il trattato di Belgrado, che viene denunciato come la preparazione diplomatica di future premeditate imminenti complicazioni in previsione delle quali l'Italia avrebbe provveduto a guardarsi le spalle,, indubbiamente — riconoscono, bontà loro, questi acuti scrittori — riuscendoci. Ma su questo motivo la stampa sovietica ricama a modo suo, circa il procedere provocatorio dell'Italia per la pace, naturalmente in tutti i settori più adatti a provocare le diffidenze e l'allarme delle due democrazie occidentali soprattutto, cioè, in Spagna e nelle Baleari e intorno a Gibilterra. La stampa sovietica in sostanza — fanno rilevare questi giornali — segue la parola d'ordine segnata dall'attacco di giorni orsono del suo rappresentante al Comitato della non ingerenza, per cercare di creare una solidarietà democratico-occidentale-sovietica contro il « pericolo fascista » al quale si tenta di dare le forme concrete più preoccupanti ed urgenti, costruendo tutta una organica premeditata insidia fascistica ai danni della pace del settore occidentale. « La stampa sovietica — seri ve la Nachtausgabe — al fine disuscitare la diffidenza franco-in-glese contro l'Italia ed il suosistema politico, attacca il pattoitalo-jugoslavo come perseguentelo scopo di coprire le spalle al-l'imminente attacco che l'Italiafascista starebbe preparando allapace internazionale nel settorespagnolo, nonché di neutralizzareal medesimo tempo le forze me-diterranee che potrebbero esseremobilitate contro di essa ». Ma il giornale nota come siaestremamente significativo perquel vero fine della politica mo-2 i»„ :i *„tt„ „v,„ „„ i^Li-t-scovita il fatto che un trattatoche tutto il mondo ha salutatocome un vero e poderoso contri-buto all'opera di pace, sia risen-tito in Russia con fastidio e addirittura con aperta ostilità e in ogni modo con la chiara confessione di attraversare i propri disegni. « Da ciò — conclude il giorna- le — la Francia e l'Inghilterrache evidentemente Mosca vorrei;-be mobilitare contro l'Italia, dopoil disgraziato fallito tentativo boi-scevico di giorni or sono al Co-mitato londinese, possono vederefino a che punto Mosca sia inte-ressata e si adoperi non soltantoper il mantenimento dell'attualetensione ma addirittura per il loro inasprimento e per la creazione se possibile di nuove ragioni di conflitto ». Per altro tutti i giornali con statano il sempre più evidente fallimento di questi sforzi della cosiddetta diplomazia sovietica, dei quali il meno che si possa dire è che essi tradiscono una nervosità crescente che o è indizio di giudizi disperati, ovvero è destituita a coprile temerari e non meno disperati calcoli di facinorose imprese da cui in ogni mudo è bene guardarsi. Il fatto è che in Inghilterra sembra che si voltino le spalle a queste suggestioni disperate. La Germania rileva in proposito il momento di distensione italo-britannica segnato dalle energiche dichiarazioni diGrandi, di giorni or sono, al Comitato della non ingerenza. Ilgiornale conclude rilevando comeil rappresentante tedesco al Co-mitato di non ingerenza, già finodal primo momento dell incidentenon mancò di indicare alla opi-nione inglese il vero atteggia-mento da seguire per disintossi-care i rapporti italo-inglesi. A..;„,,„,.,>„ ♦ ,,».»■ ; „i„r„„ii .i riguardo tutti i giornali P"6/'avano la nuova campagna di faisincazione e di diffamazione a cu tanta parte della stampa inglese si abbandona malgrado l'iniziale resipiscenza ufficiale ed in evidente contrasto con la ragione politica, dappoiché, come si sa, il lupo perde il polo ma il vizio assai più difficilmente. Giuseppe Piazza