Personaggi da romanzo e pendagli di forca

Personaggi da romanzo e pendagli di forca Gli ultimi ribelli dell'Impero Personaggi da romanzo e pendagli di forca (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALI;) GOBA', marzo. La situazione dunque, nulla metà di Gennnjo, considerando particolarmente i Governatorati dell'Haràr e dei Galla e Sidamo, si riassumeva in questi dati, riguardo alle forze e alla distribuzione dei ribelli: che sussistevano e si mantenevano in arme due raggruppamenti principali, con un totale, calcolato sulla base delle informazioni attendibili, di un quindicimila armati, in cifra (/rossa; ma mi totale di forse trentamila persone, e mai/ari più, tenuto conto che agli armati si accompagnavano, per molti di essi, le famiglie, e le. persone di servizio dei capi, e una quantità di gente, «omini donne ragazzi, addetti alle carovane delle salmeric, o comunque che i ribelli si trascinavano dietro. Questa massa, complessiva si divideva, cam'ho detto, in due i-aggruppamenti; e il minore contava da cinque a seimila armali; e dai nove ai diecimila ne contava il più rilevante. I due raggruppamenti, per allora, approssimativamente sul 10 Gennnjo, tanto per fissare una data, se ne stavano separati, distaccati uno dall'altro, dal Baie al Sidamo. Soltanto in seguito avvenne una riunione; ma. dei capi, piuttosto che dei gregari: come spiegherò in seguito. L'ex-capitano austriaco II raggruppamento minore era quello raccolto nel Baie: dove — vedi corrispondenza precedente — li capeggiava il Degiàc Bejcné Merid. begli armati di questo capo, il nucleo centrale, il nòcciolo, era costituito ancora da soldati regolari: sue truppe feudali, diciamo, quo' corpi ch'erano stati istruiti e inquadrati già per la guerra, e ch'egli, durante la guerra, dall'ottobre del 'SS al Maggio del '36, aveva cosi scarsamente impiegato, o addirittura per niente. Al comando di questi regolari era preposto Sccllacà Asfàu Uoldechcorghis, già comandante d'una cosidetta — Scuola Militare, — stabilita qua a Gobà, prima della guerra e durante, e con qualche istruttore europeo, i soliti Svedesi o Belgi. Tra quegli Europei, era anche venuto a finire un ex-capitano austriaco, certo Jonchèy. Non ho avuto occasione di chiedergli di dove sia, dato che i mici rapporti con lui so», rimasti finora del tutto incidentali e momentanei; ma il nome, non certo tedesco nè slavo, mi suona che, tra le multiple nazionalità della fu Duplice Monarchia, potrebbe soltanto indicarlo d'origine ungherese: se non sbaglio; che io non conosco il magiaro affatto. E a meno che non si tratti d'un nome di ventura, com'è forse probabile, e come si sarebbe indotti a supporre. Il quale ex-capitano austriaco, quando terminava la nostra guerra imperiale, ne aveva da assai tempo più che abbastanza di questa Scuola Militare di Gobà e segnatamente degli accattati padroni abissini; che oltre al resto dei mali trattamenti e delle umiliazioni, non gli pagavano gli stipendi contrattati, a lui come agli altri assoldati Europei. E fug giasco si presentò a noi, contrito e supplichevole. E noi l'accogliemmo, sotto le sempre longanime ale del nostro indulto e della nostra protezione. Ancora adesso egli re sta in credito di noli so quante migliaia di talleri dall'ex-Negus il quale però preferisce spenderli per organizzare, dall'accogliente suolo inglese, l'attentato contro Graziami, — e di altre alcune migliaia parimenti di talleri, da Ras Desta o da Bejené Merìd. Questi due, ora morti e sotterrati; l'exNegus, più ex che mai; e il Signor Jonchèy ha imparato letteralmente a sue spese che cosa significhi e i vantaggi che comporta, aver tradito la solidarietà dì razza, ed essersi perduto a servire la barbarie negra. Come un relitto dell'onda Ma siccome lui non è un fili bustiere infame, ma semplicemente sarebbe stato un dissestato del la vita... — un giorno, voglio indurlo a confessarmi la sua vita, narrami il dramma, poiché de v'essere stato un dramma, che l'ha ridotto a tale: una donna? il giuoco? un'ora di perdizione?.., Da un accampamento, ch'eravamo, là, sui Monti Urgoma, una volta, io era scesò dal poggio alla pista carreggiabile, per affidare la mia corrispondenza a qualcuno d'un'autocolonna dei servizi, che tornava a Malca Uacannà e ad Hadama; e m'imbattei con lui, che era sceso per lo stesso scopo. E poiché lui non parla l'italiano, e l'autista, al quale si rivolgeva, non capiva il francese, in cui lui abitualmente si spiega, perfido francese, da far desiderar meglio l'o. strogoto; così io servii da interprete. E lui voleva che la sua lettera partisse assicurata, dall'Ufficio della Posta Militare di Badama, dove l'autista l'avrebbe recapitata per la spedizione: assicurata per una tal somma, che conteneva. E a insistere, e a raccomandarsi; e io a tranquillizzarlo, che quello aveva ben capito, ed eseguirebbe appuntino. Risalendo poi verso l'accampamento, lui credeva confidarmi: — Era una lettera per mia moglie, sa... Un po'di danaro che avcvo... Mia moglie... son anni che non la rivedo... E perchè il sentiero era stretto ed erto, mi lasciò il passo, tirandosi indietro. Ma io gli aveva veduto gli occhi roisi, come gli aveva sentito tremare la voce: — ...Mia moglie... son anni... — Quando mi voltai, lui era uscito dal sentiero, s'inerpicava nel bosco, e quasi sfuggente. Povero naufrago, sbattuto dai marosi di questo tremendo oceano, la vita, scaraventato quaggiù: proprio come quelle tavole schiodate, quelle botti mezzo sfasciate, Une? tronconi marci, quei relitti mplfgdnasvspbEdmcptttsiligccqlosatcszjf miserabili e diversi, che l'onda riporta alla spiaggia, con l'alga, con l'ulva, li riprende, li rivolge nel frangente, li respinge e ancora rigetta fra la sabbia, la ghiaja, i detriti... — Ma. siccome, dicevo, lui non è un filibustiere nato, e dava affidwmento di correttezza, e sembra uomo capace, e ci tornava utile, per la conoscenza acquistata dei luoghi e delle genti, del paese e delle persone, intanto l'abbiamo assunto al nostro sei-vizio. E a disposizione c alle dipendenze dell'Ufficio Informazioni del Comando di questa Divisione Libia, ci ha segniti per queste ultime opci azioni. Perciò mi sono incontrato con lui. Riguardoso e rispettosissimo, coi modi ancora, il portamento impettito e gli scatti d'attenti e il saluto marziale e il passo in cadenza, tutto lo stile forinale, rigidamente militaresco dell'ufficiale del vecchio e glorioso imperiai regio esercito austro-ungarico; egli riesce a mantenérsi con certa dignità, con un suo decoro almeno esteriore, nella nuova posizione, originariamente equivoca, totalmente subordinata, lui, necessariamente escluso da ogni relazione con chiunque di noi, se non strettamente per servizio. E magari fu un valoroso combattente della grande guerra — anche qua, con noi, s'è comportato degnamente, uomo che affronta il pericolo, che sta alle pallottole senz'eccessiva nervosità; — e magari c'eravamo trovati di fronte, nella grande guerra, da trincea n trincea: vera guerra, quella. Un naufrago. Ma xioylìo conoscere questa storia: quando la barca della sua fortuna fu travolta nella tempesta, e andò a cozzare sulla scogliera maledetta. LsVUn'accolta di canaglieria Rientro in argomento. Attorno a quel nucleo dei regolari di Bejené Merìd, nel Baie, come anche già raccontavo, s'erano andati aggiungendo, nelle ultime settimane, tutt'i ricacciati dal restante dell'Haràr, per effetto delle nostre azioni militari e di polizia e della nostra occupazione territoriale: facinorosi, briganti, gente convinta di delitti comuni, disertori e traditori. Ma specialmente n'erano riuniti i capi della ribellione, similmente scappati, i peggio compromessi, i più turbolenti r delinquenti. E per elencare i principali, come mi vengono a mente, prima di tutti quel Scimellìs, individuo d'una perversità, d'una criminalità eccezionali, il carceriere e assassino del detronizzato Imperatore high Giasù, e l'anima nera dell'ex-Imperatore Hailé Sellassic: carico d'ogni specie di delitti, già mandatario ed esecutore e custode del segreto di mostruosi delitti, appunto preparati e ordinatì dallo stesso Hailé Sellassié. Per la cronaca, è anche voce corrente ch'egli fosse stato tra l favoriti intimi dell'ex-Imperatrice Menèn; la quale d'altronde, di favoriti che le si attiibuiscono, avrebbe avuti tanti e tanti, da non si numerare; e tra gli altri compreso, a suo tempo, anche il Ligh Giasù, che cito per eminenza; e così da assurgere nella fama popolare al primato della donna più generosa di sè e dispensiera, in tutto l'Impero. Poi, di questi capi affluiti al Baie, intorno a Bejené Merìd, quel l'altra emerita canaglia di Bahudé Gabré. E per farne un fascio, alla rinfusa, Assafà, disertore nostro durante la guerra, elevato dall'ex-Negus, per ricompeìisa del tradimento, al grado di cagnasmàc; e Mucrià; e un Cassa; e un Burrù. E il Cagnasmac Hailé Abbamarsà, e il Negadràs Bacitele, e il Cagnasmac Abebé UoMesamàt, e Zallulà Filati, e il Negadràs Óhlflé, e il Cagnasmac Negatù... Tutte vecchie nostre conoscenze, quest'ultimi, dagli Arussi Occidentali, quando si avanzava con la colonna del Console Generale Mischi, comandante delle Camicie Nere della Tevere. E alni ancora, minori capi e agitatori della ribellione e del brigantaggio, di minor taglia e nome. Ah, una brillante accolta di canaglieria! allora, nel Baie. E non mancava di figurarci, insieme con altre negrotte di più basso conio, anche quella Uizerò Calerne Uorch — Za Colore dell'Oro, — moglie del fuoruscito Degiàc Ambiò Micaèl, già capo degli Arussi, e fuggito in Europa con l'ex- Negus: ella, ch'era stata istigatrice e animatrice della resistenza appunto negli Arussi Occidentali; e che ancora la fama popolare mette in concorrenza con l'ex-Imperatrice Menèn, in tema di libere usanze. L'altro raggruppamento dei ribelli, il maggiore, nel Sidamo, era quello capeggiato da Ras Desto. Damtù; che aveva per luogotenente Gabré Mariàm. Mario Bassi lgtprsdtscecdddnzshsppBvsti Il Comando tattico di Sua Eccellenza II Governatore dell'HaràrGenerale Guglielmo Nasi (1), all'accampamento di Gondì, neglArussi Occidentali. Il Capo di Stato Maggiore del Comando (2) Primo-capitano Carlo Carraglla. (Foto Bassi) LA POLIZIA DI PORTO RICO FA FUOCO SUI DIMOSTRANTI. In primo piano un agente cubano ucciso dalla folla. Nella tragica giornata si sono avuti una decina di morti.

Persone citate: Belgi, Di Porto Rico, Foto Bassi, Guglielmo Nasi, Mario Bassi, Negus

Luoghi citati: Europa, Hadama, Libia