SETTANTAMILA TORINESI alla "Pasquetta dei Lavoratori,, di Angelo Nizza

SETTANTAMILA TORINESI alla "Pasquetta dei Lavoratori,, SETTANTAMILA TORINESI alla "Pasquetta dei Lavoratori,, Il superbo successo della gentile iniziativa del Federale Pasquetta, per antica tradizione specialmente sentita a Torino, è festa di popolo. Chiusa per tutto l'inverno nelle case, la .dente, anche la più umile, attende questo giorno per godersi l'aria aperta e merendare in campagna, sui colli verdeggianti della prima erba e delle prime foglie. Ed è la festa della primavera. Anche in città si vedono i primi passanti col soprabito sul braccio come per affermare che ad un tratto l'aria si è fatta mite e che la dolce stagione è finalmente arrivata. Di una simpatica iniziativa si è fatta promotrice — quest'anno, come già l'anno scorso — la Federazione dei Fasci, organizzando la Pasquetta dei Lavoratori. Il Partito — e lo ha già più volte dimostrato (basterà ricordare il passato Carnevale) — vuole e sa essere vicino al popolo, viverne la stessa vita e affiancarne le tradizioni, suscitandene la vitalità e creando attorno ad esse iniziative atte a potenziarle. E il popolo, che ha squisita sensibilità e. cuore aperto. partecipa in numero stragrande e con gioia a queste festività che il Partito sostiene ed inquadra. Sensibilità in entrambi i campì, nella massa e in chi la dirige; atmosfera nuova, vecchie costumanze in cui si senti l'alitare di un rinnovamento profondo e potente. Musiche e canti Pasquetta dei lavoratori. Ieri nel primissimo pomerìggio, in via Villa della Regina e su su fino al magnifico parco pubblico di Villa. Generò una doppia fila di gente, fitta, compatta saliva il colle. Famiglie in festa, con i pàcchi, i cesti, le valigette, gli involti delle merende al sacco, brigate di amici con le chitarre, le fisarmoniche, i mandolini: strumenti della musica deambulante e popolaresca! file di fanciulle che, tutte sole, in numerosa e garrula compagnia sciamavano verso il verde rinnovato dei colli. Magnifica folla, gaia, rumorosa, numerosissinia, spettacolo festoso e giocondo. Il tempo, sereno nella mattinata e subitamente imbronciato nel primo pomeriggio non è riusbìto a far rimanere in casa alcuno. Dai più lontani rioni la folla è accorsa a Villa Genero, ove il Partito invitava il popolo alla prima grande festa all'aperto dell'anno. j Nel magnifico parco pubblico già prima delle 15 la folla era stragrande. Un fitto andirivieni per ì viali e per i sentieri .e presso la palazzina una marea di gente. Nel prato retrostante già si' stendevano le prime candide tovaglie sul verde e a poco a poco le brigate si facevano così numerose da ncn lasciar più un- posto libero, w Organizzazione perfetta, servi-, zìo d'ordine inappuntabile. Sullo rotonda, presso la palazzina, molte! coppie ballavano e giù, vicino alfa ex-cascina, era stato predisposto il tradizionale ballo a palchetto, di carattere paesano, ove giovanotti e ragazze (si dice così per dire: abbiamo visto anche i vecchietti, e come in gamba,!) facevano i quattro salti. Valserini e mazurchette, musica rurale e allegra. I numerosi banchi per la vendita di vino e vettovaglie {salame, cibo classico della merenda; anche piatti caldi, però, e ben serviti, saporitissimi) hanno fatto ottimi affari. Alle 16 la festa era nel suo pieno e la folla, già numerosissima, andava sempre aumentando. La doppia fila di gente, si snodava senza soluzione di continuità, dalla Gran Madre di Dio, per la strada in salita, fino a Villa Genero. Poco dopo le 16 sono giunti sul posto il Federale e il Podestà. Pie ro Gazzotti, animatore della riuscita iniziativa, fu accolto, nel suo giro per i viali, da vive e cordiali n^mìf estazioni di simpatia: umili sforisi di padri, saluti di bambini, geìitili espressioni dì mamme. ■{Federale e Podestà visitarono ogni angolo del parco e non mancarono di fot "quattro salti anche loro sul ballo pubblico. Poi presso la cascina, fra la gente che merendava, sdegnando un tavolo imbandito sulle spiazzo della palazzina, sedettero e consumarono uno spuntino. La folla andava sempre aumentando. Più di settantamila persone sono forse passate ieri nei viali di Villa Genero. Numero enorme che prova la riuscita di questa simpatica manifestazione. Anche la lotteria... Dagli altoparlanti installali nei diversi angoli del parco un annuii datore dava i risultati dell'estrazione di una lotteria fra i presen- ti. / duecento bellissimi premi inpalio vennero distribuiti a festa finita. E come in ogni manifestazionenumeroso., a larga partecipazione di popolo non manco qualche guaio, fortunatamente di lievissi- ma entità. Più volte gli altopar-lauti annunciarono che un barnbi-no o una piccola si erano sperduti tra la gente. Come trattenere cer-ti frugolìni troppo vivaci f Bastavoliarsi per un istante e l'ominoscompare dietro un cespuglio. Unosbaglio di direzione nella ricerca ed ecco, poco dopo, un bimbo che piange chiamando la mamma, una de/una in ansia che cerca il suo piccolo. Ma tutto è andato bene. Il servizio di ricerca, attraverso gli altoparlanti, ha funzionato efficacemente e nessuna mamma è rimasta per più di un quarto d'ora in apprensione. La riuscita festa si è protratta fino all'imbrunire, con ritmo gioioso. Anche dopo le 17 la folla affluiva al parco e ancora dopo le HO le ultime brigate ne uscivano cantando. Anche gli intellettuali hanno celebrato la Pasquetta. Soci e famiglie del Circolo Professionisti e Artisti si sono recati a La Morra in gita. Angelo Nizza

Persone citate: Gazzotti

Luoghi citati: La Morra, Torino