L'ECO INTERNAZIONALE

L'ECO INTERNAZIONALE L'ECO INTERNAZIONALE Senza intermediari iedapuScrìve la Stampa jugoslava lplBelgrado, 26 notte. Le prime pagine dei giornali di stamane sono interamente dedicate alla visita del Conte Ciano a Belgrado. Molte fotografie illu| strano lo storico avvenimento. A | grossi caratteri vengono riportati i testi dell'accordo politico e del- j fJl'accordo economico. Il telegram- zitrAco"ultima di Mussolini annunziarne la li' berazione immediata degli ultimi ventotto sloveni condannati per delitti politici viene messa in grande evidenza sotto vistosi titoli. Il « Vreme » rileva che è molto importante l'interpretazione data dai giornali italiani all'avvenimento di ieri ed il modo con cui si scrive in Italia sulla nuova Jugo- laè rotetaEeaconpBfrpslavia e sul governo di Stojadino- j Lvie. Aggiunge che tali giudizi sono, cocondivisi dall'intera opinione pub- ziblica il che dimostra che una com- : ncomd- pietà trasformazione psicologica si è verificata-nella penisola nei riguardi della Jugoslavia. « Nei circoli diplomatici stranieri — continua il ..< Vreme » — si nota che le relazioni italo-jugoslave sono state definitivamente poste su di una base di piena e giusta comprensione degli interessi politici ed economici del due paesi che a vicenda si completano ». La Pravda nel suo editoriale, Cc1'pgscrive che gli accordi firmati ierii sstabiliscono la pace fra i due Sta-1 ati e assicurano una buona collabo-1 a,\Tazi°ne Fe.r j\,futTuro' Gli alleati sl f, ^J^^^t^^^fl,^"1™ I? presente accordo^hanno soltan- te 1° da pugnare. Esso vlene con- j siderato da tutti — cosa rara per coi trattati politici — come una ga-1 riranzia di pace ed una chiara prò-! mva di amicizia, ciò che, per il gior- j anale, è quanto mai significativo!seperchè finora quasi tutti i com-1 m : menti della stampa estera avevano ; E ' so!ta.nto registrato jsul duc paesl' | ' ! * nubi pesanti L'ufficiosa Samouprava pubblica un commento del suo redattore politico, Svetovski, sull'incon-1 tro Ciano-Stojadinovic, in cui, rilevato come le trattative di Bel-1 grado hanno avuto arlitrntrsi I» d avVenimento europeo os-! , * cambiamento sop'rag-!1 . . . _„nr.orri ,taln , ' ,JL I su \ ^ \. ,V,'P, P„n7„ rian„ h„n. iviM.j il uiap-cin rlpl nnnrp Piann Viari 1 v ! ™ ^S^Sn^a ~rtTf*X- ' '»no dato occasione a certe fanta sie giornalistiche all'estero, commentano a modo loro lo sto rico incontro. Nel dominio delle [qureg, fantasie relazionali vengono col- v j, u j colloqui attuali con « si- Sf^^3^ « assi popoliti- tr ! giornale, è stato interpretato co ime una compiacenza oppure come ] un qualche cosa raggiunto con e- geopoliti-1 trci », «concezioni politiche o zone!ledi influenza » ed infine con altri1 ntermini di borsa. |d« L'inevitale storico, prosegue il • tanstrema fatica. Inoltre, una nota ■ speciale di bile è trasparsa da ccr |tf scritti pr0pno per 11 fatto chc| L\ | KomaT'Bcìgràdo s!'sono°trovatc,. [senza intermediari. Quello che fa! ™ inquietare certe redazioni ci può!0' invece rallegrare. Belgrado sape-1gi va molto bene dove si trova Roma ** Roma aveva sempre presente che Belgrado giace alla confluenza della Sava e del Danubio. Dovevano passare solamente parecchie acque torbide per decenni per arrivare al momento di un onesto e leale discorso nello spirito del gddmedtrproverbio: < L'accordo è la base di I dogni lavoro costruttivo », e per af-1 tafrontare la realtà. Ci appare per-1 qtanto ben diversa la visita dell e-1 minente ospite italiano. Per noi ' Mtale visita rappresenta una cosa gde', tutto contraria alle fantasie cattive e tendenziosamente ispi- rayf' .„„„,„ __„_„._ . „,,„ taII giornale prosegue dicendo che 1 incontro appare ai jugoslavi una &garanzia di pace e di tranquil-, mlità, d'accordo con gli alleati, c tiscrive: mg ! «Inoltre ci appare come la as- «ra sicurazJorlc dcllk stabilità di quo, p gto ordinamento sociale c della vi- a|ta dei nostri figli. L'accordo non, la!ci sembra una leva nei .-sistemi >' te e negli zione per la e] Balcani ». Anche il e a assi », bensì, la condì- mfioritura pacifica dei j CBalkan dedica all'in- j ncontro di Belgrado un lungo fa- cvorevole commento qd|s.. ~ , .qUll (lUOVO DOQ6rOS0 PllBStrO rdell'edificio della pace Vienna, 26 notte. Commentando la conclusione del patto italo-jugoslavo, ieri firma pdtrto, la Reichpost ricorda oggi che ti' bU, 1U 11'-" AA\.U«UU> Vf, » ~ *- -| i.miziativa per l'avvicinamento dei Jà' due Stati è partita dal Capo del pei Governo italiano. ao Ancora pochi anni or sono il n confine italo-jugoslavo era consi- Be, dorato come uno dei più perico- gjlosi di Europa, li trattato firmato,li ieri a Belgrado ha fatto sparire dall'orizzonte tutte le nubi e si può definirlo uno dei documenti pl". importanti stipulati in questi fJ^Jì0^0^^?,3"0 Pacifichete zione per la conclusione di questo i trattato sarà più sincera che in<Austria, poiché è l'unico Stato che 1 confina con l'Italia e con la Ju- "oslavia ed e quindi più di ogni ultimi anni « In nessun altro Paese — con tinua la Reichspost —■ /a soddisfa lazioni tra i due paesi. L'Austria è legata all'Italia dai Protocolli romani e alla Jugoslavia da interessi economici e culturali. L'Italia che ha già tanto meritato Eer l'organizzazione economica del acino danubiano, ha aggiunto con il trattato di Belgrado un nuovo pilastro alla sua opera di pace medio europea. Il patto di Belgrado si può definire un confratello dei Protocolli romani. permeato dal loro stesso spirito, j L'importanza dell'accordo non , consiste unicamente nella elimina- zione di pericoli; esso apre bensì ! : nuove vie per una progressiva icollaborazione politica ed cenno- jmlca dell'intero retroterra dell'A-,drlatico ». Compiacimento in Ungheria Budapest, 26 notte. L'accordo italo-jugoslavo è ac colto con viva soddisfazione dal-1' opinione pubblica e dalla' stam- pa. Basta leggere i commenti dei giornali per comprendere che es- i so e giudicato unanimemente un 1 avvenimento destinato a giovare 1 al generale miglioramento della situazione del bacino danubiano 1™iLY"g è dlrettamente »" teressata.. j « Budapest Hirtap prende atto con la massima soddisfazione dei1 risultati concreti del viaggio del ]! ministro Ciano e saluta il nuovo j j accordo osservando che esso nel j!segno della pace riuscirà certa-;1 mente utile e benefico a tutta la | ; Europa 1 1 ;L'ufficioso Pestcr Lloyd in unjarticolo editoriale intitolato <r. Italia e Jugoslavia » scrive fra l'altro che i vantaggi dell'accordo non sono solo per le due parti contraenti ma anche per una vastis¬ sima zona dell'Europa. Il Magyarsag è convinto ! , 11 MaV!'nrsn!> è convinto che !1 ^P0^0 ÌTlt]uit} favorevolmente, I sull'atteggiamento della Jugosla-, ivia verso l'Ungheria non soltanto |1 vla velou • uugnella, nun nummo ! ' '» Politica estera ma anche nella'[questione delle minoranze unghe- iresi. Molto importante, secondo il giornale, è il fatto che la Jugosia- via ha abbandonato l'indirizzo ri Sfido e dogmatico fondato sui tri 1 trattati di pace. Lo stesso giorna!le' notando infine che l'accordo 1 non accenna all'Albania, ne de |duce che la Jugoslavia ha accet • tato la posizione militare ed economica dell'Italia in Albania. | La Piccola Intesa soddisfatta Praga, 26 notte. Il Prager Tagebìait, che pub- ,. ! ™,lca su tutta la prima pacina gli !0'*0 articoli dell'accordo italo-ju1goslavo, i discorsi del ministro ricgli Esteri Italiano e del Presi-dente del Consiglio jugoslavo, dedica una nota ai rapporti economici fra i duc Paesi e un lungo editoriale di commento alla firma dell'accordo sottolineando che si tratta di una riconciliazione dei I due Stati sulle questioni più scot1 tanti, cioè quella delle frontiere e 1 que,Ia dcnc minoranze. 1 , Mnwniini <• <?tniariinnv.i^ r,™ ' M^u" u |ìo™Me J nwnno P^U gisti-are un^grande successo con tale accordo con la più viva sim- Ha La Jusoslavi/cne da qua. & venti anni collabora sincera, mente con la Piccola Intesa, con tinuerà a collaborare nella stessa misura. Si tratta, da parte di Bel¬ grado, di «rado, m un azione compiuta in pieno accordo e col più completo appoggio degli altri due Stati clrl, la Ticcola Intasa i quali hanno in' teresse a collaborare più intima mente con l'Italia ». II Player Tagblatt dice che la j Cecoslovacchia e la Romania deb j nono esserne soddisfatte, sia per che la Jugoslavia è loro alleata, questo accordo. Gli altri due Stati della Piccola Intesa considerano|sia perchè l'Italia è uno Stato col j.quale vogliono intensificare i loro| rapporti, non solo per le ragioni]politiche, ma anche nell'interesse'della politica Danubiana. Secondo il Poledni Listg la visita del conte Ciano a Belgrado rappresenta uno dei più importan- ti avvenimenti internazionali. La Jugoslavia, rivedendo i suoi rap- porti col grande vicino italiano, si assicura una notevole influenza nella Piccola Intesa e nell'Intesa Balcanica, ciò che rappresenta un grande successo per la politica ita.-,liana. Elemento di instabilità che diventa elemento di sicurezza Berlino, 25 notte. I giornali salutano il trattato di Belgrado come un altro nuovo fondamentale pilastro di pace europea—• della pace fascista—. do vuto anche questo alla lungimi ranza e alla perseveranza della politica mussolinlana che consapevolmente da anni volle questo obiettivo e ad esso lavorò non lasciandosi scoraggiare nè da momentanee difficoltà né da insidie e resistenze aperte o mentite. Il trattato sana finalmente uno del punti più vitalmente nevralgici non solo nello spazio vitale italiano ma dello spazio europeo e il conte Ciano e il Presidente Stojadinovic possono dire di avere guadagnato alla corona del loro successo diplomatico non poche fron- . !ae racco"e dai deserti campi della i Pace europea insieme con quelle j ricchissime e verdissime del sin, cero desiderio di pace dei loro zispettivi paesi. I giornali non hanno da spendere molte parole per dimostrare quale prezioso apporto di stabilità e di pace in un settore instabile come quello balcanico ed ! esposto alle più peric^olosTmAuen ze straniere potrà essere una po • uttca jugoslava resa dal nuovo trattato e dalla sicurezza che esso ie apporta capace di maggiore e ' forse totale indipendenza; da ele i mento di Instabilità e perciò di pe ricalo la Jugoslavia diventa elej mento di stabilità e perciò di si j curezza e di pace per se e per gli altri. , in quanto alla politica italiana ] i giornali rilevano la necessità per j l'Italia imperiale — chiamata ora j dai suoi nuovi compiti a superio; ri sfere d'azione — di questa si | curezza che le deriva dall'avere ; eliminato questa pericolosa zona jdi tensione da uno dei gangli più sensibili della sua libertà di azione. «Per la grande potenza imperiale d'Italia — cosi scrive il Boersen Zeitung — non è più solo l'Adriatico il mare nostrum ma lo sguardo italiano è ora rivolto al Mediterraneo e oltre. Anche l'Ita,Ha dunque può parlare di un gran , successo della sua politica nazio | naie estera con la conclusione di ! u«*« catc.c» >-u" m» ujuuiuiuuc ui 'questo trattato di amicizia e di i Saranzia con la Jugoslavia ».

Persone citate: Ciano, Conte Ciano, Mussolini, Player, Prager, Tazi