LO SCANDALO "GOODFREY-CHERLES" e i colpi bassi di Lou Brouillard

LO SCANDALO "GOODFREY-CHERLES" e i colpi bassi di Lou Brouillard MALEFATTE DELL'LB.U. LO SCANDALO "GOODFREY-CHERLES" e i colpi bassi di Lou Brouillard vtptctprCcL'I. B. IT. 6 sotto processo e questa volta il Pubblico Ministero 6 la F. P. I. Capi d'accusa: un'applicazione meccanica, ingiusta, .sportivamente illogica nei confronti del campione d'Europa dei leggeri Vittorio Tamagnim e la farsa del combattimento per il titolo mondiale dei medi tra Marcel Thil e Lou Brouillard a Parigi. Recidività, in materia, dell'accusato. Nell'attesa che 11 Pubblico Ministero porti a termine la sua requisitoria svolta con ricchezza di documentazioni e con logica serrata, diamo un' occhiata a quelli che sono stati i campioni e i campionati del mondo dell'I. B. U. da quando essa ha dichiarato guerra alle autorità pugilistiche nord americane, per avere un'idea della serietà sportiva della gran parte di essi. Da questo breve esame si potrà giudicare della competenza tecnica del massimo ente pugilistico intemazionale, dei suoi regolamenti e del suo conseguente funzionamento. Da Genano-Pladner... Non vogliamo andare molto addietro nel tempo e parlare dei due famosi incontri per il titolo mondiale dei « mosca » Genaro-Pladner — finito il primo alla prima ripresa con la vittoria di Pladner per colpo basso ed il secondo, avvenuto sempre a Parigi ed a poche settimane di distanza, con la vittoria di Genaro alla prima ripresa per colpo basso —, poiché basteranno i casi di questi ultimi due anni per fornire elementi sufficienti di giudizio. Nel 1035 l'I. B. TJ. non riconosceva come campione del mondo dei «massimi» Jimmy Braddock e questo perchè, avendo accettato una sfida lanciata dal belga Pierre Charles a Max Baer per il titolo, questi non si era affrettato a venire in Europa per battersi col... battutissimo Charles. Perciò il successore di Max Baer non era nulla per l'I. B. U. Ma l'errore di riconoscere in Pierre Charles un valido pretendente al titolo mondiale dei « massimi » non è sembrato abbastanza, grosso all'I. B. U. che pensò bene di commetterne uno più mastodontico: riconobbe, cioè, il combattimento che Ipsi svolse a Bruxelles il 2 ottobre PqcBmrilismbiqtMsdGs1935 tra il vecchio negro Georges Godfrey — ormai lontano dal « quadrato » da anni, essendosi dedicato alla lotta libera — e il non più giovane e malandato Pierre Charles, come valevole per l'assegnazione del titolo mondiale dei « massimi ». Naturalmente il combattimento ebbe, non solo le caratteristiche di tutti quelli tra due ex-campioni finiti, e cioè si ridusse a uno spettacolo pietoso, ma fu seguito da strascichi tragicomici, poiché si scoprirono dei retroscena antisportivi che avevano come punto d'origine — invano tenuto celato per un po' di tempo — la mancata osservanza da parte del negro di una clausola segreta di contratto, clausola che imponeva al gigantesco Georges di farsi battere da Charles, sul conquistato prestigio del quale gli organizzatori contavano per fare affari d'oro. Godfrey, infatti, ad un certo punto, stanco di recitare la commedia, somministrò quattro scapaccioni al buon Charles e gli fece fare una magrissima figura tra le risate del pubblico e la costernazione degli organizzatori. L'I. B. U. applicò una forte ammenda a Godfrey, e, dopo qualche tempo, gli intimò il pagamento della stessa sotto pena di togliergli il titolo. Il negro, che nel frattempo era tornato negli Stati Uniti dove ben sapeva che il suo pomposo titolo non valeva mille dollari, rispose con una risata tanto sonora che attraversò l'Oceano. Cosi L'I. B. TJ. rimase nuovamente senza campione del mondo dei « massimi ». Per sua fortuna, aggiungiamo noi, Godfrey aveva dimostrato di avere più buon senso dell'I. B. U. Il 20 gennaio 1936, l'I.B.U. riconosceva come valevole per il titolo mondiale dei pesi medi l'incontro Marcel Thil-Lou Brouillard che si svolgeva a Parigi. Il combattimento finiva con la squalifica dell'americano per colpo basso. Le discussioni sulla reale esistenza di questo colpo basso furono molte e contradditorie, ma l'I.B.U cclvphBCmemasgggsenc i za occuparsi nè preoccuparsi di' espletare una sevira inchiesta, ra-1 tifico il verdetto e squalificò per due anni il procuratore sportivo di Brouillard, che aveva osato protestare. ...a Lazek-Roth Nel 1936 l'I.B.U. aveva, inoltre, dichiarato vacante il titolo mondiale dei medio-massimi, aprendo, in osservanza dei suoi regolamenti, una competizione. Ad essa si iscrisse l'austriaco Lazek — quello stesso che aveva tolto il titolo europeo dei «medio-massimi » a Merlo Preciso, squalificato per aver offeso l'arbi- ltro dell'incontro - e Gustave \ o„tv, il hoio-=. <r\= r.*,™™™ rt'iT,,. Roth, il belga già campione d'Eu ropa dei « medio-leggeri » e dei medi », passato nella categoria superiore dopo la sconfitta patita di fronte a Thil. Le due candidature al titolo mondiale furono accettate senza battere ciglio dal famigerato Comitato d'Urgenza dell'I.B.U, al quale non passò neppure per l'anticamera del cervello di vagliare lo stato di servizio dei due candidati, e specialmente di Lazek che si poteva riassumere nella vittoria, senza alcun valore sportivo, su Merlo, un « nullo » con il nostro Ceccarelli e due vittorie ai punti sui modesti De Boer e Olive. Eppuie Lazek incontrò Roth a Vienna, il 1° settembre 1936, per il titolo mondiale dei « medio-massimi». Vinse Roth il quale è ancora oggi, secondo l'I.B.U., il campione mondiale della categoria. Metterà, anzi, In palio il suo ti tolo questa sera contro Merlo1Preciso. _ E arriviamo cosi all'inizio cìol i 1937, quando l'organizzatore fran-ìco-americano Jeff Dickson pensa |di riesumare Marcel Thil, ormai fermo da molti mesi ma sempre campione del mondo dei « medi >. Avversario? Quel Lou Brouillard tornato in Europa col suo solito procuratore sportivo squalificato fino al febbraio 1938 dalla I.B.U. Ed eccoci al « grande * incontro Evoltosi a Parigi il 15 febbraio •corso. Brouillard fa il « cattivo 5, Marcel fa dello stile. Tutto va a meraviglia, quando un colpo del Vamencanó arriva al fegato del [ campione del mondo — da tempo poco abituato ai colpi duri — che si piega in due e. poi, si accascia sul tappeto. L'arbitro conta fino al dieci, ma non proclama la vittoria di Brouillard, bensì quella di Thil, essendo il colpo irregolare, ossia basso. Il procuratore di Brouillard — che, infischiandosene della squalifica, ha assistito il suo uomo nel-gior no fiumi di inchiostro nella furibonda polemica che si scaten.8. Si va a vedere la pellicola dell'incontro e si deve constatare che il colpo vibrato da Brouillard è tutt'altro che basso. In mezzo a questo putiferio, al cospetto di questo hi.s del combattimento del gennaio 1936, l'I.B.U. prima tace, poi si decide ad interrogare, sapete chi?, 1 membri del Comitato d'Urgenza che erano a centinaia di chilometri da Parigi, l'angolo, sotto gli occhi dei rap- presentanti delfr.B.U. — sbraita e minaccia. I giornalisti consuma- quando il pugno di Brouillard fa- ceva tramontare la stella di Thil. Ma, diciamo noi, come può l'I. B. U. pretendere che nel Nord A- merica si riconosca la sua auto- rità, se fa combattere Pierre Char- les e Godfrey edizione 1935, per il titolo mondiale dei « massimi », se non sa intervenire energica- mente in casi come quello del feb- braio scorso, se, infine, la sua più importante mansione tecnica, quella che regola le competizioni per i titoli continentali e mondiali, è affidata a persone che hanno dato replicate, inconfondibili prove di assoluta incompetenza in materia? Carlo Volpi