Il volto e l'anima di Torino fascista

Il volto e l'anima di Torino fascista Fotografie dell'Anno XV Il volto e l'anima di Torino fascista Tema magnifico, questo per il concorso di fotografie bandito — con la piena approvazione del Segretario Federale Piero Gazzotti — dall'Istituto di Cultura Fascista ad iniziativa di Carlo Antonio Avenati: tema per la prima volta — e genialmente — proposto dalla Sezione torinese, e che potrà servir d'esempio alle altre sezioni ■provinciali. Il soggetto, come ognun vede, non solo si prestava alle interpretazioni più varie e suggestive, ma contemplava anche ogni più intimo aspetto della v'ta sociale d'oggi. S'ha da dire che i concorrenti se ne siano resi conto pienamente, pure accingendosi al lavoro con la fede più fervida ed entusiasmo giovanile? Se noi facciamo fin d'ora qualche riserva non è per menomare certo l'importanza di un concorso che ha avuto esito cosi considerevole, ma perchè le osservazioni possano riuscire di qualche utilità per una prova successiva. Invitati a esaminare i saggi insieme con altri competenti, abbiamo — approvando 88 fotografie sulle 206 presentate — dovuto renderci conto che il tema è stato inteso dai concorrenti in modo forse un po' troppo unilaterale. Il volto e l'anima fascista di una grande città non sono rispecchiati soltanto da alcune delle molte opere volute e promosse dal Regime, e da cerimonie, parate, sfilate, e da esercizi di Balilla, Piccole Italiane, Avanguardisti, Camicie Nere. Questo è il volto, diremo così, dei giorni di festa, delle grandiose adunate nelle quali il popolo vuole esprimere la propria fede, la propria devozione, la propria certezza nel presente, la speranza nell'avvenire. Ma in una grande città come Torino, all'avanguardia del sentimento fascista italiano, v'è anche Inadleramdadimletasplaptre mscpstfosrasppluilgl. o, un volto e. un'anima fascista for-'se meno appariscenti, ma ugual 2 a n -, a | stante col quale le nostre grand: - i imprese sono concepite, maturate - i attuate, ' mente virili e fervidi. E si tratta del volto che il lavoro assume nelle sue forme più varie e diffuse; si tratta dell'animo severo e co- drdcilbrfmafliasdelsaivvGncaapIrva o i a o a o e ao Questo i concorrenti meno hanno saputo vedere: tanto che uno solo — Vittorio Zumaglino — ci ha dato l'immagine di un uomo intento al lavoro, di un umile uomo del popolo che compie il sue quotidiano dovere. Gli altri, o quasi tutti gli altri, hanno preferito puntare l'obiettivo su vedute o più statiche o più suggestive per grandiosità e coreografia; ed hanno dimenticato innumerevoli soggetti che avrebbero potuto servir da spunti ad interpretazioni magnifiche: dalla vita della Fiat e lnaapdzscic'ca, delle altre officine torinesi, ai can o-, tieri, agli aeroporti, alle grandi o- strade, ai mezzi di e | ne, a tutti quegli altri fenomeni I d'una vita sociale cui il Fascismo 0 ; ha dato il massimo degli impulsi, e- ■ Vita faBCÌsta, volto fascista, anieni I plicemente — di tutto il popolo? i-[Per questo occorre/va prender co- e- ,..„;.,„ „„_ „„„ «__._ „„„: f_ u- ma fascista non sono forse oggi in le iItaUa Vlta- volt0' anima — sem- pqmpgsn.mCcomunicazio-'a'v[ me soggetto ogni forma dell'attività popolare. Comunque il concorso ha avuto un esito lusinghiero, anche tenendo conto del soverchiente numero dei dilettanti. Maestri della fotografia torinese come il Bertoglio, il Caffaratti. il Movilia, lo Schiaparelli, lo Zumaglino, si schierano accanto a meno noti ma non meno valenti appassionati della Is camera oscura'{ °'trc la b"°na partecipazione del Gruppo Foto- tgraflco del Dopolavoro Fiat, ci è Egrato segnalare le opere del Cer-1 ra, del De Regibus, di Paola Foà, zdel Moncalvo del Viano Del re-lesto, quasi tutti i concorrenti han- dno notuto esser nresenti almeno nno potuto esser pi esenti almeno con una prova: e sono stati esclu- 5si pressoché soltanto quelli che si Fsono presentati con fotografie de- )cisamente fuori tema, o con com-1 rposizioni di un confuso simbolismo j fche escono dai compiti precisi del tcrpcrmmezzo fotografico. Quanto alla tecnica, assai vi sarebbe da dire, specie oggi che l'arte fotografica ha raggiunto, in Italia e altrove, risultati sorprendenti. Ma là dove l'esperienza può aver fallito suppliscono sempre al-ÌÉmeno il conscio entusiasmo e lacunobiltà dell'assunto. La mostra sii tinaugurerà a Palazzo Lascaris il1 c23 marzo con particolare solenni tà di Interventi. mar. ber. lms

Persone citate: Antonio Avenati, Bertoglio, Caffaratti, De Regibus, Gruppo Foto, Lascaris, Paola Foà, Piero Gazzotti, Schiaparelli, Viano

Luoghi citati: Italia, Moncalvo, Torino