« Nonna Felicita » di Giuseppe Adami all'Alfieri
« Nonna Felicita » di Giuseppe Adami all'Alfieri TEATRI « Nonna Felicita » di Giuseppe Adami all'Alfieri a ppUno dei tratti più felici di Dina Galli nella fortunatissima Felicita Colombo, era proprio quando scopriva di esser nonna. Cenno rapido, dal faceto al commovente. In questa iVoniia Felicita essa lo ricorda a se stessa, e al pubblico; non diciamo che ricordi la sua bravura, ma ricorda quell'attimo dl beatitudine. In quell'attimo la sua passione si era già tutta determinata; ora sono passati vent'anni, e Nonna Felicita pel suo- nipote Ambrogino fa follie. Il genero è morto, la figlia vive rattristata, il vecchio conte Scotti (lo ricordate certo, quel gran giocatore, dalla vita mondana e spendereccia, interpretato dall'attore Stivai) si è sentito nascere la vocazione del commerciante, ed entrato nella ditta Colombo, ne è divenuto procuratore, portandola a nuovi fastigi. Nonna Felicita gode le sue ricchezze e potrebbe starsene tranquilla tra 1 affetto e la venerazione dei famigliari, non fosse del giovane Ambrogio che è insieme la sua gioia e il suo tormento. Perchè Ambrogio, che fa il pittore, e a detta di sua nonna sarebbe un talentone, in realtà ne combina d'ogni colore, e ricorda piuttosto da vicino le scapestrataggini e dissipazioni del nonno Scotti. Il quale ora, rinsavito com'è, ed esperto e. saggio, vorrebbe porre riparo a tanta corruzione; ma trova però sempre un ostacolo in nonna Felicita, ch'è tutta indulgenza, che dice non si debbono fare le cose più grosse di quel che sono, e che i giovani hanno diritto di spassarsela, e via dicendo. Nè s'accontenta delle paiole, ma segretamente invia denari al nipote, che cosi sempre più s'ingolfa in quella sua vitaccia. Tra l'altro il giovanotto è caduto nelle mani di un'avventuriera francese, che si è fitta in capo di farsi sposare, e arrivare così, o prima o poi, alle pingui sostanze della buona nonnetta. E' naturale che se costei si è sempre mantenuta cosi indulgente e bonaria e soccorrevole per le generiche scappate di Ambrogio, messa di fronte a questo fatto preciso, cambi tono. Non perde certo la tenerezza, ma si decide ad agire per la salvezza del caro nipote. E ritrovate le antiche energie, e il senso realistico, l'aggressività animosa, la parlata mordente e popolaresca di quando stava al banco, nella famosa salumeria, ingaggia un serrato duello con la signorina Odetto Rogère, cx-canzonettista, e con madama Bichette Rogère, presunta zia ■ dell'intraprendente ragazza. Come questo duello finisca non avremo bisogno di dirlo; vien da sé: con la liberazione di Ambrogio. E tutta la commedia giuoca sulla varietà delle scene comiche, lievemente patetiche, o addirittura sentimentali, sulle battute pepate, canzonatorie, burlesche, cui danno occasione gli scontri dell'cx-popolana milanese con le due eleganti donne di malaffare. Quell'intreccio di ignoranza, di buon senso,- di malizia, 'di generosità e di fierezza, che costituisce l'aspetto più « simpatico » di Felicita Colombo, quello che fa più presa nel pubblico, trova qui nuove ragioni per manifestarsi largamente. E su vecchi motivi scenici, vecchi e stanchi, la « macchietta » di Felicita Colombo, nell'interpretazione di Dina Galli, si riconquista nuove liete accoglienze e nuovi applausi. Il successo è stato caloroso. Merito della Galli; e ripeteremo quanto già scrivemmo, a lode di lei, per la prima sua incarnazione di questo personaggio tipicamente dialettale? Certo anche ieri sera Dina Galli ha saputo trarre da un verismo fotografico le più amene e gustose sottolineature caricaturali, e passare poi dal verismo e dalla caricatura, a delicati accenti umani. Spassosissima, essa faceva scrosciare risate con un cenno, un atteggiamento, una mezza parola; poi con pochi tratti riconduceva la sala ilare e compiaciuta alle soglie della commozione. Artista mirabile per sicurezza, per equilibrio, per capacità di dosare la composizione degli effetti con una bravura di cui non sai se più ammirare l'intelligenza o l'avvedutezza. Efficace, disinvolto, colorito Giulio Stivai. E l'Autore evocato più volte alla ribalta con gli interpreti, tra i battimani. La Galli festeggiatissima. f. b.
Persone citate: Dina Galli, Felicita Colombo, Giuseppe Adami, Nonna Felicita, Odetto
Luoghi citati: Perchè Ambrogio
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