Dichiara la moglie adultera per licenziare un impiegato!

Dichiara la moglie adultera per licenziare un impiegato! W A " g VITA CHE SI VIVE Dichiara la moglie adultera per licenziare un impiegato! Un caratterece- «osorpres» Chi tace, poi, conferma? - La rivolta della signora Rosita - La faccenda « marca male » gtz Non sembra cheli geometra Lido Muià, avente studio in due paesetti alle porte di Torino, possegga un carattere molto dolce, sia lo si consideri nei suoi rapporti coniugali, sia nel complesso della sua attività professionale. .„ .Infatti sua moglie la signora Rosita Caminatti-Gani, stanca di !ìnriehi contrasti e di certi ma]. IrXrnen?i ha fatt ? ritorno p™s-|so i propri familiari, e fra i dueiconiugi ora pende una causa di;separazione. Il giovane geometra Baldo Ramassa, poi, dal 1925 al 1934 impiegato e diretto collabo-1ltore del Mula, avrebbe in pro-l p0sito da raccontarne delle carine . Ma procediamo con ordine. Il 30 luglio 1934, cioè dopo nove £nm che.'^^^..^re^i faccio] destro del Mutò, ri^en- done oltre a uno stipendio anche il vitto che • consumava al desco stesso del principale, riceveva una lettera di licenziamento In tronco. Perchè? Le cause di questo licenziamento permangono alquanto misteriose. Forse il Mulà non a^evaTiù tataro deU'alSuio del collegaPRamassga; forse - di fron- te alla moglie intenzionata di prò-delmeari?oa '^^SLSS^^fi„ ° ~i"lÌf,n r£ piano era germinato nel suo cer-vello per liberarsi vittoriosamente per di entrambi. Fatto sta che quando il Mulà fu citato dal Ramassa, patrocinato questi dagli avv. Arturo Colonna e Romano Gazzera, davanti alla Magistratura del Lavoro per -via del- la mancata indennità di licenzia- e «$ne, rifacendosi al dettò « Tra moglie e marito non mettere «..volle chiudersi _sullarg o- estendendo il proverbio <■. Chi tacemento e di altri ammenicoli, il Mulà, assistito dagli avvocati Vitelli e Bracco, portò a sua giustificazione e difesa delle strabilianti ragioni di natura boccaccesca. Ho licenziato il Ramassa in tronco — affermò — perchè il 26 luglio 1934 lo sorpresi con mia moglie sul letto di una camera al primo piano della mia casa! E se il licenziamento formale segui solo il giorno 30, si è perchè tante furono le botte che io diedi al Ramassa che questi dovette starsene tre giorni tappato in casa con la testa gonfia come un pallone! ». Il Ramassa cadde dalle nuvole, ■ Èonfertaa v anche acoloro chene- gano senza d.ffonriersi in troppe spiegazioni, ritenne senz'altro per jveri i fatti addotti dal Mulà, e na- turalmente giustificò il licenziamento in tronco del Ramassa negandogli ogni indennità. II più curioso salta fuori ades so. Soddisfatto di questa sentenza, che implicitamente veniva a rico- .noscere un reato di adulterio nella di m u u mi Mulà in_ ! g ™ SS»éllacaus ad seòa Iles? valerse.ne neua causa ai sepa |E^Si*^ i™!?° P P ; . „la ?1£nor.a "osua um natti-Gani m Mula, fremente di 1 sdegno per la calunnia del mal^&A^H. \rf° ^nta ing usta fortuna, in *°\s* f^Xi^ £t=» deU^vocato Bianchet iprendendosela non solo col ma^ ^ ma che col presUnto aman- te che dalla sentenza appariva quasi come reo confesso di una seduzione mai tentata nè avvenuta! Nel giudizio di opposizione che ne segui, il Ramassa chiariva l'è- S^oco della sua posizione gcjgm daUa 1 ™°\aaJfars * f a sua voltaPcontro Ì^^^^ amenoTrin" cipale. Dopo una nuova sentenza, 1 fi ritenne intemDestiva I'oddo | slzÌQne d(jUa signora, la nostra Corte d'Appello, in sede di Magi- stratura del Lavoro, ha flnalmen te risolto ogni questione procedurale riconoscendo la legittimità dell'opposizione proposta e aprendo quindi l'adito al giudizio dì j merito attraverso le prove offèrte dalla, diciamo cosi, falsa adultera. Sarà interessante vedere come fra breve verrà definita la questione, anzi la strana, duplice, concatenata vertenza. Intanto il geometra Mula, colui che fabbrica adulteri per servirsene nelle controversie di lavoro, è stato condannato alle spese dell'appello.

Luoghi citati: Torino