Alessio Jssupoff

Alessio Jssupoff UN PITTORE RUSSO Alessio Jssupoff i sto: ma che è anche tante altre cose insieme. Ve l'immaginate j questa definizione applicata, per 1 esempio, a Masaccio ? « Alessio Issupoff : nato a Viatka (Russia settentrionale) il 10 marzo 1889, vivente — si legge nel dizionario del Comanducci. E' italiano d'elezione. Ha studiato all'Accademia di Mosca negli anni 1909-1913. Ancora studente del secondo anno fu invitato, insieme ai suoi insegnanti, a partecipare all'esposizione dell'Unione degli Artisti Russi a Mosca e a Leningrado, dove furono premiati alcuni suoi lavori. Dal 1923 è assiduo frequentatore delle principali esposizioni italiane e straniere ». Dal canto suo, tempo fa Arduino Colasanti, per il catalogo di una mostra torinese che fu rimandata poi fino ad oggi, scriveva dell'Issupoff : « Rendere tutti i passaggi della luce, la fusione della luce e dell'ombra per stabilire il legame misterioso delle cose colorate che riproduce e che si presentano in uno spazio apparentemente infinito, non è questa la definizione stessa della pittura? Questo è anche lo scopo ultimo, pienamente attuato, dei quadri che Alessio Issupoff presenta all'esame del pubblico di Torino » Definizione un po' troppo sommaria, ed alquanto fantastica, della pittura: che può essere que- Ma risparmiamo nomi e parole. La pittura di Alessio Issupoff èj un curioso miscuglio di alquante tavolozze fra l'ultimo Ottocento e il 1910. Non per sforzo di assimilazione; non per rinunzia alla ; personalità; ma" perchè egli anco 1 ra respira in un clima pittorico che ha le sue temperature ormai ! perfettamente identificate. Al1 l'Issupoff può accadere, poniamo, , (e certo senza ch'egli lo cerchi, e probabilmente senza che se ne j renda conto) d'impostare un qua - riro su uno schema stilistico che | ricorda Tranquillo Cremona, di risolverlo in modo da far pensare |a Mancini, di raggiungere il ri, suitato di un Irolli. Crediamo di iaver indicato i vari passaggi . . 00 da un sentimentale sfumato ottocentesco a una dovizia di gusto coloristico, fino a un cromatismo sgargiante ed orgiastico — sui quali l'abile pittore, con sensualità baldanzosa e scoperta, da tela ! a tela, dalla figura al paese, vir|tuosisticamenteSsi esercita. For- , circostarite violenza se questa sua stessa instabile irruenza lo porta fatalmente al quadro d'effetto; ed è un peccato che nel gran vociare dei rossi, dei bianchi, dei turchini, dei verdi, dei bitumi, si sperdano le reali finezze che qua e là, in alcune parti di nudi, in alcune figure secondarie, in più d'un fondo di paese, si sforzano di isolarsi nell'inutile frastuono cromatico: pezzi d'autentica pittura sommersi dalla immaginare, Non si potrebbe esposizione più lontana di que ^ ^sto a""a1*- dalle ricerche 1 £f"° »• noe.s lnDa"^a P<jme- r*g»° nella sala d arte l mar. ber.

Persone citate: Alessio Issupoff, Arduino Colasanti, Comanducci, Irolli, Mancini, Russo Alessio Jssupoff, Tranquillo Cremona

Luoghi citati: Leningrado, Mosca, P<, Russia, Torino, Viatka