Atalanta e Livorno pareggiano in equilibrio di bello stile: 1-1 (1-1)

Atalanta e Livorno pareggiano in equilibrio di bello stile: 1-1 (1-1) Ita gwssttt gala dei "Cadetti 931 Atalanta e Livorno pareggiano in equilibrio di bello stile: 1-1 (1-1) Savio (A.) 44' e Aroai-i IV IL.) 45' dal prima tempo LIVORNO: Rulchrri; Tino <> Brrenmìni: Pitti, Volvophi e ({arraffai Angelini, Montanari, Ardiri IV, Lombatti o Zpnnai'o. ATALANTA : Boi-pioli: Signorini e Sin.r.i.-ctti ; Procura, Bonomi e Scavasiza; Bologneed Comincili, Savio, Salvi e Guidi. ARBITRO: Mattea, di Torino. Bergamo, 22 mattino. Il ducilo fra le due unità clic marciano in testa alla classifica della Divisione nazionale B non ha dato nè vincitori nè vinti, c ciò in sincera corrispondenza, coll'andamento della, partita. Che l'Atalanta ebbe le migliori occasioni da rete, ma il Livorno esercitò maggior prevalenza e svolse il miglior giuoco. Il punteggio fu tutto compreso nello spazio di due minuti, i minuti finali del primo tempo. Bergamo, città cho, qualche mese fa, ancora pareva defunta per il giuoco del calcio, è risorta a nuova vita. I successi della sua squadra hanno risvegliato l'interesse, richiamato gli scettici, galvanizzato la popolazione. Diecimila persone circa erano presenti ieri sul campo: pareva, di assistere ad una gara della Divisione A. Come si sviluppò il giuoco, all'inizio della partita, non ad una gara di Divisione B pareva di assistere, ma. a qualche cosa di meglio. In tutta schiettezza: il primo tempo fu una cosa eccezionale, avvincente. Le due squadre si davano battaglia in campo aperto, senza lesinare le energie, senza, ricorì ere a calcoli od a sottigliezze di carattere difensivo. Due centri mediani che non ne volevano sapere di convertirsi in terzini, due attacchi che sapevano spiegarsi e distendersi con tale rapidità da parer gitasi che giuocassero in linea. E, per completare l'opera, due portieri in ottima giornata, protetti ambedue da terzini sicuri colpitori. Giuoco bello ed interessante, quale da tempo più non era dato di vedere. Occasioni di segnare poche. Equilibrio quasi perfetto negli attacchi dell'una e dell'altra compagine. .Ugni azione provocava, uguale e contraria, la sua reazione. I pochi tiri in porta, o venivano brillantemente parati dai due portieri o mancavano di poco il bersaglio. Pare proprio che al riposo di metà tempo si dovesse giungere col punteggio in bianco, quand'ecco l'ala destra dell'Atalanta riesce a farsi luce e penetra in area di rigore. Una dura carica e Bolognese perde l'equilibrio; l'occasione pare tramontata, ma Savio, il centro attacco che ■ha seguito l'azione, piomba sugli avversari, li coglie in un istante di incertezza, li pianta in asso, giunge solo davanti a Bulgheri, lo inganna con una finta, ed infila di precisione l'angolo alto a sinistra. Un delirio di applausi nel pubblico che sta facendo un tifo da ' non si dire. Ma la palla è appena stata, posta al centro ed il giuoco non è ancora stato ripreso da un minuto, che giunge la doccia fredda. Fallo su un livornese fuori dell'area di rigore, verso il lato destro. Tira Arcari. La palla passa al di sopra dello sbarramento difensivo formato dai bergamaschi e va ad insaccarsi nell'angolo di destra della porta, quasi alla confluenza dei due pali. Il portiere Borgioli scattò leggermente fuori tempo: ma il tiro era, comunque, imparabile. Il tempo di riportare la palla al centro, ed echeggia il fischio del riposo. Il secondo tempo non è più così bello come il primo. Quei due palloni spedili in rete, come botta e risposta quando meno li si aspettava, hanno avuto la loro influenza sullo spirito dei giuocatori, li hanno resi timorosi. Ambedue le squadre hanno ora paura di perdere. Non si sbottonano più, giuocano caute, lente, ed abban donano, così, quelle che erano sta te fino qui le loro caratteristiche più attraenti, Venti minuti di una atticità che non dice niente. Il primo a superare il patema d'animo è il Livorno, che domina per una diecina di minuti. Non è che nel periodo finale dell'incontro che l'Atalanta si risveglia e tenta di ridare al giuoco il carattere del primo tempo. Un pallone va allora a finire nella rete degli ospiti, ma l'arbitro, giustamente, non concede il punto, per carica irregolare al portiere. Poi Salvi, la mezz'ala sinistra bergamasca, colpisce il palo con un forte tiro. E' destino che l'incontro debba terminare alla pari. Le capacità e le possibilità dell'Atalanta e del Livorno vanno giudicate sul lavoro svolto nel primo tempo della partita. Primo tempo, ripetiamo, molto migliore della maggioranza di quelli che si vedono domenicalmente nella Divisione nazionale A. Sorprende gradevolmente il giuoco dell'Atalanta, una compagine che è sòrta quest'anno quasi dal nulla, e che pure ha, coesione, sistema, volontà, linea'. Di grandi nomi, neW'undici, nessuno: un giuocatore o due di qualche notorietà in tutto. Ma è preciso nella squadra il concetto della ripartizione dei compiti; ogni elemento tiene il suo posto e fa il suo dovere. Un uomo richiama l'attenzione per l'eccellente controllo della palla e la buona distribuzione, il mezzo sinistro Salii. L'Atalanta merita il posto che occupa in classifica. Di nomi noti ne compaiono, invece, parecchi nella formazione del Livorno. Siamo di fronte ad una squadra che non sorprende di veder giuocare bene. Bulgheri, il portiere ex-juventino, si è sviluppato su quella linea di elasticità acrobatica che gli è caratteristica. Duo e Bergamini, specialmente il secondo, non sono novellini. L'attacco possiede in Arcali IV un uomo che sta facendo strada,. Differentemente da quanto faceva all'inizio della stagione, « Arcarino* fa giuocare ora l'intera linea; non esagera più nel lavoro individuale, ed il suo controllo'della palla è ancora migliorato. 'Ma il settore più interessante dell'unità è quello dei mediani. Qui Pitto, Uslenghi e Garaffa hanno esperienza quanta si può desiderare. L'uomo di sinistra, però, oltre all'esperienza, Jia anche una vivacità ed una capacità di fare della palla assolutamente quello che vuole, che impressiona. Se Garaffa potesse gettare un po' d'acqua sul suo ardore pirotecnico, se le sue eccellenti doti le sfruttasse tutte a scopo pratico, sarebbe uno dei migliori mediani laterali é'Italia. Vittorio Pozzo b

Luoghi citati: Bergamo, Livorno, Torino