QUARANTAMILA PERSONE seguono la salma di Vincenzo Lancia

QUARANTAMILA PERSONE seguono la salma di Vincenzo Lancia QUARANTAMILA PERSONE seguono la salma di Vincenzo Lancia Le condoglianze di S. E. Starace, dei Ministri Alfieri e Lessona e del Maresciallo Balbo - L'omaggio di tutte le Autorità cittadine Vasto e commovente tributo alla memoria del gr. uff. Vincenzo Lancia ha espresso ieri la folla imponente, composta nella sua maggior parte di operai dell'industria automobilistica e delle indu¬ rdlcfd strie affini, che ha partecipato spontanea al funerali del compianto grande industriale. Ai quattromila operai degli stabilimenti Lancia si erano uniti migliaia di operai di altri stabilimenti e gente umile che era stata direttamente e indirettamente beneficiata dal compianto industriale, e tutta la popolazione di borgo San Paolo. Fra gli ultimi telegrammi di condoglianze pervenuti ieri mattina e oltre quelli da noi pubblicati, sono da ricordare quelli delle LL. EE. 1 Ministri Alfieri e Lessona, di S. E. il Maresciallo Balbo, di S. E. Valle, di S. E. Pariani, diS. E. Volpi presidente della Con-federazione fascista industriali, del gr. uff. Balella direttore della Confederazione stessa, del conte Bonacossa presidente del R.A.C.I., del sen. Reineri presidente dei Cavalieri del Lavoro. Il Federale Piero Gazzotti ha poi recato personalmente al famigliari le espressioni di cordoglio del Segretario del Partito S. E. Starace. Ai funerali, che si sono svolti nel primo pomeriggio, hanno partecipato complessivamente oltre quarantamila persone. Tale e tanta è stata la folla che si è ammassata ai due estremi di via Beaumont, in corso Francia e in via Amedeo Peyron, così superiore ad ogni previsione che ad un certo punto i cordoni di militi e guardie municipali non sono stati capaci di contenerla, e si è cosi riversata, come una fiumana nereggiante, nel breve tratto di strada prospiciente la villa, da ostacolare persino l'uscita della bara dalla casa. Era 11 popolo: erano gli operai che volevano essere vicini, sia pure per l'ultima volta, al loro benefattore. Numerosissime le autorità, le personalità e le rappresentanze politiche e civili intervenute che compito assai arduo è ricordarle tutte. Fra le autorità, oltre il Federale accompagnato dal Vice-Segretario Federale camerata Giai, il gr. uff. Marongiu in rappresentanza del Prefetto, e il Podestà, erano presenti il sen. Giovanni Agnelli, gli on. Mazzini, Bardanzellu e Olivetti, il barone Mazzonis col Consiglio di amministrazione della Società del Regio di cui il gr. uff. Lancia faceva parte, il Preside della Provincia, il dott. Venturi per I Sindacati operai, l'ing. Emilio Emmer, capo zona industriale di Bolzano che rappresentava pure il Prefetto di Bolzano, S. E. Mastromattel, il col. Carlo Arnione in rappresentanza del Ministe- ro della Guerra per l'Ispettorato della Motorizzazione. La Fiat era largamente rappresentata — oltre che dal 3en. Agnelli — da un folto gruppo di maestranze e di dirigenti con bandiera: erano presentl fra gli altri il Direttore generale profT Valletta e i direttori centrali ing. Soria, Bruschi, l'ing. Zerbi, il comm. Genero direttore degli stabilimenti del Lingotto che iniziò la sua carriera come operaio insieme a Lancia; i comm. Gaja, Cagno, Nazzaro, Salamano, ecc. Erano pure largamente rappresentate tutte le fabbriche automobilistiche e industrie affini, le Federazioni dell'industria e della metallurgia, i Gruppi rionali e particolarmente il Gruppo « Maramotti » al quale Lancia aveva recentemente donata la Sede e le Giovani Italiane della Scuola dì Economia domestica da lui fondata; i Balilla, gli Avanguardisti, le Giovani italiane, ecc. Prestavano servizio d'onore un plotone avanguardisti della 1105.a Legione Avanguardisti, i Volontari reduci dall'A.O. dipendenti dalle fabbriche Lancia e il gruppo sportivo del Dopolavoro. Abbiamo detto che, quando alle 14,30, la salma, recata a braccia dai dirigenti della Lancia è uscita nella via, a stento ha potuto aprirsi un valico fra la folla che, In silenzioso e commosso raccoglimento l'ha accolta. La bara era ricoperta da un tappeto di viole. Accanto ad essa, che era affiancata dai valletti municipali, erano, oltre 1 parenti, il Federale Piero Gazzotti, 11 Podestà ing. Sartirana, il Viceprefetto Marongiu, il sen. Agnelli, l'on. Mazzini, e il barone Mazzonis. Subito dietro la bara, in lungo, interminabile corteo erano le altre autorità e personalità confuse con i quattromila operai della Lancia e quasi tutta la popolazione della borgata di San Paolo. Una selva di gagliardetti, di bandiere e di labari e poi vere montagne di corone fra cui spiccavano quelle della moglie, dei figli e dei parenti. Lento, fra due ali imponenti di folla col braccio proteso nel saluto romano, il corteo, preceduto dal clero, dal plotone di Avanguardisti e dal gagliardetti della Federazione e dei Gruppi rionali, ha raggiunto corso Francia dove altra folla, più Imponente ancora per numero ha reso omaggio al passaggio della bara; quindi da piazza Statuto, pure nereggiante di gente, ha proceduto per via San Donato raggiungendo la chiesa della Immacolata Concezione dove già, ad attendere la bara, erano i figli .e i parenti più intimi del grande industriale. Dopo la benedizione, la salma, che era stata recata a braccia per tutto il percorso è stata caricata su un autocarro per e=sere trasportata a Fobello, paese natale dell'estinto. Ma prima il Federale ha fatto l'appello e la folla, coni un solo grido che si è propagato lontano ha risposto « Presente! ». Nel suo ultimo viaggio a Fobello la salma del gr. uff. Lancia è stata seguita da un corteo di oltre duecento automobili, dove è giunta ieri alle ore 18 accolta con commosse dimostrazioni di popòlo. La salma è stata portata nella chiesa di S. Giuseppe. Oggi avrà luogo la tumulazione.

Luoghi citati: Bolzano, Fobello, San Paolo