L'atto di nascita del Principe Vittorio Emanuele

L'atto di nascita del Principe Vittorio EmanueleL'atto di nascita del Principe Vittorio Emanuele ..Galeazzo Giano, in rappresentanza del Capo del Governo, notaio della Corona, S. E. Federzoni, ufficiale di Stato Civile, il grand'Ammiraglio Tahon di Revel e il marchese Imperiali come testimoni firmano col Principe di Piemonte il rogito - Le popolazioni di Mapoli e di Roma rinnovano entusiasticamente le manifestazioni di devozione a Casa Savoia Revoca di sanzioni disciplinari inflitte a dipendenti dello Stato Napoli, 15 mattino. La giornata, come aspetto del cielo e carne temperatura, ha voluto confondere la bellezza eccezionale di quella di ieri: tanto rigida di tramontana, quanto ieri gaia di sole. Il Vesuvio ha -messo il mantello bianco che adopera nelle tre o quattro giornate napoletane di grosso inverno. Ma se la bellezza del cielo di ieri è statamisura della benignità degli elementi, la rigidezza odierna è misura dell'entusiasmo e dello spirito monarchico del popolo napoletano. Per suo abituale costume, il napoletano si compiace della pioggia e vi diguazza, senza lasciarsi smontare nemmeno dalle lunghe tediose acquerugiole primaverili. Ma il freddo lo sconfigge: la tramontana spazza letteralmente le rie di Napoli: solo che la colonna- di mercurio si avvicini troppo allo zero, la città sembra evacuata. Malgrado dunque la rigidissima giornata, le strade, le piazze, i caffè erano gremiti. Sacrificio senza precedenti. Tanto più che le emozioni in programma pei- oggi non erano certo maggiori di quelle delle due precedenti giornate. A parte la cerimonia del rogito, è stata organizzata- la manifestazione ufficiale della cittadinanza adunata per le ore 17 in piazza del Plebiscito. Alle 12,10 sono arrivati alla Stazione centrale S. E. il conte Galeazzo Ciano in rappresentanza del Capo del Governo, notaio della Corona, e S. E. Luigi Federzoni Presidente del Senato, ufficiale dello Stato Civile. Li accompagnavano il capo del cerimoniale del Ministero degli Esteri, conte Carlo Senni e il segretario particolare del conte Ciano, comm. Filippo Anfusi. Nella sala di Coligny Erano a riceverli il Prefetto S, E. Marziali, il Podestà Orgera, il vice-Preside, il vice-Federale e le altre autorità cittadine. Il Ministro degli Esteri, dopo essersi cordialmente intrattenuto col Prefetto, ìia proseguito con le altre autorità verso Santa Lucia. La gente accalcata nelle vie ha lungamente acclamato al passaggio delle macchine le LL. EE. Ciano e Federzoni, che hanno preso alloggio in due diversi alberghi di via Partenope. Alle ore 13 il con te Ciano ha offerto una colazione alle autorità cittadine e alle per sonalità venute con lui dulia Capitale. Fra le 16 e le 17, malgrado le rigide tonificanti sbuffate di vento che salgono dalla litoranea, co minciano ad ammassarsi in piazza Plebiscito le organizzazioni fa sciste. Ecco il labaro della. Federazione con la sua. scorta d'onore, il labaro dei Caduti per la Causa fascista, e quelli della Provincia e del Comune. Ecco poi i Grtcppi rionali, i Sindacati, le rappresentanze delle Associazioni patriottiche e combattentistiche, gli Avanguardisti, i Giovani Fascisti, i Balilla. Pochi minuti prima delle 17 arriva- alla Reggia il Card. Ascalesi, accompagnato da Mona. Alessi. Il presule è vivamente acclamato dalla folla. I militi della 13S.a Legione di guardia alla Reggia presentano le armi mentre la loro banda suona la Marcia al campo. Ai piedi della scalea il porporato è ricevuto dagli ufficiali d'ordinanza di S. A. R. Giungono subito dopo le LL. EE. Thaon di Revel e Federzoni, il Gran Ball dell'Ordine di Malta, S. E. il marchese Imperiali, i gentiluomini di Corte presenti a Napoli, il Prefetto, il Podestà e le altre autorità cittadine. In ultimo, vivamente acclamato dalla folla, giunge il rappresentante del Duce conte Galeazzo Ciano, accompagnato dal conte Senni e dal comm. Anfusi. I dignitari della Corte del Principe introducono le personalità in uno dei più bei saloni dell'appartamento di rappresentanza, quello detto di Coligny, da un importante dipinto accademico che orna una delle pareti. Un ristrettissimo numero di persone era stato invitato alla cerimonia. Fra queste l'ammiraglio Valli, il console generale Mare" sca, le dame di Corte di S. M. la Regina Imperatrice, che erano in abito da pomeriggio e senza cappello. Pochi mimtti dopo entrava nel salone di Coligny S. A. R. il Principe di Piemonte, che indossava la grande uniforme di generale d'Armata. S. A. R. prendeva posto al grande tavolo preparato pel rogito, e invitava il Cardinale Ascalcsi a sedere alla sua sinistra; alla sua destra prendeva posto il conte Ciano. Di fronte a S. A. R. sedeva S. E. Federzoni, Ufficiale di Stato Civile, che aveva a fianco i due testimoni, i Cavalieri dell'Annunziata, Duca Thaon di Revel e marchese Imperiali. Subito il Presidente del Senato dà lettura del rogito. Ne diamo la formula precisa, che è giuridicamente identica a quella di ogni cittadino: II testo del rogito « L'anno 1937-XV dell'era fascista, addi 14 del mese di febbraio, alle ore 17, in Napoli, nella sala detta di Coligny, al primo piano del Palazzo Reale, dinanzi a noi, dott. Luigi Federzoni, cavaliere dell'Ordine supremo della SS. Annunziata, presidente del Senato del Regno, ufficiale dello Stato Civile per la Reale Famiglia, con l'assistenza di S. E. il nobile dott. Galeazzo Ciano dei conti di Cortellazzo. cavaliere di gran croce degli Ordini dei Ss. Maurizio e Lazzaro e della Corona d'Italia, Ministro per gli Affari Esteri, delegato da S. E. Benito Mussolini, cavaliere dell'Ordine supremo del¬ la SS. Annunziata, Capo del Governo, primo Ministro segretario di Stato, con atto 13 febbraio 1937-XV dell'era fascista, che qui si allega, per le funzioni di notaio della Corona, è comparso personalmente S.A.R. il Principe Umberto Nicola Tommaso Giovanni Maria di Savoia, Principe di Piemonte, Principe ereditario d'Italia, di anni 32, domiciliato in Napoli, il quale ha dichiarato che alle ore 14 e minuti 25 del giorno 12 del corrente mese, in Napoli, è lR nato da S.A.R. la Principessa Maria Giuseppina Carlotta Sofia Amelia Enrichetta -Gabriella del Belgio, di lui consorte, con esso convivente, un bambino che S.A.R. il Principe Umberto ci presenta e al quale, col beneplacito di S. M. I11 Re Imperatore, dà i nomi ili Vittorio Emanuele Alberto Carlo Teodoro Umberto Bonifacio Amedeo Damiano Bernardino Gennaro Maria col titolo di Principe di Napoli. A tale dichiarazione e a quest'atto sono stati presenti qua- li testimoni designati da S. M. il Re Imperatore S. E. il grande ammiraglio Thaon di Revel, duca del Mare, cavaliere dell'Ordine supremo della SS. Annunziata, senatore del Regno, primo segretario di S. M. il Re Imperatore per il gran Magistero dell'Ordine Mauriziano e cancelliere dell'Ordine della Corona d'Italia, di anni 77, residente a Roma, e S. E. il marchese Guglielmo Imperiali, nobile dei principi di Francavilla, cavaliere dell'Ordine supremo della SS. An- nunziata, senatore del Regno, R. ambasciatore, di anni 78, residente in Roma. « Di tutto quanto precede abbiamo fatto redigere dal grande uff. dott. prof. Annibale Alberti, I segretario generale del Senato ! del Regno, cancelliere per gli at | ti di Stato Civile per la Reale Fa- miglia, il presente atto, scritto in due registri originali da conservarsi l'uno nell'archivio del Senato del Regno e l'altro nell'archivio del Regno, e datane lettura l'hanno questi sottoscritto con noi e in ambedue gli originali ». La prima firma apposta è stata quella di Federzoni, seguita da quelle del conte Ciano e dei testimoni. Ultimo a firmare è S.A.R. il Principe Umberto. Alle 17,20 la breve cerimonia è finita. Segue la parte più umana di essa, quella che certamente rimarrà indelebile nel cuore di quelli che vi hanno partecipato. Il Principe Umberto accompagna l'ufficiale di Stato Civile, il rappresentante del notaio della Corona e i due illustri vegliardi testimoni, non solo di questo atto, ma di tre quarti di secolo della vita politica e militare della Patria, pres/so la culla del Principino. Presso la culla L'appartamento della- Principessa- di Piemonte, del quale fa parte la camera dell'augusto Infante, è dominato da un contrasto di stoffe chiare e di poltrone bleu. La camera del neonato ha le pareti decorate di bianco e di celeste, e il mobilio, arrivato proprio alla vigilia del felice evento, è di legno chiaro adorno di conigli e di soldatini. Esso è stato fabbricato appositamente dagli artigiani dell'Istituto dei ciechi « Paolo Colo"-■ìimo ». Ci narrano che la maggior festa è stata in questi giorni quella della Principessina Maria Pia, molto secondata nell'ardente inte resse che dimostra pel Principino. La signora Smith, sorvegliante della primogenita dei Principi di Piomonte, assumerà anche la cura del Principino di Napoli. Attualmente prestano servizio nella Reggia di Napoli, oltre i conti Bossi Pucci, i marchesi Brivio, principi di Sulmona-Borghese, marchesi di S. Albano, i principi Mirto. Come si sa, i Principi di Piemonte desiderano che le somme devolute per i doni siano destinate a opere di beneficenza. Tuttavia le amiche personali di S. A. R. hanno offerto numerosi cuìscini e coperte ricamate per la culla dell'angusto Infante. La figlia di una dama di corte napoletana prepara una sottoscrizione fra bambini, per istituire una «. Sala Prìncipe di Napoli » nel reparto infantile dell'Ospedale degli Incurabili. Una delegazione di- bambini offrìrà il registro delle firme al Principino. Caratteristico omaggio di Avellino Dopo essersi brevemente intrattenuti nella camera del neonato, il Principe di Piemonte, accompagnato dalle personalità, è tornato nell'appartamento di rappresentanza. Già da qualche tempo la grande folla di oltre 100 mito persone, densa fino all'intercolumnio della, chiesa di S. Francesco di Paola, e sparsa fin sulle terrazze che sovrastano la piazza, chiama a gran vece il Principe di Piemonte. Preceduto ritualmente dai valletti che stendono la coltre cremisi, appare l'augusto Padre, accompagnato dalle LL. EE. Ciano e Federzoni in uniforme di Ministri, Fra le ore 1S e 19. uscite le alte personalità dalla Reggia, fra le acclamazioni rivolte specialmente al rappresentante del Capo del Governo, la folla ha cominciato a sgombrare la vastissima piazza. Ma, a sera ormai oscura, si è svolta la :*#n animata manifestazione di folla della giornata. Riempiendo di gaio e meccanico rumore le vie della città, una colonna di 200 automobili di Avellino hv raggiunto la Reggia. I soci di', R.A.C.I. della limitrofa provincia hanno voluto recare un collettivo omaggio al Principe di Piemonte. Questa provincia, nella quale già da molti anni si svol- gotto le manovre divisionali, è particolarmente legata all'erede al trono, che vede ogni anno nella sìm funzione di appassionato soldato. Gli automobilisti avellinesi preceduti dal Prefetto, dal Federale, dal Preside c dal Podestà, sono ammessi nel cortile della Reggia. S. A. R. si compiace scendere fra loro per ricevere l'omaggio e ri mane qualche minuto a conversa re con le autorità. Gli avellinesi, fra alte acclamazioni, hanno «recato un'offerta augurale di frutta e di primizie dei loro orti e dei loro monti, e persino, simbolo dei loro fiorenti pascoli, un agnello vivo. In San Francesco ? Dopo aver ringraziato i componenti dell'autocolonna S. A. R. esce dalla Reggia per recarsi al porto a salutare alcuni reparti in partenza per la Somalia. Il popolo ne ha approfittato per fare all'Augusto Padre una nuova dimostrazione. E con altrettanto calore ha salutato i legionari partenti per l'Africa. Il piccolo Principe di Napoli non è il vivente simbolo di milioni di neonati, di bimbi tenerissimi, per i quali la generazione mussolinea ha giurato di fare una Patria ancora più grande? Ci informano quest'oggi che, essendosi la cappella palatina della Reggia dimostrata troppo angusta in occasione del battesimo di Maria Pia, la grande cerimonia si terrà nella chiesa di San Francesco da Paola, soprattutto per consentire a tutto il popolo di partecipare al tripudio. Nel caso, naturalmente, che si decida di celebrare a Napoli la seconda parte del rito; il che, ci si assicura, non è affatto escluso. è e o e, o a. a Alberto Consiglio L'Urbe ai Sovrani Grandiosa manifestazione popolare in Piazza del Quirinale Roma, 15 mattino. Come rispondendo a un invito — certo rispondendo ad un moto spontaneo della sua anima — il popolo romano si è raccolto ieri mattina di buon'ora in piazza del Quirinale per tributare ancora una volta ai Sovrani l'esultanza per il fausto evento di Casa Savoia. E h?. voluto riaffermare solennemente in una spontanea e alta manifestazione di esultanza e di amore la sua fede nella gloriosa e millenaria dinastia, che riscattata l'Italia dalla dominazione straniera, l'ha ricondotta sotto i segni del Littorio, all'antica romana grandezza. Fin dalle prime ore del mattino gruppi di cittadini di ogni condizione sociale si sono riuniti nei vari quartieri della città, specialmente nei più popolari, e in corteo, preceduti da bandiere tricolori e da musiche si sono incamminati verso il Quirinale al suono degli inni della Patria. Acclamazioni altissime si levavano dai vari cortei convergenti verso il colle: e in esse era tutto l'affetto per il Re Imperatore, per il Principe di Napoli, per la Casa Savoia e per il Duce. Prima delle 10 la grande piazza era letteralmente gremita; il popolo acclamante si spandeva per via della Dataria, per via Venti Settembre, per via 24 Maggio e andava sempre più infittendosi per il sopraggiungere di nuovi gruppi. Alle 10,30 mentre applausi entusiastici e evviva salivano verso la Reggia, giungevano il Prefetto, il Governatore di Roma, il Preside della provincia, il Federale con i Direttorii federale e del Fascio romano, la fiduciaria del Fasci femminili e molte altre autorità. Migliaia e migliaia di cartellini sui quali era scritto « Viva il Re Imperatore •>>, « Viva il Prin- IL RE IMPERATORE E LA REGINA che hanno a fianco il Federale di Roma s Governatore dell'Urbe rispondono, dal balcone del Quirinale, alle acclamazioni della folla. IL PRINCIPE DI PIEMONTE al balcone della Reggia col Ministro Ciano, Sua Ecc. Federzoni e le autorità di Napoli, risponde alle acclamazioni della folla che gremisce P. Plebiscito. LA FOLLA GREMISCE LA PIAZZA DEL QUIRINALE ACCLAMANDO IL RE IMPERATORE LA REGINA. IL MINISTRO CIANO AL SUO ARRIVO ALLA STAZIONE DI NAPOLI. Al centro, da sinistra a destra: il Prefetto Marziali S. E. Galeazzo Ciano e S. E. Federzoni. (Telefoto) IL MINISTRO all' uscita dalla CIANO Reggia. tlttefoto) IL POPOLO Di NAPOLI SI ADDENSA IN PIAZZA DEL PLEBISCITO ACCLAMANDO A CASA SAVOIA,