La Ine di Eugenio Bourquin nei risultati dell'inchiesta

La Ine di Eugenio Bourquin nei risultati dell'inchiesta La Ine di Eugenio Bourquin nei risultati dell'inchiesta Un'altra aggressione a Ginevra Ginevra, 11 notte. Quest'oggi viene finalmente pubblicata l'inchiesta sui gravissimi incidenti di qualche settimana fa a La Chaux de Fonds, e che, come è noto, costarono la vita al valoroso capo nazionalista dottor Eugenio Bourquin. L'inchiesta del giudice istruttore concerne sia il caso del dott. Bourquin che quello di altre 64 persone colpite in vario modo dalla folla rossa. Per quanto riguarda il dott. Bourquin, l'inchiesta stabilisce che questi si è trovato coinvolto nei due principali incidenti avvenuti quella tragica notte. Nel primo incidente, egli riuscì a difendersi e a mettersi in salvo, mentre nel secondo cadde dopo essere stato colpito da uno degli arrestati. Degli arresti, complessivamente una quarantina, sei sono Btati mantenuti: e tre « per aver colpito il dottor Bourquin». Gli agenti della forza pubblica — prosegue l'inchiesta — sono stati sputacchiati; le loro uniformi strappate. Numerosi altri casi di persone colpite sono stati esaminati dal giudice istruttore ai fini dell'inchiesta. Tuttavia, la presenza di agitatori stranieri non è stata accertata. Alla inchiesta è annesso il rapporto dei quattro medici che hanno eseguito l'autopsia del corpo del dcitt. Bourquin. Il rapporto stabilisce che: 1) il dott. Bourquin è morto per paralisi cardiaca; 2) che l'autopsia ha rilevato.una vecchia malattia del muscolo cardiaco; 3) che l'autopsia non ha trovato lesioni; 4) che i colpi ricevuti dal dott. Bourquin non potevano, da soli, mettere la sua vita in pericolo; 5) che tuttavia è probabile- che un insieme di fattori risultanti dall' aggressione, abbia contribuito alla, morte, producendo l'arresto del cuore per rifUsso e forse per esaurimento. Quanto ai gas lanciati quella tragica notte, essi non hanno avuto parte nella morte del dott. Bourquin. Sebbene le conclusioni di quest'inchiesta non possano soddisfare il giusto risentimento dei nazionalisti svizzeri, esacerbati dalle provocazioni rosse di La Chaux des Fonds, è certo che le conclusioni odierne, sia pure parzialmente, finiscono per ammettere la responsabilità, dei rossi nella morte del dott. Bourquin. Basta la lettura del rapporto per accorgersi che nonostante la loro buona intenzione di salvare capra e cavoli, i medici non hanno potuto negare che l'atmosfera che circondava 11 dott. Bourquin, e 11 fatto che questi sia stato gettato a terra dal rossi, hanno notevolmen te contribuito alla sua morte. '. rossi conoscevano benissimo le condizioni di salute del Bourquin e da tempo avevano deciso di « fargli la pelle ». La sconcia canzone: «Abbiamo avuto la pelle di Bourquin », che è risuonata per le vie di La Chaux des Fonds nella tragica notte, ha provato non sol tanto la premeditazione, ma la gioia selvaggia del bolscevichi svizzeri, dopo che il delitto era stato consumato. « Questi fatti — aggiunge l'In chiesta odierna — provano la san tità della reazione nazionalista, che ormai si organizza vigorosamente in tutta la Svizzera francese e che finirà per prendere piede anche nella Svizzera tedesca e nella Svizzera italiana ». Quasi a provare che il terrore rosso continua e che esso si confonde con la comune criminalità, i giornali danno oggi notizia della aggressione di cui è stato vittima a Ginevra il cameriere Otto von Burg. Il comunista diciottenne Chapet ha attratto in un tranello il disgraziato cameriere e lo ha ferito gravemente, non trascurando alla fine di intascare trenta franchi che 11 von Burg portava con sé. Lo Chapet è stato arrestato nella notte insieme alla sua amante, che lo aveva alutato ad attrarre nel tranello il von Burg.

Persone citate: Burg, Eugenio Bourquin

Luoghi citati: Ginevra, Svizzera