RUNCIMANN RIFERISCE sui suoi colloqui con Roosevelt

RUNCIMANN RIFERISCE sui suoi colloqui con Roosevelt RUNCIMANN RIFERISCE sui suoi colloqui con Roosevelt L'oggetto delle conversazioni sarebbe il rifornimento all'Inghilterra in un caso di guerra Londra, 10 notte. La riunione consueta ebdomadaria del Consiglio di Gabinetto può avere preso disposizioni in vista del colloquio di Lord Halifax con von Ribbentrop, fissato per il pomeriggio di domani, ma in ogni caso la seduta quasi per intero è stata dedicata a un lungo rapporto fatto da Runcimann sulla sua missione agli Stati Uniti. Quantunque si sia fatto qui, come già dicevamo, tutto il possibile per ridurre la cosa a modeste dimensioni, si ammette che il presidente del Board of Trade ha parlato con Roosevelt, con Cordeli Hull e altri membri importanti dell'amministrazione di Washington di questioni ben più vitali per l'Inghilterra di quanto non potrebbe essere quella dei rapporti fra la sterlina e il dollaro, oppure quella delle concorrenze delle flotte mercantili sussidiate e non sussidiate. Già ieri alla Camera, dei Comuni Runcimann aveva fatto capire che molte questioni interessanti i due paesi erano state discusse, e la durata stessa della riunione di oggi del Gabinetto farebbe pensare che 11 Ministro abbia avuto molte cose da riferire a Baldwin e al suol colleghi. Il collaboratore politico del Daily Mail riferisce che, pur avendo Runcimann discusso la possibilità di un accordo commerciale fra Inghilterra e Stati Uniti, quest'ultimo non è stato l'aspetto più importante dei colloqui con Roosevelt. L'informatore del Daily Mail tocca cosi ciò che sembra essere il motivo fondamentale della visita di Runcimann a Washington. L'Inghilterra, al di sopra di qualsiasi accordo monetario o commerciale, si preoccupa della sua posizione nel caso di conflitto europeo. Quest'ultimo, comunque abbia a svolgersi, creerà per le comunicazioni commerciali fra Inghilterra e Dominions e Colonie pericoli forse incomparabilmente maggiori di quelli che essa incontrò dal 1914 al 1918. La capacità di resistenza di questo Paese potrà quindi non dipendere dal quantitativo di armamento, bensì dalla possibilità di rifornirsi di viveri e carburante. Secondo il giornale, Runcimann, parlando con Roosevelt e con il Segretario agli Esteri Hull, ha fatto essenzialmente rilevare la necessità per l'Inghilterra e per l'America di difendere ad ogni costo il principio democratico che la guerra porrebbe a gravissimo repentaglio. Runcimann avrebbe tentato di ottenere da Roosevelt la promessa di appoggi non tanto per difendere l'Inghilterra in quanto grande potenza ma semplicemente per il mantenimento del governi democratici nel mondo. Impostata cosi la situazione, il ministro del commercio ha cercato di ottenere informazioni precise circa l'atteggiamento che gli Stati Uniti adotterebbero nell'e- ventualità di un conflitto europeo, e in particolar modo circa le forniture che l'America potrebbe offrire all'Inghilterra, in caso di guerra. Lo scrittore del Daily Mail dice che le reazioni del presidente Roosevelt non sono state sfavorevoli e deduce questo dal fatto che i membri del gabinetto di Londra sono soddisfatti di ciò che Runcimann ha già potuto riferire loro. Le discussioni, d'altronde, proseguono per il tramite delle Cancellerie, come già il Ministro dichiarava ieri alla Camera. Il fatto, tuttavia, che queste trattative anglo-americane continuino a svolgersi mediante i meccanismi diplomatici anziché attraverso quelli del dicastero del commercio o della Tesoreria tendereb be pure a recare conferma dell'opinione largamente diffusa a Londra, che le discussioni di Washington abbiano esorbitato di molto dal terreno economico e finanziario per addentrarsi nella foresta dei problemi di politica internazionale. Circa la discussione coloniale si conferma oggi l'opinione che von Ribbentrop e lord Halifax affronteranno in pieno il problema dei mandati, ma che si faranno domani i primi necessari tentativi di spianare la via a discussioni più approfondite che del resto non sono previste se non fra molte settimane. Si esclude, a questo proposito, che l'ambasciatore tedesco sia in possesso di precise proposte o domande del suo governo, ma non si esclude d'altra parte che possa venire in discussione il problema di una armoniosa collaborazione della Germania con le potenze dell'Europa occidentale e orientale. In questo caso, però, il collaboratore diplomatico del laburista Daily Herald afferma che l'ambasciatore informerà Lord Halifax che la Germania è disposta a negoziare un nuovo patto di Locarno, ma alla condizione che sia modificato sostanzialmente il patto franco-sovietico. Il governo di Berlino non chiederebbe l'abrogazione di questo patto ma esigerebbe che sia alterato o del tutto cancellato il protocollo annesso al patto, che rende quest'ultimo operante esclusivamente contro la Germania. In secondo luogo, Berlino chiederebbe la modifica o l'abolì zione di quella clausola in base alla quale Francia e Russia si fan no giudici, nel caso di disaccordo in seno alla Lega su chi sia o non sia l'aggressore. Infine, Berlino suggerirebbe che il patto cosi mo (liticato debba essere annesso al protocollo nel quale siano rigorosamente definiti i casi di aggres sione coinvolgenti l'entrata in vigore della stipulazione del patto stesso. Il ministro finlandese Holsti in visita ufficiale a Mosca Berlino, 10 notte. Il D.N.B. ha da Mosca che il ministro finlandese Holsti, in visita ufficiale nella capitale sovietica, è stato ieri ricevuto dal presidente del Comitato esecutivo centrale Kalinin, nonché dal presidente del Consiglio dei Commissari del popolo Molotoff. A quest'ultimo convegno era presente il vice-Commissario agli steri Kristinski, nonché il ministro finlandese a Mosca Kaskinen. Molotoff ha offerto poi alla sera un banchetto, cui hanno preso parte alcuni Commissari del popolo, fra cui Vorosclloff. Si rileva che all'incontro con Molotoff ha presenziato il vice-Commissario degli esteri Kristinski, e non già il Commissario degli esteri Lltvinoff. Giuliana e Bernardo d'Olanda applauditi al Parlamento ungherese Budapest, 10 notte. La Principessa Giuliana d'Olanda e il principe consorte Bernardo hanno visitato stamane 11 Parlamento. Al loro apparire nella tribuna diplomatica, un oratore che illustrava una interpellanza si è interrotto per salutare gli ospiti e per ricordare con quanto spirito di umana solidarietà l'Olanda, finita la guerra, abbia soccorso i bambini ungheresi. I deputati presenti levatisi in piedi hanno entusiasticamente applaudito. Guidati dal questore della Camera la Principessa Giuliana e il principe consorte hanno quindi visitato l'edificio.