Gli sciatori di 17 Nazioni ai campionati mondiali di Chamonix

Gli sciatori di 17 Nazioni ai campionati mondiali di Chamonix Gli sciatori di 17 Nazioni ai campionati mondiali di Chamonix . o a o e . ; ù o i e ni o no eo ehi ooa a e. o e, a di romlondo mo po on io oci aiaasi ». ge me iol Mie e ealdi re a (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Chamonix, 10 notte. La ■partecipazione ai Giochi di Chamonix non ha il carattere totalitario delle Olimpiadi per quanto riguarda le Nazioni concorrenti. (È non è, d'altronde, immaginabile che i Paesi transoceanici possano inviare a distanza di un anno delle rappresentanze complete in Europa). Ma, a parte questa riserva, la lista delle iscrizioni che comporta un totale di 204 concorrenti ripartiti tra ,17. Paesi, è veramente degna di un campionato mondiale. E, passando ad una rapida rassegna delle diverse rapprese»!!anse nazionali — che inisicremo appunto dal gruppo nordico — ?iotiarao come, per quanto riguarda, in particolare i norvegesi, la loro partecipazione alle prove del ramo discesa non abbia, affatto il carattere di un semplice esperimento: gli uomini allineati dal « Norge Skiforbund-» nelle gare di discesa, Birger Ruud, Soerensen e Per Fossum, sono, infatti, da considerarsi come degli specialisti rcri e propri, capaci di tener testa a qualsiasi più agguerrita squadra nazionale. E, in campo individuale, sarà necessario ricordare che il N. 1 della squadra, Birger Ruud, ha saputo piazzarsi al primo posto nella gara discesa delle Olimpiadi di Garmisch? Con questo stesso elemento la Noi-vcgìa. può legittimamente rivendicare a Chamonix U primo posto nel salto: Birger Ruud, è infatti, anche quest'anno in forma superba e non pare dubbio, malgrado la presenza dei suoi diretti competitori di Garmisch, il suo compatriota Andersen e lo svedese Èricson, che riuscirà a trionfare anche sullo spettacoloso trampolino di Chamonix. I tre gruppi nordici Nelle specialità del fondo è, invece, assai più arduo dire quale dei tre gruppi nordici sia il più forte. I corridori iscritti dalla Norvegia sono in parte nuovi (rileviavìo, tuttavia, la, presema di una vecchia conoscenza come Sigurd Rocn, uno dei più quotati candidati alla vittoria nella combinata fondo-salto, e di Annar Rycn, vincitore nella prova dei 50 chilometri nel raduno internatio naie di Finlandia dello scorso an no) mentre gli svedesi, con Wik stràni, secondo classificato nella prova olimpica di gran fondo, e Sven Hansson, trionfatore nella ultima edizione della celebre corsa di Re Gustavo Vasa (90 chilometri!) appaiono più forti, particolarmente sulle lunghe distanze. I finlandesi dal canto loro possono vantare degli elementi di primo ordine in Jalkannen, il prodigioso atleta che ha saputo strappare la vittoria ai norvegesi nell'ultima frazione della staffetta olimpica, in Niemi e in Karplnnen, rispettivamente terzo nei 1S chilometri e quinto nei 50 chilometri a Garmisch, nonché in Valonen, ottimo per la combinata. Passando agli altri Paesi, la rappresentanza più completa e quella allineata dalla Svizzera che, sull'esempio dilla Norvegia, concorre in tutte Ir specialità, dalla discesa al fondo e al salto. Se in quest'ultima disciplina i colori rosso crociati si possono considerare validamente difesi nel campo centro-europeo da Marcel Raymond, già campione della F.I.S. nel 1933 e tuttora, ottimo, nonché dall'eclettico Schlunegger, eccellente sul trampolino come sulle piste di discesa, bisogna dire che, per quanto riguarda il fondo, gli svizzeri, malgrado tutti i loro tentativi di ripresa, rimangono nettamente inferiori agli specialisti allineati sia dall'Italia che dal gruppo delle Nazioni slave. E', del resto, nella discesa e nello slalom che la Svizzera si ripromette i maggiori allori, grazie al lotto dei me j fortissimi specialisti che Hspondi I dono ai nomi di Von Allmen, Ron-1 minger e Stcuri. E eccellente apvo 1 pare in questo campo anche la ta ! rappresentanza femminile, in sev- no alla quale, malgrado l'aasen io[sa di Anny Ruegg, vittima ieri l'ariEtovecabacaincointrmdaco—gscepdPfistssrWprdnsP r e . a S a e a , e i S. é e e, li i l el m i ei a ri 'altro di un grave incidente, tro-]poriamo discesiste di classe come,spdinoElvira Osirnig e Erna Sicuri. I « discesisti » ChRileviamo tuttavia subito - da-^..).„ ;7 ,;.•„„„,.,,„ ..„,.»„ 0..77-, 1» ito che il discorso verte sulle prò ve femminili — come in questa categoria la Germania appaia imbattibile: la campionessa olimpica. Christel Cranz ha dimostrato, infatti, in una serie di recenti concorsi internazionali, di essere in forma come non mai. Nè si può tralasciare di notare che a Chamonix la- Cranz sarà inquadrata da discesiste di provato valore, il gotrbiraderai fopecome Lisa Reseli, Kathe aranci,-|f *— „ t„.*„ d_j~ì r.. .„•„!(tager e Lotte Bader. In campo maschile le previsioni non possono essere per la Germania così olimpicamente sicure: il precedente della, vittoria ottenuta da Franz Pfnilr a- Garmisch su piste a lui famigliari, non sembra ormai più impressionare nessuno. E i tedeschi stessi puntano maggiormente su Guzzi Lantschner (ex-austriaco divenuto tedesco con uno spiccia/ivo « Anschluss » sciatorio...), Hans Kcmscr e Roman Worndle. Gli austriaci sono i soli ad aver preso uguali precauzioni contro i rischi d'alicnamento. Nel gruppo degli otto discesisti da essi allineati a Chamonix s'impongono senz'altro i nomi di Willi Walch, Pfeiffer, Zingerle e Rudi Malt, tutti clementi di primo ordine in campo internazionale, e leath not last, Anton Seelos, l'impareggiabile specialista dello slalom. Kneissl, il brillante vincitore dell'ultima « Sei Giorni » del Sestriere, che pure figura nei ranghi della squadra, non è invece, quest'anno, a quel che si sussurra, nella sua forma migliore. La rappresentanza austriaca è completata, da alcuni ottimi elementi specializzati nel salto, quali Rctnl e Bradi, che è uno dei « recordmen» del mondo della distanza. Mentre austriaci e tedeschi dimostrano di aver voluto concentrare i loro sforzi nelle S2iccialità del ramo discesa, le rappresentative delle tre Nazioni slave, Cecoslovacchia, Polonia e Jugoslavia, rivelano come le discipline atletiche del fondo c del gran fondo continuino ad accaparrare tutto l'interesse di quegli ambienti sciistici. I cecoslovacchi, in particolare, contano in Simunck, Musil. Bcrauer e Mlhalac degli uomini che sono stati in primo piano tra i centro-europei nelle prove di Garmisch. Altrettanto dicasi dei polacchi con i loro rappresentanti olimpionici Gorski, Orlewlcz, Karpiel e Czech, e dei corridori jugoslavi Smolei, Klancnic e Jacohic. particolarmente forti sui lunghi percorsi. Francesi e italiani / francesi, che appaiono forniti di molti numeri per la discesa — e cioè per il fatto sia di conoscere alla perfezione il terreno di Chamonix. sia dì disporre di un elemento di eccezione come Emile Allais, non si annunciano, invece, per quanto riguarda le specialità fondista, di classe tale da poter disputare la palma alle Nazioni che ambiscono al primo posto nella famosa classifica centro-europea. Fra gli altri sette Paesi partecipanti al raduno della F. I. S., occorre notare, accanta agli Stati Uniti, che allineano ' un'ottima squadra femminile assai bene ai- sutrstle LdodGf3DGf1sqcstsgCsscsHlenata da Pfeiffer" (in campo LgTmaschile, assente l'eccellente Durrance, i discesisti americani non credo che potranno far parlare di sè), V Inghilterra assai bene rappresentata nelle prove di discesa nelle categorie] maschile (Lunn, Mackintosh, Hudson, ecc.) e femminile (Bla- .ne, Duthie, Wakefleld, Dob-\.«« 1 „ ;.,<;„!. 11 r>,„„ji ' „ D„ son) e, infine, il Canada, con Ro- otnson e le tre campionesse But- ler, Miller, Gordon-Lennox. ìResta l'Italia. Ma sulla squadra azzurra e i suoi valorosi conino- l1 suoi valorosi campo- „i,„ „; „..„„ij„ nentl non occoire che si procedo ad alcuna analisi particolare: il pubblico italiano sa clic nel Cam-' po della discesa possiamo tutto perare, sia per la classe straordinaria raggiunta quest'anno dal nostro uomo dì punta Vittorio Chicrroni, sia per la. compattezza ^ij!^^^^^isJ%%^. inclusione ai sertorelh e Zanni; l terzetto previsto dui nuovo regolamento della F. I. S., e sa inolre che nelle prove di fondo abbiano dimostrato nei più recenti raduni internazionali di possedere degli elementi come Demez, Geard! e Casebacher, classificati tra migliori dopo gli assi nordici, ornendo inoltre la prova della più perfetta omogeneità nella gara f *«//c«e. Questo sa il pubblico ìta: taiio, che chiude in cuore la più superba speranza di una nuova rionfale affermazione delle nostre gloriose « Fiamme verdi » sule nevi del Monte Bianco. Guido Tonel 1 a