Gli operai caduti in A.O. nel mese di gennaio

Gli operai caduti in A.O. nel mese di gennaio Im'atbo tic Ila. gloria Gli operai caduti in A.O. nel mese di gennaio Roma, 9 notte. Bollettino n. 19. Dalla data del 18° bollettino alla stampa, e cioè dal 31 dicembre 1936-XV al 31 gennaio 1937-XV, sono deceduti in Africa orientale 45 lavoratori per ncidenti, infortuni sul lavoro o malattie varie. Ecco il 19° elenco di questi valorosi pionieri che l'Ialia fascista considera Caduti nel'adempimento del loro dovere. Borghesi Angelo di Ferdinando da Terranova (Arezzo); Ferri Secondo fu Giovanni da Bondeno (Ferrara); Blasoni Antonio di Giovanni Battista da Vestreno (Como) ; Pacera Alfonso fu Domenico da Gragnano (Napoli); Baidoni Artabano fu Attilio da Ancona; Trento Massimo fu Giov. Battista da Sopramonte (Belluno) ; Tirapani Umberto di Giuseppe da Loreto (Ancona) ; Tassi Antonio fu Pietro da Gragnano Trebiene (Piacenza); Spagaro Luigi fu Pietro da Ampezzo (Udine); Demeure Carlo fu Ippolito da Firenze; Molinari Giovanni fu Eugenio da Forgaria (Udine) ; Mainardi Alfredo fu Pietro da Castelleone (Cremona); Zanferlini Bruno di Gaetano da Melara (Rovigo); Paterno Nicola di Michele da Bitteo (Bari) ; Cavina Domenico di Gaspare da Brigighella (Ravenna) ; Dececco Guglielmo fu Umberto da Ragogna (Udine); Dellantonio Alfredo di Antonio da Treviso; Nava Edoardo di Antonio da Erga (Como) ; Bezzani Arturo di Enrico da Padova; Sassettoll Guglielmo fu Rosario da Carrara (Massa) ; Setticasi Francesco di Pietro da Cianciana (Agrigento); Prulti Vincenzo di Carmelo da Casttllumberto (Messina); Rossi Filiberto di Riziero da Sermide (Mantova); Pozzi Dorino di Silvio da Guilia (Mo> dena) ; Costanzo Sante di Giuseppe da Catania; Marozzi Giuseppe di Federico da Torino; Daniele E doardo di Sebastiano da Como Santi Luigi fu Giuseppe da S. Marino (Repubbl. di S. Marino); Val Ieri Giuseppe di Francesco da Ra gusa; Dorlodo Luigi fu Giovatta da Attimis (Udine) ; Stolta Giuseppe di Giuseppe da Trieste; Cecollaro Domenico fu Antonio da Resina (Napoli); Minezi Armando di Filippo da Persiceto (Bologna); Fauslmelli Giov. Battista di Paolo da Ponte di Legno (Brescia) ; Martinazzi Ambrogio fu Antonio da Caorli (Venezia); Pellin Amedeo fu Bernardo da Cesio Maggiore (Eelluno); Dalcorso Marcello di Giuseppe da Erbezzo (Verona) ; Colopi Leonardo da Galatone (Lecce); Borsani Mario di Giuseppe da Parabiago (Milano); Pellegrini Giuseppe di Giuseppe da Palermo; Bonazza Germanico di Pietro da Azzano Decimo (Udine); Di Gennaio Michele di Giuseppe da Rovo di Puglia (Bari); Cinotti Giovanni di Marco da Papozze (Rovigo) ; Toriato Giolindo di Giuseppe da Venezia; Uva Francesco di Fantaleo da Molletta (Bari). La situazione al 31 dicembre 1936-XV dava come deceduti numero 885 lavoratori. Questa cifra in seguito a più precisi accertamenti deve essere diminuita di una latezanmto?rugdomapepqaaanvzadtinsdlinpdnmsgdCnSssgssprfdnddtolaSrrdcMadrlnmDipte unità. Dal l.o gennaio 1935 al 31 rgennaio 1937-XV risultano quindi I deceduti su una media di 127.769 ipresenti in A.O.I.. numero 929 la- ; voratori ed un disperso, oltre ad : altri 4 lavoratori deceduti in se-1 guito allo scoppio avvenuto la se-1 ra del 23 dicembre 1936 a bordo1 del piroscafo Cesare Battisti nel I porto di Massaua e di cui venne a > suo tempo dato l'elenco. Comples- i sivamente i decessi ammontano : miinrti a cm ! L'organizzazione della Mostra dell'assistenza all'infanzia Roma, 9 notte. Come è noto il Segretario del Partito con un recente <Foglio di disposizioni » ha annunziato l'organizzazione della prossima Mo- jstra nazionale delle colonie estive e dell'assistenza all'infanzia che£ t^nrimoR0ZtnoSorÌÌ,imJoSUra- ta il primo giugno prossimo. La Mostra comprenderà 6 set- tori; ogni settore uno o più padi- ghom. Il primo padiglione sarà diviso in due gruppi: il primo de-stinato al turismo che descriveràgìi ambienti in cui vivono bene i bambini italiani, il secondo alla Mostra del bambino nell'arte adesaltazione della bellezza infanti-le. Ma il primo padiglione costi- tuirà soltanto per cosi dire l'in- troduzione e la premessa dell'in- tera Mostra che si aprirà con un grande padiglione dell'Opera na zionale per la maternità e 1" infan zia. Sarà questa una documentazione grafica dell'attività dell'Opera mediante l'azione igienicos blu i 13. ri3. VI sarà poi la documentazione vivente dell'attività dell'Opera e cioè il funzionamento di un asilonido comprendente 10-15 lattanti e 30 divezzati. Nello stesso padiglione alcune mostre speciali riguarderanno l'arredamento del bambino con una sezione delle culle caratteristiche delle varie regioni d'Italia. La lotta contro la tubercolosi dell'infanzia e tutte le organizzazioni dell'assistenza sanitaria per l'Infanzia avranno poi nella Mostra una documentazione complessa del più alto interesse. Uno speciale padiglione com- ?rendente otto sezioni illustrerà utta l'attività benefica che il Regime spiega per la rieducazione dell'infanzia traviata. La sezione ottava mostrerà pure quanto in materia l'Italia si appresta a fare anche nelle nuove terre dell'Impero. Naturalmente l'attività dell'Opera Nazionale Ballila avrà in questa parte della mostra la sua adeguata illustrazione che sarà anche una esaltazione. E infine avrà la grande sezione delle colonie estive del Partito che sarà una visione di grandiosità e di bellezza particolari. La celebrazione dei grandi italiani della Sardegna Roma, 9 notte. Una delle più importanti iniziative culturali della Confederazione fascista Professionisti e Artisti è costituita come tutti sanno dalle celebrazioni dei grandi italiani. Le celebrazioni si svolgono nell'autunno di ogni anno e comprendono oltre alle rievocazioni delle nostre più grandi figure, manifestazioni artistiche, teatrali, musicali «ce. Negli anni decorsi sono stati onorati in tal modo i grandi italiani della Romagna, delle Marche, del Piemonte, della Campania. Nell'anno XV verranno celebrati i grandi italiani della Sardegna. Il programma di massima della celebrazione di quest'anno è stato approvato pochi giorni or sono dal Duce. Nei prossimi mesi la Confederazione fascista Professionisti e Artisti provvederà alla scelta degli orato ri e a fissare le località delle conferenze, delle mostre artistiche, degli spettacoli teatrali ecc. Il programma delle celebrazioni dell'anno XV differisce un poco da quello degli anni precedenti: difatti quest'anno non si tratta tanto di rievocare figure illustri o gloriose, quanto di mettere in luce i valori patriottici, militari, artistici, letterari, musicali della Sardegna, in una parola di onorare tutte le glorie sarde dal periodo romano a quello dell'Italia di Mussolini. Il comunicato ufficiale ricorda i nomi di Goffredo Mameli, di Eleonora d'Arborea alla quale si deve la codificazione delle antiche leggi sarde, di Maria Cristina di Savoia regina delle due Sicilie, del poeta Sebastiano Satta, di Grazia Deledda premio Nobel per la letteratura, di Domenico Alberto Azuni che per invito di Napoleone I compilò il primo codice marinaresco, e dell'ammiraglio Andrea Provana autentica gloria della marina sarda. Ma più che altro questi nomi hanno un carattere di indicazione generale. Sappiamo infatti che durante le Celebrazioni psdgalggdmtmvsvafsd ranno ricordate altre grandi figu I re della Sardegna, come per esem iP?o quella di Domenico Mi lehie ; « <# la Maddalena conserva Di : gogliosamente lo stendardo. E 1 probabile anzi che 1* celebrazione 1 dell 'eroismo di Domenico Mi ei1 re venga fatta in uno dei princi I Pai, centri del a Sardegna da > ,u» alta personalità del Regime, i La ^evocazione di Goffredo^ Ma : '"eh, nato a Genova da padre sar do e da madre ligure, vuole esse- ! re soprattutto la celebrazione delle glorie della stirpe isolana del Mameli. Si ricorderà che un valoroso discendente di questa famiglia sarda è caduto eroicamente nella guerra di conquista dell'Impero. Nella figura cu Goffredo Mameli verrà quindi rievocata nell'autunno prossimo tutta la storia di una famiglia della quale il popolo sardo va giustamente a fl i - j fiero e T„ „„i„u„„i„„: „i „.,„i „■«,..,,„„« ej <ff ™»°nl *\,T2gB££k - ^he nei* minori vTrann^of^ nizzati concerti di musica popo- lare sarda e di autori sardi assai - noti come Luigi canepa. Le moà ! 3tl.e retrospettive di pittura, scul-,tura e architettura sarda rimetteà. ranno in luce opere pregevolissii I me di artisti come il Cima, ila I MargihòttFu LoÙTs e~il DeTcàn-d!dia.gsi avra anche una *m-1 dell'artigianato sardo; a Cagliari, - Sassari, Nuoro e altre località - verranno rappresentati lavori - teatrali di autori sardi quali ad n | esempio don Gavino Pes che ' e e ti el e e o Sardegna chiamano « il Metastasi della Gallura » e Salvatore Farina. Si studia pure la possibilità di esumare alcune antiche rappresentazioni sacre. Si avrà insomma nell'autunno prossimo una rievocazione completa dell'arte sarda anche nelle sue manifestazioni collettive e anonime. Sem bra che il programma delle cele-brazionl dei grandi italiani dSardegna in occasione delle qualsaranno organizzate crociere e gite collettive, comprenderà anche la visita all'Isola di Caprera.