Atmosfera di panico

Atmosfera di panico L'agitazione antistaliniana a Mosca Atmosfera di panico Dov'è Litvinoff ? Il fermento degli ambienti militari - Alla tensione politica si aggiunge la fame - Negozi di generi alimentari invasi e distrutti Berlino, 6 notte. Secondo telegrammi da Mosca a questi giornali la situazione nella capitale sovietica permarrebbe tesa in seguito alle agitazioni provocate dal recente processo, a cui si sono aggiunti motivi di malcontento per fa difficile situazione economica ed alimentare. Un'atmosfera di panico regna nella capitale. Nel sobborgo di Sokolnifci oggi la folla si è data ad eccessi quando dopo lungo aspettare in parecchi negozi per avere del latte, è stato alla fine comunicato che il latte mancava. Un negozio di generi alimentari è stato demolito. In vista della crescente tensione è stato chiamato a Mosca dalla provincia il secondo reggimento della così detta « divisione proletaria ». Da Varsavia si riferisce la voce di un attentato all'avvocato di Stato WisKinski contro la cui vettura, di ritorno da Borodino a Mosca, sarebbero stati tirati colpi di rivoltella che avrebbero rotto i vetri senza tuttavia ferire nò Wishinski nò l'autista. Tukacewski in disgrazia Una folla di altre notizie vengono segnalate sempre da Varsavia. Ritorna fra queste la notizia della « disgrazia » di Tukacewski della quale si continua a parlare, anche per un sintomo che appare a tutti significativo e che è questo: che durante l'assenza di giorni fa di Vorosciloff che, come si sa, si era recato a Leningrado in missione speciale, il commissario alla guerra non ha lasciato a Mósca come di consueto a suo sostituto il vice-commissario Tukacewski, bensì le sue funzioni sono state assunte dal neonominato capo della flotta Orlow, e ciò senza che ufficialmente o in alcun modo sia stata data notizia di un qualsiasi impedimento di salute o altro di Tukaceioski. Ciò riferisce l'agenzia telegrafica polacca Pat che valuta il fatto, sulla stregua delle interpretazioni che se ne danno a Mosca stessa, come significativo nei riguardi della disgrazia in cui sarebbe caduta « la migliore testa strategica dell'esercito rosso ». Centro di una serie di altre voci e di ipotesi continua poi ad essere la persona e l'attività del commissario agli esteri Litvinof. Corre la voce che anche a lui le cose non vadano più, tanto bene sebbene pare che, per ora almeno, una spiegazione debba essere intervenuta con Stalin; ma si insiste nel ritenere che per lo meno la carica di commissario agli Esteri egli debba ormai abbandonarla per assumere quella di rappresentante sovietico in qualche capitale, quantunque ciò contrasti con la prassi del governo sovie- tico che non è certo quella di favorire ai suoi « beniamini » con delle missioni all'estero il modo di evadere dalla tragica trappola sovietica. In ogni modo la voce insiste, e come destinazione prò- RYKOFF che è stato capo dei Commissari del Popolo ed è ora In carcere. babile di Litvinof si citano Londra, Parigi e perfino Roma. A suo successore si continua a fare il nome di Krescinski suo sostituto attuale, ona più ancora quello di Tairoiv recentemente insignito per meriti di politica estera conquistatisi nella repubblica mongola, dell'ordine di Lenin. Il Commissario agli Esteri Ma dov'è poi il commissario Litvinof t E' questa un'altra domanda che affiora nel telegramma odierno. Subito dopo arrivato a Mosca, nel suo precipitoso ritorno da- Ginevra a causa delle accuse di cui durante la sua assenza era stata fatta segno la moglie, il commissario Litvinof ebbe, come è stato detto, una vivace spiegazione con Stalin, dopo la quale si venne a quel qualsiasi moaus vivendi di cui si è parlato, ma dopo la quale di Litvinof non si è saputo più nulla nè si è più visto. Ha dato molto all'occhio a Mosca, secondo gli ultimi telegrammi, il fatto che ieri un ricevimento in onore del nuovo ambasciatore degli Stati Uniti Davies è stato offerto non già, come sarebbe protocollo, dal commissario degli Esteri, bensì dal connnissario per il commercio estero Rosenliolz e che in ogni modo al ricevimento non era presente il commissario agli Esteri Litvinof. Il comunicato ufficiale poi sul ricevimento sembra per giunta sottolineare la cosa, sentendo il bisogno di fare la lista di tutti i membri del governo sovietico presenti al ricevimento stesso, lista in cui non figura il nome di Litvinof. La cosa è molto commentata e in taluni ambienti aveva fatto lì per lì sorgere la voce di un imminente arresto del commissario Litvinof. Repressioni spietate Riga, 6 notte. Persone qui giunte da Mosca, dove sono stati eseguiti in questi giorni molti altri arresti per ordine del Commissario agli Interni, inferiscono che — malgrado le più feroci repressioni — la evoluzione della gravissima crisi nella quale si dibatte il regime staliniano è in pieno sviluppo. Ad affrettare il processo risolutivo hanno contribuito indubbiamente — essi affermano — l'insuccesso dell'intervento in Spagna ed il disastroso fallimento dei vari mirabolanti « piani », fallimento che ha avuto conseguenze interne di enorme importanza ed aggravata la carestia che angoscia varie regioni dell'U.R.S.S. in Europa e in Asia. Severissimi ordiìli sono stati diramati in questi giorni dal Commissario agli Interni e capo della Ghepeù, Jesciov, per mh repulisti generale degli elementi antistaliniani. Ma l'opera della polizia incontra serie difficoltà nelle regioni autonome, ove il movimento antistaliniano contanumerosi seguaci anche nei vari Commissariati e nei comitati locali del partito. Manifestazioni antistaliniane sono avvenute ed avvengono di continua, seguite da spietate repressioni. Ma dettagliate notizie su questi episodi della gigantesca lotta che si sta svolgendo tra Stalin ed i suoi avversari, non si possono avere perchè la- paura è tale negli ambienti sovietici di Mosca che ciascuno evita, di questi giorni, di avvicinare i giornalisti stranieri colà residenti, bastando il minimo sospetto per essere arrestato e deportato. Secondo le dichiarazioni di un viaggiatore qui giunto dal Manciùkuò dopo aver attraversato tutta l'U.R.S.S., i treni della Transiberiana viaggiano solo di notte. O gni treno sovietico è scortato da Agenti della Ghepeù ed i viaggia tori debbono rassegnarsi a lasciarsi chiudere a chiave negli scom partimenti sicché essi hanno la sensazione di viaggiare in stato di arresto. Inoltre nessun viaggiatore in transito per la Russia socie fica può abbandonare il treno, sot to pena di essere arrestato e de nunciato per spionaggio. Lo scopo di questi rigorosi provvedimenti sarebbe quello di impedire che viaggiatori possano vedere i lavori di carattere militare che migliaia e migliaia di deportati politici vanno costruendo lungo le frontiere dell'Estremo Oriente. L'informatore ha soggiunto che, lungo i confini del Manciukuò, l'U.R.S.S ha armate numerosissime bande di kungasi che contano, nel complesso, oltre duecentomila uomini, allo scopo di creare serii imbara: al Governo mancese. (Radio Stefani!. Quattro membri dell' Accademia sovietica arrestati come terroristi Varsavia, 6 notte. Si apprende da Mosca che la villa di Radek è stata destinata a casa di riposo per i redattnri delle Izvestia, e c/ie i mobili, gli oggetti personali e l'automobile xli Radek sono stati confiscati. Le Izvestia inoltre pubblicano la notizia dell'arresto di quattro terroristi appartenenti all'Accademia dele scienze sovietiche. L'exRettore dell'Università di Mosca, prof. Friedland, arrestato due me- WYSINSKI l'accusatore dei 13 trotzkisti condannati a morte. si or sono, è stato rinviato a giudizio sotto l'accusa di aver capeggiato un gruppo di terroristi composto di professori di scienze storiche. Le smentite di Mosca Un colloquio telefonico dell'Agenzia Reuter con un « osservatore bene informato » Londra, 6 notte. I giornali londinesi ricevono dai 'oro corrispondenti a Mosca telegrammi di smentite alle notiziedi rivolte nelle vie di quella capitale. Da Londra l'Agenzia Reuter ha telefonato ieri notte a un * osser- vatore bene informato » a Mosca per ottenere informazioni attendibili sulla situazione. Ecco il colloquio: — C'è qualcosa di vero nella voce che. ventidue alti ufficiali della guarnigione di Mosca sono stati arrestati per spionaggio? — La voce è indubbiamente molto esagerata. Vari ufficiali sono stati arrestati durante il processo, incluso il generale Putna. — E' vero che le mogli e le famiglie dei tredici uomini recentemente fucilati sono state messe in prigione? — E' improbabile. Non ho informazioni sicure; ma la figlia di Radek è stata vista a scuola ieri. — Pensate che la situazione possa considerarsi come estremamente tesa? — E' assolutamente inesatto il descriverla in questo modo. C'è stata della tensione al momento del processo; ma è stata indigna^ zione per gli accusati anziché per il governo. La maggioranza del paese è dietro a Stalin e al governo ». Il corrispondente da Mosca della Morning Post conferma le smentite di ieri dicendo che le voci di rivolta « sono assolutamente infondate » e che « Mosca non è mai stata cosi calma come in questi giorni s. a vsRglsIl losco traffico d'armi del console di Valenza a Ginevra Ginevra, 6 notte. Una curiosa notizia viene trasmessa questa sera dall'Agenzia jtelegrafica svizzera: i consoli deljGoverno di Valenza a Coirà e a Davos hanno dato le dimissioni a ! quanto ha comunicato la stessa)Legazione della Spagna rossa al i Governo federale. Le ragioni di | queste dimissioni non vengono : spiegate. Intanto l'Action Nationalc usci- ita oggi, pubblica un significativo; documento di un altro console spa- \ Rivas'gnolo, il famoso Cipriano Cherif, che da tenore è stato nominato da suo cognato Azafia segretario generale della Legazione permanente presso la Società delle Nazioni e console generale a Ginevra. Come si ricorderà, il Rivas Cherif, fu messo in causa al momento in cui la stessa Action Nationale pubblicò le ricevute dei diecimila franchi svizzeri dati dal Governo rosso di Valenza al Journal des Nations per mezzo del fuoruscito A. Prato, recentemente espulso dalla Svizzera. La ricevuta in questione era stata appunto rilasciata dal Prato al Rivas Cherif. Evidentemente il console generale di Spagna a Ginevra, ha l'abitudine di lasciare le carte dappertutto, dato che l'Action Nationale di oggi pubblica il testo di un telegramma in parte cifrato, inviato dal consolato spagnolo a Ginevra e che dice testualmente: « Vi prego di voler riferire d'urgenza al Sottosegretario alla Presidenza signor Llopis che, conformemente alla nostra conversazione telefonica, il camerata Fisse mi dice quanto segue: «Ho a disposizione in un porto del Baltico un forte quantitativo di Mauser e di cartuccie. Si può acquistare l'intero blocco o parte di esso ». Il venditore offre, per rispondere,M^UMh'nII«SShGSÌ %fflS? zie che io ho fissato al Governo. Fisse attende una risposta a Lon- !dra. Rispondetemi oggi. Saluti ». Questo sintomatico documento si |riferisce ad un noto trafficante di armi ginevrino, l'ex-deputato socialista Fisse che fu recentemente arrestato per traffico di armi in favore della Spagna rossa e suc- cessivamente lasciato dietro -ajcauzione. Il ruolo di console gene- jral'e di Spagna a Ginevra viene de-1nunciato da Giorgio Oltremare, che cosi scrive: « Rivas Cherif farà bene a rispondere sinceramente alle domande che l'inchiesta del Tribunale federale non mancherà di aprire a tal proposito. Sarà ammesso che un traffico di armi cosi importan te si faccia attraverso il Consola-to di Spagna a Gmevra? Noi vo- glia-r.o credere che Rivas Cherif. che ha avuto un ottimo ruolo nella carriera di artista, non ne ab bia in questo affare ».