II corso dei carri

II corso dei carri II corso dei carri La lieta manifestazione carnevalesca -- Mi gliaia di cittadini hanno assistito alla sfilata Giornata domenicale nella settimana del Carnevole; folla in tutte le vie e quell'atmosfera di giocondità che accompagna tutte le manifestazioni a cui prende parte il nostro popolo che sa sempre divenire, da spettatore, attore, vivamente partecipe a ciò che gli è dato di vedere. Quest'anno poi il Carnevale ha assunto una veste, starci per dire, ufficiale: è sotto l'egida del Dopolavoro, il potente organismo creato dal Duce per il popolo; ad esso han dato piena ed incondizionata la loro adesione le maggiori autorità cittadine ed in modo del tutto particolare il Segretario Federale Piero Gazzotti che, quale presidente della sezione torinese dll'O.N.D., ha voluto prsonalmente impartire le direttive per l'organizzazione della gioconda e lieta festa. Il Regime attraverso gli uomini più rappresentativi sa attuare in pratica cgni desiderio ed ogni aspirazione del nostro popolo; il sano gusto del divertimento è proprio di questa razza mediterranea e solare. Nel pomeriggio di ieri i carri grotteschi e satirici si sono adunati al Valentino e si sono ordinati in corteo. Ha presieduto alla manifestazione il dott. Stefanelli, dirigente dell'O.N.D., che ha disposto in modo che la lieta festa riuscisse in tutto degna delle tradizioni del Carnevale torinese. Ed infatti così è stato. Dal momento in cui sono comparsi al Valentino i primi carri, il popolo, che ha fatto ala al loro passaggio non li ha più abbandonati, cosicché si è formato un immenso corteo che ha proceduto fino alla piazza Vittorio Veneto, che in quest'epoca è ribattezzata quale e piazza dei divertimenti ». Questa fiumana di popolo festante ha rivelato un aspetto del volto di Torino che sa esser sì la città del lavoro e delle più ardue realizzazioni, ma anche, quando se ne presenta l'occasione, la città del divertimento, la città di ogni più squisita eleganza, la città ben degna, infine, di ospitare l'Ente della Moda perchè della moda nazionale Torino è la regina. I Dopolavoro dei 15 Gruppi Rionali hanno tutti partecipato alla festosa sfilata presentando dei vividi ed animati canestri di fiori; ogni fiore una gentile giovinetta, ogni carro un festoso coro di canti, una visione di grazia, di giocondità, di letizia. Già si sa che le sfilate dei car ri nel carnevale hanno tutte una grande presa, una strana attrattiva sul pubblico. Quei fantocci semimoventi, quei mostri ridicoli, quegli strani ibridi animali sembrano eccitare la fantasia del¬ la folla, forse perchè rappresentano il mondo favoloso in cui ognuno, abbandonandosi all'atmosfera carnevalesca, può ritrovare un poco la gioia dell'infanzia, del tempo felice dei t.iochi. Ed i carri di ieri sono stati invero belli, alcuni anzi bellissimi. Un gigantesco elefante sventagliava dalle orecchie mucchi di coriandoli; da Condove era giunto un razzo ricco di gioconda giovinezza che si esprimeva in canti e con getti di confetti coriandoli s stelle filanti; una Fiat 500 troneggiava dall'alto di una rupe quasi a significare che l'ultimogenita della grande fabbrica Torinese riesce ad arrampicarsi anche sulle cime dei monti; ospiti nell'interno della vettura erano Gianduia, Giacometta ed un vispo Gianduiottino; e poi ancora casette di campagna, orsi polari, enormi testoni, animali strani e mai visti; una rassegna infine di oltre quaranta carri — tanti infatti ne sono sfilati — che è durata a lungo mentre la folla applaudiva giocondamente. Dalla tribuna di via Po hanno assistito alla sfilata molte autorità cittadine tra cui U Federale, il vice Podestà conte Gloria, il generale Cantù ed altre personalità. Nelle vie una fiumaìia di popolo convenuto anche dalla provincia affollando tutti i treni. Il popolo ha voluto esprimere al Federale Gazzotti la sua soddisfazione per l'iniziativa da lui presa di organizzare queste manifestazioni carnevalesche a ca> rattere popolare. Mandate di confetti sono stati lanciati dai carri e dalle tribune; la dolce pioggia è stata presa al volo dai ragazzini ed anche dagli adulti. Come già ieri per il treno astrale, per la cui creazione hanno col laborato gli artisti Vaira, Musso, Garrone, Vellan, Bergera, Ceragioli ed altri insigni artisti, così ieri per U corso dei carri il popolo ha espresso il suo plauso. La morte di un sacerdote colpito da malore Il sacerdote don Giovanni To< rasso, di 59 anni, abitante in vicolo Santa Maria 1, transitava ieri mattina poco dopo le ore 9, in via Santa Chiara. Giunto all'altezza di via delle Orfane alcuni passanti lo videro improvvisamente barcollare e quindi accasciarsi al suolo. Con un'auto privata il povero sacerdote fu trasportato al vecchio Ospedale San Giovarmi, ma quei sanitari non potevano per altro che constatarne la morte avvenuta durante il tragitto per sincope cardiaca.

Luoghi citati: Condove, Torino