Il tedesco Buchi primo nel fondo

Il tedesco Buchi primo nel fondo / GIUOCHI UNIVERSITARI A ZELL SUL LAGO Il tedesco Buchi primo nel fondo pUna magnifica prova di Holzner (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Zeli am See, 3 notte. I massimi onori della giornata (e lealmente ammetterlo tanto meno ci costa in quanto si tratta di atleti cresciuti ad una scuola di serietà, di volontà e di lede che molto somiglia alla nostra) sono toccati ai tedeschi. Vi invito senz'altro a scorrere la classifica della gara di fondo, che pur sempre rimane, nonostante la nota acrobatica della discesa, la prova sciistica più atletica e appassionante, e vedrete che, non solo il vincitore è un goliardo dell'amica Germania, ma 2 su 6, 5 su 10 e 8 su 16 dei primi arrivati appartengono alla- Nazione che già alle Olimpiadi ha strappato il primato sportivo mondiale. Così i tedeschi hanno spezzato l'aureola di superiorità di cui andavano fieri i norvegesi i quali si sono dovuti accontentare dei posti numero 2, 6, 8 e llf. L'Italia, in una ipotetica classifica, per Nazioni, verrebbe terza, col suo uomo di punta Holzner e gli ottimi Marinangeli e Bonichi, cui si devono i nostri toìgliori risultati. Ma questa postetene che, diciamolo pure, non corrisponde alle nostre aspettative, è dovuta in gran parte a due fattori: la sfortuna che si è accanita contro De Antoni e un quasi generale errore nella scelta della sciolina. La sfortuna di De Antoni De Antoni aveva già avuto la « scalogna » di dover aprire la strada a tutti; e sapete che cosa questo voglia dire. Come se ciò non bastasse, all'inizio della gara, nella prima salita, uno dei suoi bastoncini si infilò in un cespuglio e si ruppe; nella caduta, oltre che « bollarsi » alla faccia, il ragazzo riportò un doloroso strappo aUa spalla sinistra e non potè, poi, più adoperare il braccio a volontà. Tutta questa disdetta influì anche sul morale, per cui il combatten- te menomato nelle armi (il bastoncino di ricambio pesava il doppio dell'altro) e nello spirito, non puntò più a uno di quei primi posti ai quali la sua classe gli avrebbe dato diritto. Bonichi, vittima della troppa sciolina, è caduto più volte e così pure gli altri, mentre anche Holzner si è trovato, per la stessa ra gione, in alcuni punti, in difficol tà. Chi se l'è cavata al di sopra delle speranze è stato Marinangeli che, partito con la convinzione di dover fare da fanale di coda della squadra, svantaggiato in discesa, che non è il pane più adatto per i suoi denti, deve aver compiuto miracoli in salita e in piano, non ostante la rottura della punta di un bastoncino, per riuscire, lui, recluta di incontri internazionali, a finire a soli li' dai grossi calibri della categoria. Marsilli, in non buone condizioni di salute (egli covava ancora la febbre cacciata via l'altro ieri a- forza di chinino} non ha potuto dare il rendimento normale dei suoi mezzi. Queste sono le ragioni che spiegano il nostro non ottimo risultato. Ma, forse, le speranze tendono sempre così in alto, da non farci valutare abbastanza la realtà. Se pensiamo che le « maglie nere » si sono lasciate alle spalle e austriaci, che pur erano in casa loro, e cecoslovacchi e svizzeri e francesi, il posto che occupano in campo goliardico intemazionale è più che ^onorevole e soddisfacente. Ciò non toglie che i giovani debbano cercare di riprendere le tradizioni de- gli anziani, in questa specialità forse un po' trascurata, in modo da assumere vittoriosamente la difesa dei nostri colori, in maggior parte ancora affidata alla tenacia e alla passione degli anziani. La vivace contesa Le partenze dal Gasthof Wimm sono state date nella mattinata, appena colorita da un sole malato, con puntualità cronometrica ogni 30" a partire dalle 9. Tutti i ses- safttadue concorrenti (gli altri cin- quanta che seguirono, disputavano il campionato austriaco) sono spariti saltellando su per il sen tiero che, subito dopo la partenza, conduceva in salita nel bosco. In mancanza di segnalazioni ufficia li, il dott. Impiccinì aveva organizzato un triplice controllo al J/", al 6° e al 15° chilometro; e, sulla base dei rilievi fatti in questi tre punti, ricostruirò, a grandi linee, la gara. Il più svelto a superare la pri ma salita, cioè il dislivello di 250 metri e a scendere dall'altra parte in 4 chilometri, fu il polacco Woj- na (che, però, non partecipava ai Giuochi) che ci mise 19' e 15", cioè 15" meno di Holzner, Kraisy e Holte, e quasi un minuto meno di Biichl. Nell'ultimo tratto di discesa e nel successivo di due chilo- metri di piano, Holzner si portò in testa in SO' e 55", precedendo al 6" chilometro Holte di 38", Biichl di 50", Kraisy e Wojna di 55". Si facevano, intanto, avanti il tedesco May, anch'egli partecipante solo al campionato austriaco, a 1 e 5", e i norvegesi Heggstadt, a 1 e la", e Eie, a 1' e SO". Gli altri erano già nettamente distanziati e, fra essi, Bonichi veniva a 2' e 45" da Holzner, e Marinangeli a 3' e 10". De Antoni, già alle prese con la sfortuna, era a 3' e 20 Ormai la lotta appariva limitata ai primi otto uomini nominati. Dall'll" al 15° chilometro, Holzner non passò un periodo felice e la sciolina lo tradì. Perse così fortemente terreno alla pari di Holte e di Wojna, mentre avvantaggia rono Biichl che si portò decisa t« in testa in 1 ora e 13', Krai siHzaan sy che all'ultimo controllo passò in 10" più del suo connazionale. Heggstadt a 20"; poi venne Holzner a 30", Wojna a V e S ', Holte a 1' e 33", Eie a 1' e 35", Schcpe a 2', May a 2' e 5". Nell'ultimissima frazione, Holzner ebbe una ripresa fantastica, tanto da guadagnare in poco più di un chilometro, 11 dei SO secondi di ritardo su Biichl, H dei 20 su Kraisy e 3 dei 10 su Heggstadt che pur fu uno dei più veloci nel finale. Ma il generoso sforzo che lo fec-ei tagliare il traguardo allo stremo delle energie, con la bava alla bocca, senza respiro, non potè fargli guadagnare neppure un posto in classifica, servì solo a diminuire i distacchi dai primi tre. Ciò non toglie che ad Holzner spetti il plauso che meritano gli atleti che sanno lottare fino allo spasimo dei muscoli e della volontà. Plauso che non va neppur lesinato al sorprendente Marinangeli (ma il più sorpreso all'arrivo era lui!), al sempre energico, piccolo Bonichi, e ai promettenti Bolani, Larghieri e Rasi e al tenace Marsilli. Oggi gareggiano i discesisti Quel po' di amaro che ci era rimasto in bocca dopo l'arrivo della gara di fondo, sdamo andati a levarcelo alla partita di hockey tra i nostri e i francesi. Il punteggio di 5 a 0 dice da sè la superiorità della nostra squadra che ha, segnato due punti nel primo tempo, uno nel secondo e due nel terzo: due ad opera di Mussi, uno di Fabris e due di Apollonio. Questo successo era previsto, se non proprio in misura così seccammo non deve crearci illusioni per t successivi incontri, specie quelli con l'Ungheria e la Cecoslovacchia, che saranno due avversarie ben più dure da piegare. Intanto, domani, ci incontreremo con l'Austria. Questa sera si è svolto l'incontro di hokey fra l'Austria e la Ce- coslovacchia. Contrariamente alle previsioni, gli austriaci non solo hanno resistito alla tecnica dei cecoslovacchi, ma hanno anche messo più di una volta, in serio pericolo la porta dei loro avversari. La partita è stata accanitissima ma si è conclusa con un zero a zero. A Igls il tempo continua a non permettere gli allenamenti e l'inizio delle gare di bob. Domattina sarà presa una decisione definitiva; se il tempo persisterà ad essere contrario, le gare satanno definitivamente sospese. Domani incominceranno a gareggiare i discesisti. La nostra squadra sarà composta da Adriano Guarnieri, Pariani, Ferroglio, Gallarotti, Sabini e Rasi Alberto. Giuseppe Ambrosini La classifica 1. BUchl Edoardo (Germania) n ore 1,21' e 22"; 2. Heggestadt (Norvegia) 1,21'34"; 3. Kraysy (Germania) in 1,21'35"; 4. Holzner (Italia) 1,21*45"; 5. Woyna (Polonia), fuori Giuochi, 1,22'21"; 6. EU (Norvegia); 7. Schepe (Germania); 8. Holte (Norvegia); 9. May (Germania), fuori Giuochi; 10. List (Germania), fuori Giuochi. Gli altri italiani si sono cosi classificati: 19. Marinangeli 1,25' e 56"; 20. Bonichi 1,26'9"; 28. Bolani 1,28'39"; 30. Marsilli 1,28'47"; 37. De Antoni 1,30'2"; 41. Larghieri 1,30'44"; 42. Sanoner 1,30'52". Holzner, il nostro miglior uomo nella gara di fondo.