La sentenza di Mosca

La sentenza di Mosca La sentenza di Mosca Le accuse contro il «centro parallelo trotzkista antisovietico » -- / tredici condannati alla fucilazione Trotzki e suo figlio Sedof proclamati nemici del popolo Mosca, 30 notte. H dispositivo della sentenza contro gli imputati del «Centro trotzkista parallelo », Piatakof, Sokolnikof, Radek, Serebriakof, Livchitz, Mourolof, Drobnis, Bogouslavski, Kniavez, Rataitchak, Norkine, Chestof, Stroilof, Tourok, Grache, Pouchine, ed Arnold, ricorda come nel 1933, sulle dirette istruzioni di Trotzky, già espulso dalla Russia fin dal 1929, oltre il già esistente « Centro unificato trotzkista zinovievista '», che comprendeva Zinovief, Kamenef, Smirnof ed altri, fu costituito a Mosca un « Centro parallelo trotzkista antisovietico » comprendenti gli imputati del processo. Che cosa sarebbe il trotzkismo Basandosi sullo istruzioni del « nemico del popolo » Trotzky, il « Centro parallelo trotzkista antisovietico », si proponeva come scopo principale di rovesciare il potere sovietico dell'U.R.S.S., e, troncata la industrializzazione del paese, di instaurarvi il capitalismo e mezzi impiegati a questo scopo erano il sabotaggio, il terrorismo e lo spionaggio con lo scopo di indebolire la potenza economica militare della U.R.S.S. e procurare, con una futura aggressione militare contro l'U.R.S.S., la sua disfatta. A questo fine Trotzky, dall'estero ed il « Centro parallelo antisovietico » nelle persone di Radek e Sokolnikof a Mosca, stabilirono rapporti con i rappresentanti della Germania e del Giappone, Trotzky nei colloqui con Rudolf Hess, uno dei capi nazionalsocialisti, promise di fare, dopo la disfatta dell'U.R.S.S., alla Germania e al Giappone, concessioni economiche e territoriali a spese sovietiche. L'Ucraina sarebbe stata concessa alla Germania e le regioni dell'Amur sarebbero state date al Giappone. Trotzky aveva assicurato che avrebbe cercato di aiutare gli aggressori con propaganda disfattista all'interno. In quanto a Piatakof, Radek, Sokolnikof e Serebriakof, essi, su istruzioni di Trotzky, ricevute spesso attraverso Radek, o da Piatakof personalmente, nel suo incontro con Trotzky ad Oslo, nel dicembre 1935, spiegarono una criminosa attività contro-rivoluzionaria. Centri antisovietici furono creati nelle principali città della U.R.S.S. ed a Novosibirisk fu costituito per iniziativa di Piatakof, un Centro antisovietico per la Siberia occidentale cui aderirono gli imputati Mouralof, Bogouslavski e Drobnis. L'attività terroristica e sabotatrice degli accusati fu rivolta specialmente contro i settori della difesa nazionale, con la partecipazione diretta degli agenti dello spionaggio tedesco e giapponese. Le istruzioni di Piatakof erano di non esitare di fronte a sabotaggi comportanti vittime umane; molte vittime avrebbero fomentato il malcontento tra gli operai. Le colpe e le pene La sentenza enumera, successivamente, gli atti di sabotaggio compiuti, dietro istruzioni di Piatakof e quelli compiuti dietro istruzioni di Piatakof e Mouralof. Gli imputati preparavano, per un caso di guerra, esplosioni, incendi, disastri ferroviari ed inoltre epidemie, spargendo bacteri di malattie contagiose nei convogli militari. Gli imputati Livchitz, Kniazev, Tourok, Stroilok Chestof, Rataitchak, Pouchine e Grache, sulle istruziciii del Centro trotzkista, fornivano allo spionaggio tedesco e giapponese informazioni segrete della più grande importanza. Gli imputati Rataitchak e Pouchine erano in intimi rapporti con le spie tedesche Meyerovitz e Lenz cui fornivano notizie delicatissime sul funzionamento di stabilimenti chimici. Gli imputati Chestcf e Stroilof sono legati agli agenti tedeschi Schebesto, Fless, Floren e Sommeregger, cui trasmettevano notizie sull'industria chimica del bacino di Kouznetsk. Gli imputati Livchitz, Knlazef e Tourok fornivano sistematicamente allo spionaggio giapponese informazioni del tutto segrete sullo stato della tecnica e delle possibilità delle ferrovie sovietiche in caso di mobilitazione. In seguito la sentenza enuncia i delitti commessi dagli imputati e gli articoli del codice penale, in virtù del quali la Corte Suprema dell'U.R.S.S. condanna Piatakof e Serebriakof, . quali membri del « Centro trotzkista parallelo » che diressero personalmente il tradimento e lo spionaggio, il sabotaggio e il terrorismo, alla fucilazione. Gli imputati Muralof, Drobnis, Livchitz, Bogoulavski, Kniazef, Rataitschak, Norkine, Chestof,. Tourok, Pouchine e Grache, quali organizzatori ed esecutori dilettivi dei delitti enumerati, sono pure condannati alla fucilazione. Gli imputati Sokolnikof e Radek, quali membri del « Con. tro trotzkista antisovietico », reFponsabili della attività criminale di e"so, ma che non parteciparono direttamente alla organizzazione del terrorismo e dei sabotaggi, sono condannati a dieci anni di reclusione, mentre Stroilof è condannato a otto anni. I condannati Sokolnikof, Radek, Arnold e Stroilof sono privati dei diritti politici per un periodo di cinque anni. I «nemici del paiolo» Trotzky e suo figlio Sedof, espulsi dall'U.R.S.S. nel 1929 e privati della cittadinanza con le disposizioni prese nel 1932 da! comitato esecu tivo centrale dell'U.R.S.S., rei per le deposizicni di Piatakof, Radek, Chestof e Muralof, cosi come per le deposizioni dei testimoni Romm c Boukhartzef, e per le documen tazionl emerse dal processo, di aver diretto personalmente Ilatti vita e il tradimento del « Centro trotzkista antisovietico. », qnalora trovati, sul territorio deU'U.R.S.S.t drmegsssnmrcdpLtczfstlpsiedpcccsstt devono essere immediatamente ar. restati e deferiti alla Corte suprema dell'U.R.S.S. Nella Piazza Rossa e nelle vie e piazze adiacenti si è svolta oggi, frattanto,, quella che è stata senza dubbio la più grande dimostrazione organizzata in regime sovietico, fatta eccezione delle manifestazioni annuali per il primo maggio. Nonostante i 15 gradi sotto zero, un milione di persone è stato convocato nella Piazza Rossa per dare una solenne approvazione popolare alla sentenza.dì ieri sera. Le diverse colonne recavano ritratti enormi di Stalin e di altri capi sovietici, e caricature di Trotzky e dei suoi amici principali. La folla è stata arringata da Crusceff, segretario generale del partito comunista moscovita, U quae ha fatto sostanzialmente una parafrasi della requisitoria di VIshinski, solo aggiungendo che « se i nemici ci obbligano alla guerra, essa sarà tale da non aver precedenti nella storia dell'umanità. Il popolo libero dell'Unione Sovietica combatterà come non ha mai combattuto in passato». Intanto le Isvestia offrono indicazioni sull'esistenza di altri gruppi trotzkisti, laddove pubblicano: « La lotta contro i resti della disfattissima organizzazione di sfruttatori non è ancora terminata nel nostro Paese. Occorre tuttora la massima vigilanza ». Il giornale rileva che « i pericoli di guerra aumentano, lo spionaggio della Germania e del Giappone, la cui attività è stata messa a nudo nel processo che si è concluso stanotte, provano questa verità con chiarezza assoluta ».

Persone citate: Lenz, Rudolf Hess, Stalin, Trotzki, Vishinski