La pena di morte richiesta per tutti gli imputati

La pena di morte richiesta per tutti gli imputati LA REQUISITORIA AL PROCESSO DI MOSCA La pena di morte richiesta per tutti gli imputati o o a l a o i i Mosca, 28 notte. La seduta segreta che si riteneva fissata per stamane, ha avuto luogo invece ieri sera, a tarda ora. Al termine dell'udienza è stato diramato un comunicato in cui è detto che i giudici hanno udito le relazioni di alcuni tecnici i quali hanno esposto dati che non potevano essere resi di pubblica ragione. Un testimone, il tedesco ingegner Alex Stein, ha parlato di suoi pretesi rapporti con un governo estero, non nominato. Durante la seduta segreta sono stati, ancora interrogati Radek, Sokoinikoff -e Piatakoff circa i loro rapporti con rappresentanti di una potenza estera in relazione con gli ordini che sarebbero stati emanati da Trotzky per una guerra contro i sovieti e la divisione del territorio dell'U. R.S.S. Le testimonianze di Radek e di Sokoinikoff, oltre che l'esame di alcuni documenti prodotti dalla accusa, avrebbero condotto ad identificare, nomi e qualifiche di agenti di governi esteri, implicati nelle pretese macchinazioni antisovietiche. Oggi, nel pomeriggio, il procuratore Wysinski, nella sua pubblica requisitoria, ha chiesto :a pena di morte per tutti i diciassetti imputati; ma non ne aveva fatto mistero fin dalle prime battute, della requisitoria, che è stata costantemente caratterizzata da estrema violenza di linguaggio e dominata da accesa passionalità. L'invettiva ai trotzkisti Rivolgendosi personalmente agli accusati, Wysinski ha esordito: «Voi siete testimoni confessi di quanto in basso siano caduti i trotzkysti, già esponenti di una corrente di avanguardia del fascismo internazionale » e dopo aver esposto i capisaldi della sua requisitoria e le caratteristiche delle azioni delittuose attribuite agli imputati, ha rilevato che il processo attuale, più ancora di quello precedente « riassume la attività criminale svolta in parecchi anni dal cospiratori trotzkysti che non hanno indietreggiato dinanzi alle più atroci iniziative, rilevando con quale folle tenacia e astuzia tortuosa, essi hanno condotto la lotta ». Quindi ha esaminato le singole responsabilità nella luce suenunciata, ed ha esclamato a voce altissima: « Ma il passato — trotzkysmo e trotzkysti — è terminato per sempre. Nelle difficoltà del periodo che va dal 1929 al 1933, essi credettero di trovare alimento alla loro battaglia delittuosa e pensarono anche di poter vincere. Le difficoltà furono superate ed essi pensarono di salvarsi dal fallimento ricorrendo a nuovi metodi ancora più odiosi e atroci. Nell'estate del 1931, il Giappone deliberò un meticolosissimo piano per un attacco all'Unione Sovietica da compiere nel 1932. Numerosissime sono ormai le prove he esso trovò aiuto fra i «trotzkysti». Senza per nulla 'attenuare la sua violenza di linguaggio, sopratutto quando si rivolgeva direttamente agli imputati, Wysinski ha ricollegato minutamente i reati loro ascritti alle intenzioni attribuite al Giappone. Qui gli imputati hanno cominciato a dimostrarsi impressionati: i loro visi erano esterrefatti, gli occhi sbarrati; era evidente in tutti loro lo sforzo di resistere, di dominarsi. Solo Stroillof improvvisamente è scoppiato in un pianto dirotto. Particolarmente presi di mira da Wysinsky furono Pyatacoff. Sokolnikoff e Radek, chiamati « capi di una banda di briganti, incendiari, spie e falsari»; l'oratore ha ritto una elencazione molto ampia dei morti e dei feriti nei vari atti terroristici di cui sono ritenuti responsabili gli imputati e questi ha chiamato: « assassini dei lavoratori ». Radek, che fino a questo momento aveva saputo fortemente dominarsi, ebbe un tremito dei muscoli facciali quando Wysinski lesse alcuni brani degli articoli che lo stesso Radek scrisse subito dopo la condanna di Zinovieff e Kameneff, nei quali questi erano definiti: «traditori, rettili immondi ». Contro Radek '< Voi, Radek, voi siete tutto ciò. Voi avete chiesto in tutti i vostri commenti al processo precedente che gli agenti del fascismo dovevano essere sterminati. Ma quando scriveste di Zinovieff e di Kameneff, avete commesso un errore essenziale: dovevate scrivere anche di voi. La Corte ora deve correggere questo errore ». Wysinski, agitando una lettera di Radek contro gli avversari del sistema sovietico, contro i terroristi che cercano di distruggerlo all'interno, esclamò: « Voi qui scriveste che tutti quelli che tradiscono il loro paese devono pagare con la testa il crimine. Non mi resta che aggiungere che anche Radek devo pagare i suoi misfatti con ;a sua testa ». Wysinski non dimentica inoltre l'asserito accordo, emerso dal dibattimento, per assicurare i rifornimenti di petrolio al Giappone in caso di guerra con gli Stati Uniti ed esclama che « i fascisti internazionali (verso i quali adopera aggettivi che impressionano perfino la Corte) non contenti dei loro piani contro l'Unione sovietica, volevano colpire anche una delle più gloriose democrazie, una grande nazione che vive e opera ispirandosi a ideali di pace ». Wysinski ha parlato due ore e mezza. Egli termina la requisitoria chiedendo la pena di morte per tutti "gli imputati, verso i quali lancia nuovamente invettive roventissime. Appena Wysinski ha terminato di parlare, il presidente Ullrich ha sospeso la seduta. La sorella e la figlia di Trotzky gettate in prigione Un terzo clamoroso processo Berlino, 28 notte. Non è ancora chiuso a Mosca il secondo processo contro i «trotzkisti » che già è imbastito il terzo, di cui sono già per lo meno a posto gli accusati. A Mosca, in fatto di processi e di eliminazione di rivali politici, non si perde tempo. Secondo un telegramma da Riga ai giornali, questo terzo processo trotzkista si preparerebbe per l'aprile prossimo. Al banco degli accusati siederanno Bucarine, redattore capo delle Isvestia, il generale Putna, ex addetto militare all'ambasciata di Londra, il capitano Smutny, or ora arrestato, aiutante del vice commissario per la guerra maresciallo. Tucacewski, Rakowski, ex ministro de'gli esteri della repubblica sovietica dell'Ucraina e inviato sovietico a Parigi, e Rykoff, ex presidente del consiglio dei commissari del popolo. A questa lista, già ben nutrita di importanti personaggi, vanno poi aggiunti anche altri nomi fra cui quello di Beloborodow, l'assassino della famiglia imperiale di cui l'arresto, ieri annunziato da fonte privata è cenfermato oggi dalla agenzia telegrafica ufficiosa polacca Pat, di due sensazionali arresti oggi medesimo l'agenzia dà notizia. Essa infatti annunzia che, per ordine diretto del dittatore rosso, le Ghepeù ha tratto in arresto due familiari di Trotzki cioè la figlia e la sorella dell'agitatore. La prima è stata arrestata sotto l'accusa di avere capeggiato una congiura anti-statale intesa ad abbattere Stalin; la seconda, la quale era moglie di Kamenef, condannato a morte nel precedente processo, sotto la accusa di avere nel luogo di deportazione siberiano di Krasnojarsk, dove si trovava, incitato ad atti di sabotaggio. Anche le due donne sarebbero giudicate in aprile. Tristi ore dell'esiliato Città di Messico, 28 notte. Trotzki è abbattutissimo per l'arresto avvenuto a Mosca del .=uo figliolo, teme che egli sarà ucciso e vive sotto l'incubo di un attentato alla propria vita da parte dei suoi persecutori staliniani. UNA COLONNA DI AUTOME ZZI IN MARCIA IN A. O. I.

Persone citate: Alex Stein, Rakowski, Stalin, Trotzki, Ullrich