L'assassinio a La Chaux de Fond del capo della Gioventù nazionale svizzera

L'assassinio a La Chaux de Fond del capo della Gioventù nazionale svizzera I delitti del comunismo L'assassinio a La Chaux de Fond del capo della Gioventù nazionale svizzera La sopraffazione rossa L'uccisione del dott. Bourquin -- L'autoambulanza che trasporta la salma presa a sassate Profondo sdegno in tutta la Svizzera Ginevra, 26 notte. Vivo fermento regna in tutta la Svizzera per i sanguinosi incidenti provocati a La CKaux de Fond dai comunisti che, tra gli altri atti di violenza criminale, sono colpevoli dell'aggressione e dell'assassinio del capo dell'organizzazione delie Gioventù nazionali, il dott. Eugenio Bourquin; Un contraddittorio politico Questo atroce episodio si è verificato poco dopo la mezzanotte di lunedì, dopo che la cittadina di La. Chaux de Fond già aveva vissuto una serata agitatissima per il tentativo dei rossi di impedire lo svolgimento di una conferenza anti - bolscevica organizzata dallo stesso gruppo politico del Bourquin, conferenza nel corso della quale doveva prendere la parola nmgncsctplddmsnnnl, Vex-consigliere federale Musy, co- nosciuto còme uno dei dirigenti del movimento nazionale elvetico. Non contendi della soddisfazione che era stata loro accordata coti la concessione del contraddittorio nella conferenza del Musy, i rossi non hanno cessato di manifestare violentemente per impedire all'oratore di prendere la parola. A tal fine i comunisti organizzavano in tutti i quartieri della cittadina delle riunioni per creare un'agitazione sistematica. Inoltre facevano distribuire dei manifesti con cui facevano appello alla popolazione di effettuare una crociata contro il Fascismo. E' così che la conferenza di Musy si iniziava in condizioni estremamente delicate e in un'atmosfera carica di elettricità. I nazionalisti avevano per altro avuto la precauzione di occupare tutti i posti attorno all'oratore in modo che quest'ultimo potesse svolgere in una calma relativa il suo tema, sottolineando che il comunismo è un pericolo nazionale e intèrnazio- Bfdpidcgnaie e che la Svizzera non poteva [in nessun modo tollerare l'intrusione di un sistema straniero. L'on. Musy, parlando con cognizione di eausa, nella sua qualità di exmembro del Governo elvetico, dimostrava d'altra parte come, il principale pericolo non risiedesse tanto nell'organizzazione del partito comunista come tale ma nelle sue diverse sotto-organizzazioni, come il « soccorso rosso » la società degli amici dell'U.R.S.S., il fronte antifascista, ecc. ecc. organizzazioni che in Svizzera sono una cinquantina circa. Il contraddittorio veniva svolto da un professore del liceo di La Chaux de Fond, il quale faceva un'apologia completa del comunismo, attaccando violentemente il Capo del Governo italiano e il | Cancelliere tedesco. L'oratore rosso terminava, esaltando l'impiego della forza da lui definito necessario, contro la disparità legale. Musy rispondeva brevemente mettendo in luce con riferimento diretto alle parole del suo contraddittore, come il preteso attaccamento dei rossi alle formule democratiche sia soltanto una parvenza, dato che i cernimi sti non rinunciano mai alia dittatura di classe. | ] La violenta aggressione Al termine della- conferenza cominciavano gli incidenti che dovevano sboccare nel tragico episodio. Malgrado le misure di polizia, l'aggressione rossa si scatenava in pieno. I gendarmi erano costretti ad adoperare gli sfollagente e le bombe lacrimogene per far sgomberare la piazza. Purtroppo le forze di polizia erano in minoranza di fronte ai 2 mila manifestanti che erano stati racimolati dai rossi. Il gruppo dei giovani nazionalisti tentava di ordinarsi in corteo per guadagnare i locali del loro circolo; ma appena si erano messi in marcia, i comunisti li aggredivano strappando loro le bandiere svizzere e ferendo più o meno gravemente diversi patrioti. Qualche istante dopo il dott. Bourquin che con un gruppo isolato di amici cercava di raggiungere il circolo delle gioventù I[~ j' i r o o a a nazionali, veniva assalito brutal-1 emente all'angolo della via da un dgruppo di comunisti che lo feriva- hno gravemente alla testa con un corpo contundente. L'aggressione si effettuava in modo così rapido che nessuno poteva rendersi conto della sua gravità. Il dott. Bourquin veniva- trasportato immediatamente al circolo delle Gioventù nazionali dove diversi medici cercavano di prodigargli le cure più amorevoli; ma neanche mezz'ora dopo egli soccombeva senza aver ripreso conoscenza. Mentre egli stava agonizzando nell'interno del circolo nazionale, delle pietre venivano lanciate contro le finestre del locale e dei frantumi di vetro andavano a cadere sulla , salmo. Lo stesso tentativo criminale si verificava al momento del passag, gio dell'autoambulanza che tras- portava la salma al domicìlio e l n e a o i e A o a i e o a e n , è - che veniva fatta segno a una fitta sassaiuola. L'autopsia ha, rivelato che il Bourquin è morto in seguito alle ferite riportate alla testa. Si crede che gli assassini abbiano adoperato una bottiglia per colpire il capo delle gioventù nazionali. La nobile vittima Il defunto, che era sposato e padre di un ragazzo di una quindi-1 cina d'anni, era assai noto in tutto ' il Cantone di Neuchdtel come organizzatore delle Gioventù Nazionali e del movimento di raggruppamento patriottico. I giornali rendono omaggio al suo coraggio cavalleresco e alla sua larghezza di spirito che avrebbero dovuto meritargli il rispetto dei suoi avver-, sari politici. Il fatto che egli ri/iu>dcfnpcasqprmcscireicaiNrnpgrSsrcdrrotseqllava qualsiasi compromesso sul terreno nazionale e sociale gli aveva attirato la più viva ostilità da parte dei rossi. Questa ostilità non! aveva fatto che accentuarsi in questi ultimi tempi quando si era a [Uo che n Bourauìni che aveva cmilitato nel partito liberale (egliìrapprese» lava ancora nell'attuale]1. i l e e i, l o o a a e l | e o eo o ro i legislatura il partito liberale al Parlamento del Cantone di Neuchdtel), aveva aderito all'organizzazione politica del capo nazionalista ginevrino Giorgio Oltramare. La polizia ha proceduto nella notte scorsa a diversi arresti di noti comunisti; tra i quali tuttavia non risulta che si trovi l'assassino del dott. Bourquin. Nella giornata di oggi, in seguito a ordini perentori delle autorità federali, la polizia procedeva all'arresto in massa di elementi comunisti imprigionando una cinquantina di persone. Tuttavia si ha l'impressione che gli aggressori del dott. Bourquin abbiano abbandonato la regione in cui si è svolto | il tr ] in Francia. vooioo aer rn aooi i a uo nro pgù aqico fatto e si siano rifugiati ! 'rancia. ì ' . ,. .. , Il doloroso episodio di La Chaux I de Foìid ha carnato una. vivissima, emozione anche nella capitale del- la Confederazione dove si osserva." corrispondente dellai.. mone. Gli avvenimenti come quelli | che si sono svolti a La Chaux de'Fond confermano quello che trio; Iftuevano dimostrato quattro amiil[ or sono i tragici fatti ginevrini delU9 novembre ». A Berna e negli al- 'tri centri della Confederazione si!leW1noir.a^o^ dare il divieto delle organizzazwì?ii comuniste in Svizzera. — scrive il Tribune de Genève — « che il comunismo sta adottanto in Svizze-1 ~ j ra un atteggiamento sempre più ] 'aggressivo e dimostra di voler, impedire i! diritto di libertà di rÌH-1 G. T Il processo di Mosca Gli interrogatori continuano Mosca, 26 notte. Le deposizioni all'udienza odierna hanno avuto lo scopo di lumeggiare le asserite inframmettenze germaniche in Russia. L'imputato Stroiloff ha chiamato direttamente in causa ingegneri ed agenti del servizio segreto del Reich allorché ha dichiarato dì 'ì G. T 1 essere stato costretto a far parte del servizio segreto germanico; - ha precisato che, quando, due an¬ n e o e ; i o o o se l e e -1 o ' i -, >omPiere con ^tadtoi te deschi come la distruzione di macchinario e la preparazione di deficienze nella costruzione di im- ni or sono, si recò in Germania per acquistare macchinario per conto del governa sovietico," fu avvicinato da un tedesco che rispondeva al nome di Von Berg, il quale cominciò a persuaderlo passare nel campo trotzkista. Durante visite successive alla Germania un altro tedesco lo minacciò di tradirlo qualora non avesse eseguito a puntino gli ordini che gli sarebbero stati impartiti in Germania. Mentre si trovava a Novo Sibirak, sei ingegneri germanici, in epoche successive, gli recarono '.e istruzioni di Buster, l'individuo che durante il secondo viaggio aveva minacciato di tradirlo. Gli ingegneri germanici, che erano a Novo SibiraU unicamente per compiere attività sabotatrice, conferivano ogni tanto con un funzionario residente colà. La deposizione dello Stroiloff può influire sulla sorte dei 35 ingegneri tedeschi che nelle carceri di Mosca e di Leningrado e in Siberia attendono di essere processati. Un altro imputato, il Norkin, ha rivelato al tribunale che gli ordini che gli vennero impartiti erano di rovinare gli impianti di Kamerovo per la produzione di materiale edilizio e relative miniere e opere pubbliche, che dovevano saltare in caso di ostilità. Il colpo di scena maggiore è stato dato dall'audizione di un ebreo, il germanico Alex Stein, il I quale ha confermato l'attività delittuosa che era stato obbligato a tusnUNli | n' dipCnncsl a n! PiantL Ha formto anche 11 norae n a tre ingegneri tedeschi erano d' accordo con i qualui nel a compiere atti di sabotaggio nel- liì1* maggior misura e rapidie]13-P03*1*"1* non appena giunge al uzae. a di asa reeiimel oto vano dalla Germania i macchinari per obbligare il governo sovietico ad acquistarne altri. Tukacevski in pericolo? L'arresto di un ufficiale alle dirette dipendenze del generale - Anche Putna già fucilato? Berlino, 26 notte. L'arresto di Rykoff non è stato il solo causato dalle deposizioni del processo in corso. Altro analogo seguito ha avuto anche la dichiarazione di Radek fatta ieri l'altro su domanda dell'avvocato generale sovietico circa i suoi rap porti con Putna, nella quale egli ti ! disse che Putna gli era stato in-1 ì vla'° Per * ragioni di servizio » | dal maresciallo Tukacevski. La ux I dichiarazione, come si sa, suscitò ma, \\ ver \\ ]0 scatto dell'avvocatoIl- generale che pretese dall'accusato Iva.una triplice dichiarazione di onore,laiin favore dell'altissimo marescial- lo. Ma l'attestato d'onore rilascia-to da Radek non ha impedito, se- condo il Poiitifceii, che la cosa avesse un seguito sensazionale. Subito dopo l'interrogatorio di .. Radek, infatti, secondo le infor- lli | mazioni del giornale danese, ède'stato tratto in arresto il capitano io; Smuti, aiutante e stretto collabo-miilratore del maresciallo Tukacev- elUki, che, come si sa, è vicc-com- l- ' missano del popolo per la guerra. si! Ma "onrf2?ire5^,° °h»Ì wì a Quanto pare di avvicinarsi al oe-1 iù ] mH-1 o odi tmdied el dì 'a quanto pare di avvicinarsi almaresciallo Tukacevski stesso,ì malgrado la triplice cintura di protezione della dichiarazione fattagli rilasciare per ordine dell'avIvocato sovietico dal morituro Ra!dek. Il Politiken annuncia che, i subito dopo l'arresto di Smuti, una non meno sensazionale scena ! si è svolta nell'ufficio di Tukacev' ski stesso, dove il suo capo e comImissario per la guerra, Vorosciloff, è entrato e si è trattenuto col ! Tukacevski in un colloquio durato ; nientemeno che tre ore e mezza. ! Ma il più allarmante e significa-i tivo è che al colloquio assisteva il capo della Ghepeù Jechow. Il fat-to desta enorme impressione aMokp».-