LA BATTAGLIA DI RADEK

LA BATTAGLIA DI RADEK JJLV PROCESSO ni MOSCA. LA BATTAGLIA DI RADEK per aver salva la testa Taglienti risposte all'interrogatorio - I suoi rapporti con Trotzky - Un momento di panico del T "U 1 1 riDlinale tar« uu agente del servizio segre- Mosca, 25 mattino. All'inizio dell'udienza di ieri mattina Carlo Radek ha ripreso la parola e ha subito ammesso il fondamento delle accuse nei suoi riguardi. — Sono moralmente, politicamente e giuridicamente responsabile delle attività dei gruppi terroristi — ha esclamato a voce altissima dinanzi al microfono mentre il suo sguardo passava lentemente da uno all'altro dei membri del tribunale — anche di quelle che mi sono rimaste ignote. Io Carlo Radek sono stato e sono il loro capo... E, dopo un momento di riflessione, ha esclamato lentamente: f— SI deve sapere che anche j Hukarin (il direttore delle /sue- ] stia) ha cospirato quanto e come, me. Radek ha assunto la respon sabilità di aver arruolato il corrispondente Romm delle Isvestia da Washington nei gruppi terroristi e di averne con ciò provocato l'arresto. II terrore di certi nomi Il procuratore Vishinski ha insinuato che se non voleva diven- to germanico poteva confessare ogni cosa. — Voi non l'avete fatto, voi a.vete smentito tutto quando foste arrestato... — E' vero, ho negato tutto per tre mesi perchè attendevo il momento più opportuno per la con- fessione. Radek ha ammesso che aveva maturato il proposito di recarsi al la direzione della nolizia scerba 'la direzione delia polizia segreta per renderla edotta di quel che ! cora acccrtata in udienza, che era 1egh sapeva «ma la polizia mi hai■ 4. j i 4. j prevenuto ed è venuta da me ». Ha poi confermato di aver ta- \ciuto tutto anche un « qualche co- sa », la cui natura non è stata an- 'nascosta nel suo appartamento,fino ai 24 dicembre scorso. — Ma vi e un fatto che spiega il mio silenzio... IA questo punto il giudice Aurio Iminaccia di chiedere la sospensio- ine del dibattimento perchè Radek,si accingeva a fare nomi di per-1sonalità straniere. Il procuratore Vishinski corre in aiuto di Aurio. SI ha una g_ran paura di sentire pronunziare nomi di stranieri perchè alla udienza assistono anche membri del Corpo diplomatico. Si ottiene da Radek la promessa formale che si asterrà dal pronunbiare i nomi temuti. Appare sempre più evidente che Radek 3ta conducendo una sottilissima battaglia per aver salva la vita, pro- spettando circostanze attenuanti con una scaltrezza eccezionale e forma brillantissima. Anche però la deposizione dell'imputato è stata interrotta da botte e risposte col procuratore Vishinski. Questi prendendo lo spunto da alcune dichiarazioni dì Radek di aver svolto una parte passiva in alcuni episodi menzionati dall'accusa gli ha chiesto improvvisamente. — Eravate si o no cosciente che anche questo è tradimento? — Non sono mai incosciente se non quando dormo... Le istruzioni di Trotzky Su un punto dell'accusa Radek j na negato con grande energia e ] precisamente quello di avere ac, cettato le istruzioni finali di Trotz- FFniptsnsqky nel 1935. Le ha però comunicate ugualmente a Sokolnikof e a Serebrjakof e non ha fatto nulla i inper arrestare il lavoro già iniziato. Vishinski l'ha interrotto nuovamente per fargli rilevare che questo << lavoro » era autentico alto tradimento e per chiedergli i motivi per i quali egli non ha accettato le istruzioni di Trotzky alla fine del 1935. Radek pronto (vha spiegato che i fini di esse an-i davano al di là degli scopi del primo complotto ed implicavano huna tecnica completamente diver-|isa, alla quale non intendeva asso- ogiarsi. |nA Radek ha fatto seguito il cor- rwpondente Romm delle Isvestto mda Washington il quale, parlando dcon voce debolissima, ha ammes-| 'ducia per Ia corrispondenza fra Trotzky e suo fÌKlio Sedov da una ! so d' essere stato il corriere di_fi-|lt 11„„T parte e Radek dall'altra. Ha nari;.nf„ AS „„„„ „„„„_„..,f„ d„,i„i, „h' rato di aver conosciuto Radek nel; ioqi p a: aversi) iipttrv che neri i \"Zt hi .f«itt.i.i. «,n nnaWinn»- n 5,^", n-Sr^Tn ' dl C011 lsPondente *». estcl° a van-1 ogni giorno guadagnava terreno ,^ esteJnsione e in profondità nel rlnterno dell'Untone sovietica. Ciò che avvenne. Radek nei 1932 ebbe Ia dirgU a Mosca che Zinovief e causa^trotzkvsta che I Trotzky avevano concluso un pat- i i tp di collaborazione al quale peròl, Radek non avova aderito perchè I 1 - tato di riserva ». I! presidente Ullrich chiede a I Radek di confermare la deposizio-i nt- di Romm. Radek conferma. Si alza a deporre l'ex-ambascia- ! tore russo a Londra, Sokolnikof, godendo la fiducia del partito co-;munista. avrebbe potuto pregiudi- care l'attività del gruppo qualora ■ si fossi- rilevato che egli aveva!frequenti rapporti con Zinovief.]Questi e Kameneff lo riconobbero e nominarono Radek nel «comi-:I ti quale dà alcune illustrazioni sulla parte dell'atto di accusa che lo riguarda e che conferma e con- elude giustificando cosi: '«Ero e seno convinto che il so-'cialismo non può vivere in un pae-,sc. Finche la Russia soltanto ri- marra socialista la guerra sarà:inevitabile al pari della sua disfat- ta. Era perciò più opportuno ve- nirc a patti col regime capitali- sia di altri paesi ». iSerebrjakof conferma anche le •accuse mossegli e l'udienza è rin- 'viata alle 11 di questa mattina. 1|Trotzky dice che il processe ' .. . ,.r Ie uno spettacolo di menzogne Londra. 25 mattino, 'Secoi.do una informazione del-,l'Agenzia € Reuter ». proveniente da Mosca. Trotzky ha*dichiarato ache il processo attualmente in cor- so a Mosca non è che uno spetta- colo di menzogne. Trotzkv affer-!ma di non aver avuto più alcuna :relazione con Radek dopo il 1923. dopo

Persone citate: Aurio Iminaccia, Carlo Radek, Sedov, Ullrich, Vishinski

Luoghi citati: Londra, Mosca, Radek, Russia, Washington