La Francia dominata dalle direttive russe di Concetto Pettinato

La Francia dominata dalle direttive russe IVI OSCA, - PARIGI La Francia dominata dalle direttive russe Parigi, 18 notte. La stampa francese, non esclusa la più ufficiosa, insiste sulla avvenuta presentazione delle risposte francese e russa alla proposta inglese circa i volontari e sul ritardato invio delle risposte italiana e tedesca nella lusinga di stabilire un parallelo vantaggioso ai Governi di Parigi e di Mosca e di slsddBtt1ncreare in Inghilterra l'impressio- i sne che solo queste du« capitali ap-jipoggino le vedute britanniche, mentre le altre due s\i sforzano di ostacolarle. Il corrispondente londinese del Temps, svalutatore acerbo del gentlenien's agreement, si distingue in tale campagna pretendendo che le sfere inglesi sia- Scmnrno v profondamente pentite » di ! squanto è stato fatto a Roma il 2 tgennaio e assicurando fra l'altro tche le voci secondo cui l'Italia ten-ìsterebbe di risuscitare il patto a j dquattro vengono accolte a Lon dra « con freddezza ancora più grande che non lo e cambio di dichiarazioni (sic) anglo-italiane del 2 gennaio ». Una mota dell'agenzia Hnvas tocca d's.ltra parte lo stesso tasto afferra landò che la prospettiva del ritorno al patto di Roma suscita al \Foreign Office diffidenza e antipatia e mettendo in dubbio che S2k~ Eric Drummond abbia domani il tempo di procedere in proposito con Eden a un utile scambio dii idee, visto e considerato che dopo domani il Ministro degli Esteri, deve già partire per Ginevra. Documento ambiguo In riscontro a q uesti tentativi per mettere in cattiva luce i risultati dei recenti colloqui italo-germanici e sfogare il dispetto provato per l'intervista di Mussolini al Voelkischcr Beobuc hter, la stampa ufficiosa parigina s,i compiace rumorosamente della prova di buona volontà che Francia e Russia avrebbero fornito al mondo non ritardando più oltre la loro adesione alla proposta di Londra. Ora a tale riguardo n» è possibile astenersi dal rileva re che la risposta francese costituisce in realtà un documento anixira più ambiguo e meno impeg nativo del progetto di legge votato l'altro giorno dalla Camera francese. Che cosa dice infatti questa risposta? Quale è il senso recondito dell'ermetico linguaggio della nota, linguaggio che fa. involontariamente pensare all'oracolo delle sibille? Esso non può essere se non uno solo. La Francia non crede nella efficacia di una interdizione dei reclutamenti che abbia luogo all'infuori di un sistema generale di controllo. Qualora dovesse decidervisi. essa non lo farà dunque se non a patto che entro un tempo più o meno breve questo controllo totalitario verrà stabilito e messo in opera concordemente da tutti. Se .la cosa dovesse andar troppo per le lunghe, Parigi si dichiarerebbe prosciolta da ogni impegno non soltanto riammetterebbe il libero arruolamento a destinazione della Spagna ma promuoverebbe il blocco generale delle frontiere marittime della penisola. Tale ili senso della nota francese. Trucco evidente Ora non v'ha chignon sappia che Roma e Berlino, ri all'ultima nota a Londra, hanno sostenuto per l'appunto che l'abolizione del reclutamento dovesse avere luogo nella cornice di un sistema generale di neutralità, precedente il controllo del traffico di armi, alla cessazione di certe forme di propaganda troppo simili al parteggiamento e, fra l'altro, alla adozione di criteri più corretti circa la disposizione deiye riserve metalliche asportate dalle casse della Banca di Spagna. Chi si è opposto alla discussione immediata di tale complesso di provvedimenti? Certo non l'Italia, nè la Germania. Se il GabiiiÉ tto di Londra ha creduto di dover scindere le disposizioni relative a, i volontari da tutto il resto lo ha fatto verosimilmente colla persuasione che il varo di un sistema eli controllo totalitario avrebbe richiesto molto tempo. Ora le previsioni di ieri non sono mutate eli sicuro e la Francia, in particolare, nel porre innanzi le riservo di cui sopra sa benissimo che i oncordare un controllo totalitario non è facile bdlsrpcsuaoabspmmrplguutvomdpalv e non altro perchè essa non vuoe sentir parlare nè della sospenione delle forniture militari, nè ella fine della propaganda, nè della restituzione dell'oro della Banca di Spagna. Che significa in ali condizioni subordinare all'atuazione di un controllo generale 1 mantenimento di una disposizioe legislativa della quale si è già pemghhamubordinata la messa in vigore ala condotta degli altri Governi? Significa condannare a morte una reatura alla quale non si permette di nascere. Ci siamo occupati sin qui della nota francese. Ma c'è poi la nota ussa. Osserviamo anzittutto che due documenti sono stati con egnati a Londra simultaneamene il che da un lato prova la streta unità d'azione fra Parigi e Moca dall'altro mostra la inutilità dei rimproveri che si pretendereb- prneditodegnzidetebero rivolgere a Roma per l'unità i azione mantenuta con Berlino. Il Comintern veglia In quanto al contenuto delle due ettere, il Journal des Debats oserva giustamente che il loro paallelismo è evidente. Ora, l'impressione che gli ambienti franesi hanno riportato dalla nota ovietica non è affatto quella di una adesione sic et simpliciter alla proposta inglese. Il Temps. organo ufficioso, ammette senza ambagi che Mosca « insiste su obbiezioni di fatto le quali indebolicono notevolmente l'adesione di principio risultante dalle sue comunicazioni anteriori ». E non fa mistero del proprio timore che « la isposta russa, ancorché non implicante un rifiuto sostanziale dela proposta inglese, fornisca si gabinetti di Roma e di Berlino un pretesto per spedire a Londra una risposta concertata, meno neta e formale di quella che si avrebbe il diritto di sperare». Un giornale come il Temps è obbligato ad esprimersi cum modis ma non ci vuole molto a comprendere, dato questo linguaggio diplomatico, come il Quai d'Orsay, ansioso di convincere il mondo che a malafede è tutta dalla parte degli italo-germanici e la buona fede dal lato dei franco-russi, provi un certo imbarazzo nel sostenere il proprio assunto e, malgrado la calma ostentata, non si senta sopra un letto di rose. Dobbiamo supporre che, in fondo alla mediocre soddisfazione provata di fronte alla nota sovietica, giaccia un riflesso dell'impressione confortante suscitata a Parigi dal'intervista del generale Franco e dalla sua dichiarazione in favore della ripresa delle antiche relazioni di amicizia « con tutte le Potenze, senza eccezione»? L'ipotesi non è del tutto da escludere. Ma la diplomazia»sovie'tica veglia e finché l'influenza del Comintern sulla politica francese continuerà a farsi sentire con la medesima intensità è difficile che l'eventualità di una resipiscenza concreta riesca ad affermarsi a Parigi, a meno che Londra non si decida a bilanciare sul serio quella influenza e che le reazioni di Mosca sul ' terreno diplomatico non siano tali da paralizzare quella decisione. Parigi non ha ancora dimenticato Rapallo. Circa i colloqui fra Mussolini e Goering il corrispondente romano del Petit Parisien scrive: « Quello che ne risulta è che l'accordo italo-tedesco rimane intatto nonostante le voci in senso contrario diffuse dalla stampa internazionale. I due Paesi hanno preso di fronte alla Spagna una posizione dalla quale non possono deflettere. Essi potrebbero in avvenire discutere con spirito conciliante il problema del regime e lasciare che gli spagnoli si diano il governo che vogliono, ma pel momento sono nettamente contrari a qualsiasi soluzione che renda possibile l'instaurazione nella pe nisola iberica di una dittatura so cialcomunista. Questo prova che Roma e Berlino rimangono fedeli al processo verbale firmato nello scorso ottobre dal conte Ciano ». Concetto Pettinato deeszipitopescdinobitoagpiconechdeardauo. ilDputrlebirusoscpqestaStrinvrpdclodNmrsdgaceqqdgnrlpggnovvstGOectdccdlpQlpèdladsqrU

Persone citate: Ciano, Eric Drummond, Goering, Mussolini, Petit