LE RISPOSTE DI ROMA E BERLINO

LE RISPOSTE DI ROMA E BERLINO LE RISPOSTE DI ROMA E BERLINO sono ritenute imminenti L'Ambasciatore von Hassel in viaggio per la Capitale tedesca L'equivoco e la malafede delle note russa e francese Due metodi Roma, 18 notte. (G. B.). Il testo dei due documenti che i governi di Mosca e di Parigi hanno rimesso a Londra in\ risposta alla nota inglese sul controllo dei volontari in Spagna dimostra chiaramente che tanto il governo dei Sovieti come quello francese hanno scivolato sulla precisa portata della richiesta del governo britannico. Londra domanda l'immediata proibizione degli arruolamenti di volontari per la Spagna, senza alcuna determinazione dei sistemi di controllo, la Russia replica con un richiamo a due sue precedenti proposte (atte al Comitato di non Iritervento e bocciate da questo stesso Comitato, mentre la Francia non dà che un'adesione piena di simpatia e di buone intenzioni, condizionando però ogni decisione pratica a quelle serie misure di controllo per cui Londra domandava invece l'immediata messa in opera. Nè si deve trascurare che la Russia, dimenticandosi che esistono altre comode vie di accesso alla Spagna, si limita a considerare il sole blocco navale; la Francia se pure mostra un certo desiderio di risolvere la questione dei volontari, passa addirittura sotto silenzio tutti quegli altri aspetti della non ingerenza indiretta già più di una volta sottolineati e sviluppali da Roma e da Berlino. Dobbiamo quindi concludere che nè Mosca nè Parigi intendono proprio di fare sul serio. Altri sintomi confermano simile impressione. È' il signor Jouhaux, capo della Confederazione generale del lavoro, che presiede nella capitale francese la conferenza internazìo naie per il soccorso rosso alla Spagna, con la proposta finale di intensificare l'aiuto ai rossi moralmente e materialmente; sono i fo gli vicini al signor Blum che sen sa sottintesi indicano il loro vivissimo desiderio di veder fallire ogni iniziativa di non intervento in Spagna, e ad essi si accordano i giornali laburisti inglesi. Questa atmosfera non favorisce delle serie trattative la cui probabilità è ancor più gravemente compromessa dalla conferma della volontà del cosidetto governo di Valenza di naturalizzare delle bande rosse mobilitate in Spagna dal Comintern. Il mostruoso decreto di Valenza illumina di sinistra luce l'inspirazione del voto contrario emesso venerdì scorso alla Camera francese contro il richiamo dei volontari in Spagna, e prova che tutto quanto succede in Spagna ha le fila mosse da Mosca. Di fronte a tali documenti e a tanti sintomi appaiono ancora una volta in pieno la perfetta piena buona fede e il senso realistico delle proposte già fatte sull'argomento dal Governo fascista e da quello del Reich:è opportuno che Londra si renda conto dei diversi metodi e decida con coraggio. La risposta italiana al governo inglese che è imminentissima, si ispirerà coerentemente alle direttive seguite fin dallo scoppio della crisi spagnola e sarà, comete precedenti, costruttiva e categorica, in piena armonia con quella tedesca. E' evidente però che gli atti sabotatori di Valenza, la malafede di Mosca, le lungaggini e le compiacenze di Parigi non servano a creare un senso dì ottimismo intorno agli eventi di Spagna. Vi è un punto fermo, immutabile: mai il Mediterraneo lambirà la terra di una qualsiasi repubblica sovietica. Von Hassel atteso a Berlino Berlino, 18 notte. E' atteso per domani a Berlino l'Ambasciatore tedesco in Italia Von Hassel, che è partito oggi da Roma. Difesa comune contro comune pericolo Berlino, 18 notte. Sono resi noti soltanto oggi, in Germania, il testo della nota francese di risposta a quella inglese, inviata al Governo britannico fino dal 13 corrente ed il tenore di quella sovietica inviata fino dal 15: due documenti che vengono giudicati evasivi e sostanzialmen te negativi l'uno e l'altro, sia pure con varie gradazioni, dalla velatura giuridico-formale che vorrebbe coprire l'evasività della prima alla quasi ironioa spregiudicatezza che scopre la negatività della seconda. Mosca e Parigi d'accordo Se la prima, da una inefficacia e difficoltà di ogni controllo — specialmente al confine francese! scatta subito a dire la stampa tedesca — deduce untuosamente la necessaria provvisorietà delle misure promesse e l'altra ne deduce temerariamente la prematu rità niente meno che dalla affermazione della incontaminatezza russa da ogni colpa di volontarismo, l'una e l'altra, in ogni mo do, equivalgono ad un bel no e quello che. soprattutto dimostrano è la concordanza di vedute che regna fra Parigi e Mosca. In quanto alla nota francese del re sto essa coincide esattamente con la votazione alla Camera della legge di pieni poteri, votazione anche essa a fondo sostanzialmente evasivo e che è stata troppo mas sa in rilievo da questa stampa perchè ora il testo della nota pos sa suscitare rilievi nuovi. Ma non meno previsto era l'atteggiamento sovietico, che, perciò, non sorprende questi circoli, quali vi si soffermano oggi unicamente quanto basta per annotare che, come era da attendersi, Mo sca rifiuta di legarsi ad una po litica vincolatrice di non ingeren za, e implicitamente dichiara di voler continuare ad esercitare, nelle- faccende spagnole, la parte che vi ha decisamente esercitata fino dapprincipio. Essa rifiuta, cioè, di proibire per legge il volontarismo" e, cioè, per essa, il contingentismo militare. Ma v'è di più: la risposta russa getta luce completa anche sul voto comunista; i comunisti sapevano che Mosca contemporaneamente silurava la proposta britannica e truffavano alle pubbliche opinioni un'« arma morale a buon mercato! Da queste considerazioni è verso la imminenza delle risposte italiana e tedesca che si rivolge la vera attesa politica del momento; alla ripresa diplomatica, cioè, ormai imminente, segnata, lungo l'asse Berlino-Roma, dal compimento dei colloqui romani di Goering che indubbiamente non hanno mancato di apportare sull'argomento il contributo più utile e forse decisivo. Al riguardo, nel momento in cui le note italiana e tedesca ricevono pi'obabilmente l'ultimo tocco, in seguito special mente al conosciuto tenore di quel la sovietica non può che riuscire della massima importanza un ar ticolo di rilievo sul soggiorno romano del Ministro Goering, sia nei riguardi imminenti della questione spagnola, che, in genere, della funzione europea dell'asse Roma Berlino, pubblicato stamane dalla National Zeitung di Essen, organo che passa per essere il porta vocepersonale del Ministro Presidente prussiano. L'autorevole organo rileva in UNA TIPICA SCENA DELL'INDUSTRIALIZZAZIONE NELLE CAMPAGNE RUSSE. Una trattrice ferma per un guasto che nessuno potrà riparare per parecchie settimane, fino a quando il pezzo di ricambio necessario, richiesto attraverso la catena di mille uffici, non sarà giunto.

Persone citate: Blum, Goering, Von Hassel