Economia Italiana e capitale estero

Economia Italiana e capitale estero Economia Italiana e capitale estero e V : i o I e e r e o l o i e e e e » l a E' Interessante notare come dopo l'allineamento monetario, la nostra lira abbia conservato sul mercato internazionale una stabilità assoluta. Se di tanto in tanto qualche lievissima oscillazione si nota, è piuttosto effetto di una sua tendenza al rialzo. E' questo un fenomeno che deve esser rilevato perchè indice sicuro dell'equilibrio della nostra bilancia dei pagamenti che da mesi non rende necessario il ricorso alle nostre riserve auree e valutarie. Lo confermava del resto anche il Ministro delle Finanze quando diceva al Senato che « la lira è ricercar ta sul mercato internazionale ». E' Indubitato che oltre all'equilibrio raggiunto fra le partite di dare ed avere nei nostri rapporti coll'estero giuoca in questo brillante risultato anche un sentimento di fiducia nella saldezza politica economica e finanziaria del nostro Paese. Una moneta, che sia esponente di una Nazione debole o male amministrata, senza orientamento preciso, senza iniziative, senza stabilità non può sostenersi anche se appoggiata a riserve auree ingenti. Esempi di data abbastanza recente dimostrano che in questo caso tutti tendono a disfarsi della moneta di quello Stato. Della lira dunque' avviene il contrario. E' questa una felice situazione che ci siamo acquistata anche perchè abbiamo adottato una politica per cui l'Italia è un paese in cui regna la tranquillità e l'ordine e che ha sempre fatto onore al suoi impegni finanziari internazionali anche a costo di sacrifici pel Paese. Da essa è oggi possibile trarre molti vantaggi. Sopratutto la politica di pace e di collaborazione che l'Italia va svolgendo ha costituita anche la premessa perchè il capitale straniero possa essere attratto a venire in Italia ed a rimanervi. Ciò tanto più è interessante in quanto nei turbamenti e nelle preoccupazioni che contrassegnano l'andamento politico, economico e finanziario di qualche altro Paese, l'Italia colla forza del suo Governo e coll'ordine della sua economia può rappresentare qualcosa di diverso da quei porti rifugio in cui il capitale viene ad attendere solo che passi una tempesta per ripartirsene al primo chiarore sull'orizzonte. L'Italia, è oggi — specie coll'Impero recentemente conquistato — un Paese giovane in cui nuove iniziative possono sorgere con prospettive ben certe di prosperità e <li successo. La nostra attrezzatura economica non ha raggiunto ancora i limiti del suo sviluppo: entro questi vi è ancora molto da fare per valorizzare le nostre risorse e le nostre energie. Il capitale estero può quindi venire da noi non solo di passaggio, ma per esservi investito in aziende ed imprese rimuneratricl. Data questa premessa occorreva costituire a questo capitale ester» le condizioni pratiche corrispondenti. Se gli altri devono aver fiducia in noi, bisogna che noi, per i primi, si abbia fiducia in noi stessi. In altre parole, al capitalisti esteri, che hanno l'intenzione di venire in Italia per investire fra noi le loro disponibilità liquide, bi-: sogna dare la certezza che non attiriamo oggi nel nostro Paese le riserve finanziarie che sono disposti ad apportarci, per poi tenerle forzatamente imprigionate il giorno in cui essi mutassero di intenzione. Ora la legislazione da noi adottata in materia di circolazione internazionale di capitali dal giorno in cui il delinearsi della tendenza sanzionista ci impose una politica di stretta difesa anche sul terreno finanziario e monetario, non era certo consona a questa libertà di movimento. Oggi — liquidate o in via di liquidazione le conseguenze delle sanzioni — l'atteggiamento italiano verso il capitale estero può mutare, cosi come è mutato verso di noi l'atteggiamento dei capitalisti esteri. Di qui un recente provvedimento di cui è bene sottolineare tutta l'importanza. Per esso i cittadini esteri o gli italiani residenti all'estero i quali vogliono importare in Italia capitali liquidi, possono accendere presso la Banca d'Italia e le Banche agenti nelle condizioni indicate dal provvedimento predetto, conti correnti liberi che possono essere intrattenuti o utilizzati indifferentemente in lire od in altra divisa estera liberamente trasferibile. Le disponibilità di tali conti correnti sono utilizzabili dai titolari non solo all'interno, ma anche per rimesse all'estero nel modo più ampio e senza vincolo di preventiva autorizzazione. Ecco quindi la possibilità offerta ai capitalisti esteri di importare in Italia le loro disponibilità liquide e di depositarle presso le nostre Bandie colla garanzia che la circolazione di tali capitali è rimessa alla volontà loro. Evidentemente però è interessante favorire l'investimento stabile di questi capitali nella nostra economia. Ed è appunto in vista di questo scopo che il Sottosegretariato alle Divise ha autorizzato la Banca d'Itaia e le altre Banche agenti a dare liberamente corso ad ordini di acquisto di titoli italiani pubblici e privati loro impartiti da nominativi dell'estero o da stranieri stabilmente o temporaneamente residenti in Italia, qualora la copertura dell'acquisto j sia effettuata con rimessa in diviI sa estera o con disponibilità del conto libero. j Per i titoli così acquistati le j Banche potranno istituire dossiers 1 esteri liberi, esenti cioè da ogni

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