500 goliardi sciatori passali io rivista da S. E. Starace di Enzo Arnaldi

500 goliardi sciatori passali io rivista da S. E. Starace La giornata culminante dei Littoriali a S. Martino di Castrozza 500 goliardi sciatori passali io rivista da S. E. Starace gpLa solenne cerimonia del giuramento - Due nuovi Littori: Nestron (Milano) salto e Mario Rasi (Bologna) combinata fondo-salto » Milano, Padova e Roma in finale nell'hockey ) b di RIUIRIB (DAL NOSTRO INVIATO) S. Martino di Castrozza, 11 notte. Avvolto nello splendore del più bel sole delle Alpi, San Martino di Castrozza, incantevole borgo rinato dalle rovine della guerra, ai piedi dei picchi dolomitici, si è risvegliato stamane con. una ban- rdlppzle «fiera ad ogni finestra, «n vessi!-. lo ad ogni pennone, un arco trionfale a ogni inizio di strada, migliaia di manifestini inneggianti al Duce, all'Impero, al Fascismo, affissi sulle facciate delle sue case linde e di tenui colori dipinte. Teatro da tre giorni dei Ludi invernali dei Fascisti universitari, esso si apprestava così, nel suo volto esteriore, a dimostrare la fede sincera che é.nel cuore di tutti i suoi borghigiani a Achille Starace, che tornava nel Trentino per inaugurare i Littoriali e per raccogliere il giuramento solenne delle cinque centurie di giovani quassù convenute dagli Atenei e dalle Accademie militari dell'Italia tutta. La prima accoglienza E lo stesso aspetto festoso aveva assunto giù, nella valle, Fiera di Primiero, comune posto al confine della provincia di Trento. A Fiera, appunto, quando, accompa. gnato dal Federale di Trento che si era recato ad attenderlo a Fel tre, vi giunse, S. E. il Ministro Segretario del Partito si ebbe la prima, grande e spontanea dimo strazione. Glie la offrirono le au torità e i valligiani; le une — con a capo il Prefetto — affermandogli la fierezza del popolo e del Fascismo trentino nel risalutarlo tra t monti sacri all'eroismo e alla gloria della guerra; gli altri circondandolo del loro entusiasmo sgorgante dall'appassionato senti mento degli animi. Mentre Fiera di Primiero viveva la sua manifestazione, a San Martino di Castrozza i Fascisti universitari si raccoglievano in ordinato schieramento su un ampio piazzale dominato dalla gigante sca ed aspra bellezza del Cimon della Pala, sanguigno colosso alpi no battuto dalle fiamme del sole. I plotoni dei Gruppi universitari e delle Accademie si affiancavano sfoggiando le vivaci divise sportive. I giuocatori di disco sul ghiaccio portavano le ricurve mazze, mentre le punte, degli sci uscivano alte da un reparto di Giovani Fascisti che prendeva parte all'allineamento. Al centro del multicolore fronte svettavano i labari dei Guf, asseragliando in un aureo quadrato il podio del giuramento, avvolto nel tricolore e sorgente di fronte alla tribunet ta delle autorità. Il Segretario del Partito giungeva poco prima delle 11 e veni va ricevuto dal vice-Segretario dei Guf. Uno squillo di tromba ne annunciava l'apparizione sul piazzale e faceva scattare sull'v attenti » le centurie goliardiche comandate dai Segretari dei Guf. Stara ce passava immediatamente in rivista lo schieramento. Lo accompagnavano il Vice-Segretario dei Guf, le autorità della provincia, i Federali di Venezia, Padova, Belluno e Milano, gli on. Boidi e Mendim e altre personalità. Marziale rassegna L'inno della gioventù universitaria, suonato dalle fanfare dei Giovani Fascisti, scandiva il ritmo della marziale rassegna. Immobili stavano i plotoni dei goliardi, ma quando, terminata la rassegna il Segretario del Partito accoglieva dalla tribuna ('« alala » /anelato dal Vice-Segretario dei Guf e comandava il saluto al Duce, come finéstcadofiDl'leinripildduiaLSddtpagvcdpmuvqgtsdtrlpevsogspepegmsrslaggTfilsecAtmrcdcaZmdtd rombo di tuona itaci l'« A Noi!» dai loro petti vigorosi. Il grido si lev.ò possente o salì nell'aria limpida fino alle vette dei monti, ripercuotendosi in mille echi da balza a balza. In esso si trasfuse violentemente tutta la vigorìa e la esuberanza, la passione e la fede fino allora costrette nel silenzio e nétVimmobilità della rassegna. Bastò quel grido per dire al Gerarca come la stessa indefettibile fede e la medesima dedizione agli ordi?ii del Capo, che furono significate a lui, rappresentante del Duce, in procinto di partire per l'impresa africana, un anno fa, tra le nevi di Cortina d'Ampezzo, egli intatte le ritovava oggi che la gloriosa conquista imperiale era compiuta, tra i monti che conobbero il martirio e la vittoria della grande guerra. Ad uno squillo di tromba, ascendeva il podio tricolore il fascista universitario torinese Sergio Aliarla, che, quale più giovane Littore finora eletto nelle gare di San Martìrio, scandiva le parole del giuramento littorìale che così dicono: « Combatterò per superare tutte le prove, per conquistare tutti i primati. Con il vigore sui campi agonali, con il sapere negli arenghi scientifici. Combatterò per vincere nel nome d'Italia. Così combatterò come il Duce comanda: lo giuro!». Starace lasciava la tribuna e ripassava sul fronte dello schieramento. Non era più la rassegna ufficiale, adesso. Il Gerarca voleva vedere in volto, ad uno ad uno, questi goliardi rappresentanti degli Atenei d'Italia. E, mentre lentamente passava loro dinanzi osservandoli e sovente interrogandoli, poteva leggere negli occhi di tutti quanto profondi e veri fossero quei sentimenti che, nella solenne cerimonia di pochi istanti prima, essi avevano ardentemente espresso. Il Segretario del Partito risaliva, quindi, nel borgo e visitava la sede del Comando dei Littoriali ove, ricevuti ragguagli sullo svolgimento della complessa manifestazione, vivamente si compiaceva per il modo come l'organizzazione era impostata e guidata. Si apprendeva intanto un significativo episodio avvenuto durante il viaggio del Ministro da Fiera di Primiero a San Martino. Incontrato sulla via un Milite della strada ferito durante il compimento del suo servizio e a cui stavano portando i primi soccorsi, Starace voleva ospitare il milite nella sua automobile e tornava indietro per trasportarlo all'ospedale di Fiera. scinsesopsoAntosansae sapBdcdrGhnSdlflcsccrdderttsrstatTra vecchi fascisti trentini All'uscita del Comando, il Segretario del Partito trovava il gruppo dei più vecchi fascisti di Trento, quelli -slie furono al suo fianco quando fondò il Fasciò della città di Cesare Battisti. Starace si avvicinava loro, e a lungo, con essi, cordialmente, come con antichi commilitoni, si intratteneva. Aveva quindi parole di incitamento per le dirigenti del Fascio femminile di Trento, e quando vicine risuonarono le note della fanfara costituente la testa della sfilata dei Guf, saliva sulla tribuna accanto costruita, e circondato dalle t2BmRvc1lA2nrtpr2Ltl7dm1(3VMlppp17TPAiMautorità, con a fianco il generale rZingali comandante la B. Accademia di Modena, rivide le schiere dei Fascisti universitari marciatiti in superba colonna all'ombra dei loro aurei labari. Terminato lo sfilamento, il Ge- r6gsppN e i e ì i i r ì a a , i i e a li rarca voleva avere attorno a sè il popolo e gli ospiti invernali di San Martino, che,. con entusiasmo, avevano fino allora fatto da corona alla manifestazione, Circondato da essi, in folla esultante, si dirigeva quindi verso lo Stadio del ghiaccio ove, fatto segno a nuove fervide acclamazioni, assisteva alla partita di disco sia ghiaccio fra le squadre dei Guf di Padova e di Genova, brillantemente vinta dai patavini. Tra i goliardi impegnati nelle contese littoriali, Starace trascorreva poi anche il pomeriggio, poiché, dopo un breve rancio a cui partecipavano i Segretari dei Guf, egli sa.liva in automobile fino al Passo Bolle per assistere alla gara di salto dal trampolino, nel quale il successo arrideva a Violo Mestron del Guf di Milano. A Passo Bolle il Segretario del Partito passava in rivista gli allievi della Scuola di Predazzo della B. Guardia di Finanza, e dal colle coperto di candida neve faceva ritorno a San Martino quando già le ombre del vespro si addensavano sul paesaggio alpino. Qui, le parole di festosa fierezza, che bandiere e manifesti- avvolti nell'oscurità più non potevano dire, trovavano ad esprimerle lo scintillìo di migliaia di lampade elettriche, fra cui tutte, una parola, spiccava segnata in bianco rosso e verde: « Duce! ». Torino eliminato nell'hockey Quando alle SO il Ministro lasciava San Martino, tutti i goliardi erano ancora riuniti attorno a lui e, tra .il levarsi dei loro ardenti « Alala », la macchina di Starace scendeva a valle. Le scìe azzurre di un enorme riflettore attraversavano le tenebre e illuminavano di luce fantastica le frastagliate cuspidi delle Dolomiti, men tre alte si levava/no in cielo le pioggie multicolori dei fuochi pi rotecnici. Ancora una volta, come ogni anno, il Segretario del Partito poteva, dopo la vibrante giornata trascorsa quassù, portare al Duce la rinnovata certezza che le salde schiere dei Fascisti universitari, inquadrate dal Begime sotto le insegne del sano agonismo sportivo, sono pronte ad ogni Suo comando per ogni impresa. Degne della fervida giornata sono state le gare oggi disputate. Al trampolino di Passo Bolle due nuovi titoli di Littore hanno avuto la loro assegnazione: quello dt salto, conquistato, come già l'anno scorso, da Vibio Mestron, passato dal Guf di Torino a Milano, e quello della combinata fondosalto, di cui si fregia un altro rappresentante di Bologna, Mario Basi. I goliardi bolognesi escono dalle odierne competizioni, oltre che con un nuovo successo individuale, con il rafforzamento del loro primato velia classifica per Guf. Le partite di disco sul ghiaccio hanno dato le tre squadre destinate a disputare il girone finale. Secondo le previsioni, Milano, Padova e Boma restano in lizza per la vittoria; le prime due grazie a facili successi su Genova e Napo li, la terza dopo una dura contesa con gli « azzurri » di Torino. Fu soltanto nei tempi supplementari che i goliardi romani poterono con due punti di De Bernis e Varalda, piegare la fiera resistenza dei torinesi (scesi in campo privi di Zorda), tra le file dei quali sono emersi Bertoldi e il portiere Ferreccio. Il Guf di Torino ha però ricevuto da Cortina d'Ampezzo liete notizie. Nella gara di bob, terminata stamane, i suoi equipaggi sono riusciti ad ottenere un punteggio supcriore a quello dei rappresentanti del Guf di Milano, diretto avversario per la vittoria dei Littoriali del ghiaccio. Enzo Arnaldi Izisocoripoqucureni ficotolantimstdtoutolnhtiImladPsilrnstmnrlpmgtpt(lM34Fsspaenl A SINISTRA, GINO SCARPA, DEL GUF DI BOLOGNA, DOPO LA SUA VITTORIA NELLA GARA DI DISCESA.