La fortuna nascosta sotto un materasso

La fortuna nascosta sotto un materasso ITJV M11. I O X E arac La fortuna nascosta sotto un materasso ù asorpresa della madre di un mutilato - Il terzo milione vinto in due anni dai clienti di una Banca Nel giorni scorsi si presentava agli sportelli della Banca Anonima di Credito la signora Marina Ozella di Casale Monferrato ad ncassare cedole vecchie e nuove di un'obbligazione Elfer, da 500 ire, di sua proprietà. L'impiegaa dell'ufficio, signorina Bertone, alla presentazione delle cedole, controllava come di consueto i premi giacenti ,e constatava che appunto 1' obbligazione Elfer numero 65372, da L. 500, era stata sorteggiata il 4 dicembre 1935 col premio di un milione naturalmene non ancora riscosso. Sogno o realtà? Sorpresa dell'impiegata ma ancor più viva emozionante, gioiosa sorpresa della signora Ozella, la quale ignorava nel modo più assoluto che da oltre un anno era diventata milionaria. La notizia e giungeva improvvisa; essa era ontana mille miglia dall'aspettarsi una simile fortuna. In uh attimo mille pensieri le turbinarono nel cervello. Non era forse un sogno il suo? Temeva di non aver ben compreso ciò che le aveva detto la signorina e questa, per persuaderla che non vi era alcun errore, fu costretta a metterle sott'occhio la pubblicazione ufficiale. Non era più •possibile dubitare: il numero 65372 era scritto ben chiaro e ancor più evidente appariva il premio: «Un milione! ». Quella cifra si ingrandiva sotto il suo sguardo fino ad occupare tutta la pagina dell'elenco. Quante preoccupazioni di meno avrebbe avuto in quell'anno la buona signora se avesse saputo della fortuna toccatale. Ma ormai tutto era dimenticato. Quella benedetta cartella, l'unica che possedeva, le aveva., procurato fino a pochi giòfnl pria» uh cumula .di ansie. In causa sua aveva trascorse ore, giorni e settimane bruttissime. Sollecitata dalla Banca Anonima di Credito, dalla quale aveva acquistato il titolo, ad andare ad incassare le cedole, essa 'aveva cercato invano nel cassetto del canterano dove le sembrava di averlo deposto. Dove poteva essere nascosta quella benedetta obbligazione? Per ritrovara aveva messo sossopra tutta la casa ma le ricerche più minute, più affannose non avevano dato alcun risultato. Durante tutto il giorno pensava a quell'introvabile cartella e vi pensava anche alla notte, perchè non riusciva più a prender sonno. Già cominciava a rassegnarsi a quel danno per lei cospicuo, quando una mattina, nel rifare il etto, alzando il coltrone, vide che l titolo cosi affannosamente cercato se ne stava al calduccio fra e due materasse. Ed essa che vi aveva dormito sopra tante notti, mentre meditava sulla sua scomparsa! Fu come se un lampo le rischiarasse la mente. Un roseo avvenire Ciò che aveva invano cercato di ricordare le apparve in quell'attimo: Tornata da Torino, con quel titolo nella borsetta, e chiamata nuovamente fuori di casa da urgente incombenza, non volendo portare in giro la cartella che rappresentava tutta la sua fortuna — essa non poteva immaginare allora fino a qual punto essa sa- rcpnnpacqicltdlbnpluttsqgtgfsFbscdpdntFgrdpIdrGdrUMadscscszmpcdnspsm o a rebbe diventata preziosa — la ficcò fra le materasse del letto proponendosi al ritorno di rimetterla nel cassetto. Altre cure le avevano poi fatto dimenticare quel suo proponimento, anzi dimenticare addirittura dove avesse messa la cartella. Si dice che la fortuna è cieca: questo caso starebbe a dimostrare il contrario. Il premio non poteva capitare in una casa più meritevole di un raggio di fortuna. Esso è toccato alla madre di un mutilato di guerra, costretto per vivere a lavorare quale garzone in una fabbrica di Alessandria. La Ozella non aveva beni di fortuna, non poteva neppure, come avrebbe voluto, aiutare il figlio a trovarsi un posto che fosse più conveniente alla sua malferma salute. Tutte le sue sostanze, tutti i suoi risparmi essa li aveva investiti in quel titolo che le era stato consigliato di acquistare al noto Istituto Bancario torinese. Ma da oggi tutto è mutato per lei e per il figlio. La signora non è la sola ad essere stata visitata dalla fortuna. Fra i clienti di questa Banca, nel breve volgere di due anni sono stati ritirati quattro premi da centomila lire ciascuno su Buoni dèl-Teàóror^uno da un milione, pure su Buoni del Tesoro, e due da un milione ciascuno su Obbligazioni Elfer; compreso quello dell' Ozella. , siratachfisolieravAalsucodbdncivpetanzil'1ml'Bottladtus

Persone citate: Marina Ozella

Luoghi citati: Alessandria, Casale Monferrato, Torino