Le eliminatorie della Coppa Italia

Le eliminatorie della Coppa Italia Le eliminatorie della Coppa Italia DOPPIA RAZIONE... PER I «TIFOSI» LIGURI Il G hii Il Genova schiaccia con un 5-0 una Lazio incompleta e la Sampierdarenese piega per 1-0 un Bologna inefficace Genova, 6 notte. Cura intensiva di calcio a Genova. Due partite di Coppa Italia, le due squadre capolista del campionato in lizza contro le due unità locali, centoottanta minuti di giuoco, sei reti che avrebbero anche potuto essere una dozzina tante furono le occasioni maturate, tutto su un campo solo, quello del Genova, Sorteggiate a giuocare ambedue in casa propria, le due squadre liguri si erano messe d'accordo per evitare di farsi concorrenza. Un pubblico di piil di dodici mila persone aveva risposto all'invito, favorito anche dall'ottima giornata. Dominio rosso-bleu Pi-imo ad avere svolgimento fu la partita Genova-Lazio. LAZIO: Bloson; fitrobbe e Stroppini ; Baldo, Viani e Peticca; Bueani, Uneddu, Piola, Capponi e Costa. GENOVA: Frcgosi: Agosteo e Vignolini; Genta, Uìconno e Figliola; Ardiri, Perszzolo, Pantani, Scarabello e Marchioniicsclii. AEBITBO: Barlassina, di Novara. Il Genova allineava la sua prima squadra al completo. La Lazio, viceversa, presentava una formazione mancante di ben cinque titolari. Questo atteggiamento della società romana, che sapeva di aperta rinunzia alla Coppa, doveva trovare conferma nel contegno della squadra nel corso dell'incontro. Non che i gìuocatori laziali non facessero il loro dovere; ma v'è modo e modo di giuocare, precisamente come vi sono cento sfumature dell'impegno che si può mettere nell'adempimento delle proprie mansioni. Gli atleti in maglia azzurra fecero onestamente dover loro in campo, ma era lo spirito che era smobilitato, e nel giuoco del caldo quando la volontà non è tesa, il lavom è difficile che renda. Evidentemente, la Lazio è allettata dagli onori e dagli utili del Campionato, al quale, forte della sua attuale posiziona, punta con decisione. Questa, chiamiamola cosi, visione delle cose da parte della Lazio, meritava un largo accenno per la influenza preponderante che essa ebbe sull'incontro e sul suo esito. Sul risultato non vi fu, mai'il minimo dubbio. Ancora non erano passati due minuti dal calcio d'inizio che già un pallone doveva essere raccolto nella rete degli ospiti: passaggio di' Marchionneschi, tocco finale di Perazzolo, da pochi passi. Una diecina di minuti appresso, il vantaggio era salito a due punti, per via di un tiro di Arcari che, colpito il palo, deviava in rete, dopo una combinazione Perazzolo-Pantani. Pallida reazione della Lazio verso la fine del tempo. Quando gli ospiti perdettero la loro ala sinistra, Costa, per grave fenta riportata a seguito di urto con Agosteo, allora la gara potè decisamente considerarsi chiusa ai fini del risultato. Essa non conservò interesse che per il comportamento del Genova, in netto periodo di ripresa. Al secondo tempo la Lazio ricomparve con ideci uomini soli, ed il Genova continuò la serie delle sue reti: una al 32' minuto con Pantani, due al 39' ed al 41' minuto con Perazzolo. Un cinque a zero netto, che non merita affatto una deacri zione minuta, dopo quello che si è detto. Sorte disgraziata per una squa dra che era venuta per... riservar si e tenere sane le ossa per altre lotte, si doveva apprendere più tardi che il laziale Costa aveva riportato nell'urto con Agosteo la frattura del perone sinistro. Im Lazio ha finito per perdere un uomo in un incontro che era venuta per non disputare, o per disputare per puro onore della firma. Il Genova attuale è molto più forte del Genova di due mesi fa. La difesa è salda, la linea media na duttile, e l'attacco ha buone idee: Pantani stesso è migliorato, Il secondo degli incontri in prò gromma fu disputato con ben al tro spirito. Come dice la formasione dalle due squadre, ambi i contendenti facevano sul serio. BOLOGNA : Ceresoll ; Fiorini e Fagotto: Montcsanto, Andreolo e Corsi; Biavati, Sansone, Busoni, Maini e He- Buzzoni. SAMPIERDARENESE: Profumo; Borimi e Rigotti; Tortarolo, BaUfstoni e Malatesta; Mascheroni, Susini, Cappellini, Spivach e Blagini. ARBITRO: Mattea, di Torino. Occasioni mancate Il Bologna aveva, come detto, intenzioni serissime, e se j suoi ut taccanti avessero mostrato un po' di precisione davanti alla porla, almeno al risultato pari si sarebbe giunti. Ma la cosa avrebbe por tato allo svolgimento di tempi supplementari, il che sarebbe ve ramente stato un po' troppo, nella giornata. D'altra parte, se si guarda alle occasioni di segnare che si presentarono in questo incontro, occorre dire che, se esse fossero state tutte raccolte, si sarebbe raggiunto un punteggio addirittura monumentale: qualche cosa come iti a sei, u sette a sette. pppsdnM gNel primo tempo, Spivach col pallone nei piedi a due passi dalla porta, sciupò l'occasione; nella ripresa, Biagini con un colpo di testa, quasi sotto il palo trasversale deviò a lato. Più tardi uno scivolone di Biagini fece mancare ancora un'occasione a porta semivuota. E Maini, Busoni, Reguzzoni, Sansone, Biavati, tutti cinque, cioè, gli attaccanti bolognesi si resero colpevoli, specialmente nella ripresa, di madornali errori in situazioni favorevolissime. A citarle tutte le occasioni che avrebbero potuto o dovuto avere per conclusione un pallone in rete a favore di una o dell'altra, squadra, occorrerebbe una descrizione minuta dell'incontro. Il quale fu disputato con grande decisione ed energia, in qualche momento anche con durezza. Ne sa qualche cosa il sampierdarenese Rigotti, che dovette nell'ultimo quarto d'ora, a seguito di un urto con Andreolo, rifugiarsi a fare da comparsa all'ala sinistra. Di tutte le situazioni degne dì successo che si presentarono nell'incontro, la sola ad essere sfruttata fu quella di Spivach. Al 7° minuto, un'avanzata ed un successivo centro di Mascheroni trova in imbarazzo la difesa bolognese, e provoca una piccola mischia, che Spivach improvvisamente risolve con un tiro alto verso il lontano angolo della rete. Ceresoll si distende in tutta la sua lunghezza per giungere fino al pallone, ma la precisione del tiro è tale che egli non vi arriva. La prima parte dell'incontro vede il predominio della Sampierdarenese. Una Sampierdarenese in/ìnitamente più vivace, attira ed intraprendente che tre giorni or sono, in campo proprio, contro il Torino. Poi, il Bologna va alla riscossa, ed allora è la volta della difesa dei liguri di vedersela brutta. Soltanto una parata miracola sa di Profumo su tiro di Reguzzoni, a qualche minuto dal riposo, impedisce che si giunga alla ripresa a punti pari. Il Bologna giuoca con maggior vigoria nel secondo tempo ed insiste a lungo all'attacco. Ma giuoco troppo chiuso, troppo stretto e si fa regolarmente imbottigliare in area di rigore dalla difesa sampierdarenese. I liguri, viceversa, impostano più praticamente le loro discese, poggiando prevalentemente sulle ali. Le situazioni da rete fioccano per l'una e l'altra squadra. Gli ultimi dieci minuti1 vedono un « serrate » energico e nutrito degli ospiti. Due, tre volte, il pareggio pare raggiunto, e sempre esso viene mancato per precipitazione. Il Bologna, campirne e capolista, deve riconoscersi vinto in regime di Coppa. Cattiva giornata per gli attaccanti del Bologna, ma buona partita dei terzini e dei mediani, in particolare di Andreolo, che fu continuativo come mai finora. La Sampierdarenese di oggi vale il doppio di quella che giuoco contro i granata domenica. Particolarmente l'attacco è comparso oggi sotto miglior luce, con un MginenaSaped'roFrratetàsolotanè Ilncociteb1g43hntohazsicozal'ccorcsfrappppLpaavotlatasela(2vcean(311popadrniIl mimdone10sopo Mascheroni veloce e buon palleggiatore, e due mezze ali giudiziose nella impostazione del giuoco. Conseguenza delia densa giornata calcistica ligure: Genova, e Sampicrdarena sono classificate per gli ottavi di finale della Coppa d'Italia. . Vittorio Pozzo •j. : ..■ TORINO-NOVARA: j. : ..■ Scansetti è in allarmi sulla sua porta: una acala d'ucmlnl è sospesa In aria nel tentativo di colpire la palla di testa. Ma II miglior tempista è Morneia.