LA PRATICA DEL "NON INTERVENTO,, nella Francia di Blum di Concetto Pettinato

LA PRATICA DEL "NON INTERVENTO,, nella Francia di Blum LA PRATICA DEL "NON INTERVENTO,, nella Francia di Blum Sconcertanti rivelazioni sul rifornimento di materiale bellico ai rossi spagnoli i d Parigi, 1 notte. La protesta di Delbos presso le autorità di Valenza per l'attacco da parte di un aeroplano governativo spagnolo a un apparecchio francese; attacco nel quale trovò la morte il corrispondente di Paris Soir, viene ampiamente sfruttata dagli organi ministeriali per creare l'impressione che il Governo di Parigi non abbia due pesi e due misure, ma agisca imparzialmente nei riguardi di entrambi gli avversari alle prese. Le autorità di Valenza non hanno ancora risposto, e si ignora se il risultato della protesta sarà o no la concessione di una indennità alla famiglia della vittima; ma quello che sembra evidente fin da ora è che l'incidente in questione non avrà il menomo influsso sull'andamento dei rapporti effettivi tra la Francia di Blum e la Spagna rossa. Le forniture di armi continuano come in passato, e se talora il governo si avvale delle recenti leggi sulla stampa per chiudere la bocca al giornalisti di opposizione, come è avvenuto col De Kerillis, più spesso la reazione ufficiale brilla per la propria assenza. Un inviato speciale dell'Jntransigeant, invia dalla frontiera spagnola indicazioni eloquenti sulla intensità del traffico in corso, quasi apertamente, ai vari passi e alle stazioni ferroviarie della zo na pireneica. Non si tratta di novità, poiché già a molte riprese abbiamo avuto da occuparci di rivelazioni del genere, ma Tinte ressante è notare come il traffico continui più che mai intenso no nostante le pratiche pendenti presso le varie Cancellerie per la intensificazione del controllo. In base a dichiarazioni degli stessi doganieri della stazione di Cerbera, Vlntransigeant ha potuto accertare che il materiale bellico destinato ai rossi, passa a vagoni interi muniti di fogli di via regolari, come la merce più innocente. Quando i fogli di via, per caso, non siano in regola e i doganieri siano costretti a opporsi al passaggio dei vagoni, il materiale retrocede e varca la frontiera in autocarri a Perthuis, a Bourg Madame, a Livia, o altrove. I due grossi autoveicoli regalati al « Frente » popolare dagli operai delle fabbriche Billancourt, recanti rispettivamente il numero di matricola « 83-42 R. K. 5 » e « 83-43 R. K. 5 » passano il confine quasi tutti i giorni trasportando tonnellate e tonnellate di munizioni. Oltre a questi mastodonti del contrabbando stradale esiste una moltitudine di vetture private di portata ordinaria, anch'esse adibite al trasporto del materiale da guerra. Ma è lecito parlare di contrabbando a proposito di spedizioni effettuate regolarmente e sulle quali i doganieri hanno l'ordine di non esercitare controllo di sorta? Lo Intransigeant non cava, da quanto precede, nessuna conclusione ma è chiaro che la conclusione il lettore la può trovare da sè. In tali condizioni quale senso attribuire alle voci circolanti a Parigi, secondo cui la Francia e la Inghilterra potrebbero quanto prima decidersi ad attuare da sole il blocco navale delle coste spagnole? E' ammissibile riconoscere come legittimo il blocco marittimo, quando, per la via di terrai rossi di Barcellona e di Valenza ricevono indisturbati dalla Francia, tutto ciò di cui abbisognano?Circa le intese franco-russe, che hanno condotto all'attuale situazione, .un ebdomadario di opposizione pubblica interessanti particolari, togliendoli dal testo di un accordo stipulato a Mosca neglultimi giorni dello scorso settembre, durante il viaggio di Thorez alla capitale sovietica. Il partito comunista francese, congruamente sovvenzionato dal Komintern, ssarebbe obbligato a fornire 20 mila combattenti a un corpo di truppe internazionali, a quell'epoca da creare e oggi già creato e in funzione sul fronte spagnuolo. Un'organizzazione speciale provvede agli acquisti e alle spedizioni dmateriale bellico in base agli or dini ricevuti da una commissione risiedente a Malaga, e formata da tali Tracos, Martinez, Nufios e Miclas. Per ogni volontario reclutato, il Komintern versa al partito comunista francese la somma di 500 franchi. In vista di una eventuale azione rivoluzionaria comune franco-spagnuola, il partito comunista francese preleverà a proprio vantaggio una specie di ritenuta tanto sugli effettivi quanto sul materiale raccolto. Questa ritenuta rappresenta il trenta per cento per le armi e munizioni, e l'ottanta per cento per i combattenti. Le armi trattenute in Francia vengono depositate in appositi ma gazzini a Perpignano, Bordeaux, Tolosa, Avignone e Lione. I combattenti sono reclutati da 46 centri, di cui i principali si trovano aParigi, Bagnolet, Gentilly, Pantin, Tolone e Marsiglia, restando a disposizione del rispettivo centro. Secondo l'ebdomadario in questione, sino al 1° dicembre le reclute fatte da tali centri sarebbero state 12 mila, quanto a dire che l'operazione avrebbe fatto entrare nelle casse del partito comunista francese 6 milioni di franchi, a titolo di sensalia. Le notizie che precedono susciterebbero in un altro paese enorme impressione; ma la Francia è ormai abituata a rivelazioni di questo genere, e il pubblico si mantiene apatico, nonostante gli avvertimenti che gli vengono prodigati. Su dieci francesi, otto, almeno, sono persuasi che, qualora volessero passare all'azione, i comunisti si romperebbero i denti contro l'esercito e contro U buon senso nazionale. Il che può anche corrispondere al vero. Ma altro è la Francia e altro la Spagna. Applicata alla Spagna, la teoria del lasciar fare abbiamo già visto dove conduce. Pretendere che tutte le potenze l'adottino sotto il pretesto della neutralità, sarebbe come chiedere l'impossibile. Concetto Pettinato. d

Persone citate: Blum, Delbos, Gentilly, Lione, Martinez, Thorez, Tolosa