LA VALOROSA SQUADRA ITALIANA piegata dalla tedesca per 6-3

LA VALOROSA SQUADRA ITALIANA piegata dalla tedesca per 6-3 L'incontro Internationale di rugby all'Arena LA VALOROSA SQUADRA ITALIANA piegata dalla tedesca per 6-3 Milano, 1 notte. La nazionale germanica di ugby, possente e quadrata, ha aggiunto oggi d'autorità, tra la ebbia fitta dell'Arena, la « meta » ecisiva dopo aver chiuso In vanaggio U primo tempo ed essere tata acciuffata all'inizio della riresa. Visibilità impossibile La nazionale germanica, attraerso lo svolgimento dell'Incontro, a mostrato ai superare gli azzur nel gioco d'assieme e nell'efficaa delle mischie, ma tale superiotà deve rispecchiare più la situaone attuale del due « quindici » elezionati che non un effettivo diario di forze e di possibilità. L'Inontro odierno è stato per gl'itaani prova di precampionato, e enché la preparazione sia stata urata con scrupolosità, molti fatori contrari hanno ostacolato i ecnici nella scelta dei giocatori e ella formazione definitiva. Basteà accennare che l'avariti Tagliaue è stato cercato affannosamene al suo domicilio dopo la mezzaotte scorsa onde poter sostituire febbricitante Fattori, per far omprendere a quali ripieghi si è ovuto ricorrere all'ultimo momento, dopo che le forzate defeioni di Agosti, Barutta, Ceninari I, De Ancella ecc. avevano già messo a dura prova la buona voontà degli esperti. Se l'opera di formazione della uadra Italiana è stata contra,ta fino all'ultimo, anche l'awenento ha trovato nella nebbia elemento avverso che ha diradao il pubblico e sopito gli entu tìasmi. Gli spettatori — un fflt liaio circa — hanno potuto se' uire discretamente il gioco per uona parte del primo tempo, ma oi, nella ripresa, la visibilità si è esa impossìbile e anche l'annun'itore dedicato alla spiegazione Ile fasi più caratteristiche ha ivuto tacere. Il gruppo dei gio tori attratto dal pallone oblun » scompariva dietro la cortina di ebbia per minuti e minuti, dano l'impressione che il campo si osse fatto deserto, poi all'improvsl vedevano sbucare le ombre ti dei giocatori a seconda del la distanza o delle fugaci schiarite, con quale vantaggio per la continuità dell'osservazione ò facile immaginare. Tuttavia 11 primo tempo, risparmiato in gran parte dalla nebbia che però cominciava già a calare fitta, è valso a dimostrare le qualità e 1 difetti delle due squadre determinando il distacco notevole che la fine dell'incontro doveva poi rispettare. E se nella ripresa, stando alle alternative viste, intraviste o intuite, il gioco si è fatto più aperto e movimentato con maggior rispetto dell'ordine e della assegnazione del compiti, ben poco si è potuto vedere. Le tre « mete » La nazionale germanica col braccio teso nel saluto romano e la nazionale Irrigidita sull'« attenti » hanno ascoltato tra il silenzio del pubblico tutto in piedi e a capo scoperto i quattro inni dèlie due nazioni, poi 1 tedeschi hanno offerto un mazzo di fiori ricambiato dagli italiani con un vistoso panettone. Fin dall'Inizio i bianchi si sono rivelati più impegnati e decisi nelle mischie, mentre gl'italiani hanno mostrata di trascurarle abbassandosi tardi o alla spicciolata. Gradualmente il gioco tedesco ha preso quoti e la metà campo degli azzurri è stata spesso invasa e minacciata. Al 23° minuto la superiorità de- §li ospiti si è concretata in moo entusiasmante. Su fallo laterale, l tedeschi sono stati pronti a rovesciare il gioco da destra a sinistra. Il pallone è passato abilmente da un giocatore all'altro finché è scomparso tra la nebbia, ma l'urlo del popolari ha segnalato il primo successo della giornata. Era stato DUnhaupt (tre quarti ala sinistra) a segnare la « mèta » inaugurale che non veniva poi trasformata. La prima mèta è valsa a donare brio e fiducia alla squadra germanica, che si è brillantemente distesa in azioni perfette, ma l'efficace difesa degli italiani ha impedito che lo scarto si aggravasse. Il primo tempo si è chiuso cosi col punteggio di 3 a zero a favore dei tedeschi. e a e e e a , n n l e i i i i n o , a i e e . - i a mpeoeglazzurri ha però ristabilito le sorti della gara al 4° minuto della ripresa. Contrattacco dell'estremo Zoffoli; Re Gai-bagnati ha fermato quasi sulla linea e ha passato a Campagna; subito la linea dei tre quarti si è snodata con bella apertura di gioco e Vinci m ha ottenuto il pareggio. Anche questa volta mèta non trasformata. Poi... nebbia densa, impenetrabile. Si è giocato con bella alternativa da una parte all'altra, intuendo più che intrawedendo gli spostamenti del gioco. Poi si sono vedute le squadre schierarsi nella formazione di partenza col pallone al centro: i tedeschi avevano segnato la meta decisiva anch'essa non trasformata, al 20° minuto per merito di HUbsch (tre quarti ala destra). Gl'inni nazionali tedeschi e l'applauso degli spettatori superstiti, (oltre la nebbia c'era la tem peratura sotto zero) hanno accol lo infine la netta e meritata vittoria della compagine germanica, stanca ma raggiante. Hanno assistito all'incontro 11 generale Vaccaro e il Segretario Federale. Italia: Zoffoli, Cazzlnl, Maffioli, Vinci IV, Vinci in, Campagna Caccia Dominioni, Re Garbagnati Visentin, Sgorbati, Bertolotto, Albontco, Crespi, Bottonelli, Tagliabue. Germania: Schwauenberg, HUbsch, Jsemberg, Fyre, DUnhaupt, Loos, Hanning, Oppumann, W. Pfisterer, Thiesls, Rocker, B. Pfisterer, Metzger, Wehrmann, Derleh. Arbitro: Mailhan (Francia).

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Milano