UNA PROPOSTA

UNA PROPOSTA GIORNO PER GIORNO CICLISMO UNA PROPOSTA Torno ancora eul campionato del mondo degli stayers; non per criticare uomini e cose responsabili del furto perpetrato ad Amsterdam ai danni di Severgnini (che, ormai, quello scandalo è definitivamente e ignobilmente morto e sepolto) ma per entrare in merito alla riforma della disputa di quel titolo. Al congresso di Zurigo il presidente dell'U.C.I. ha proposto di nulla cambiare circa le iscrizioni e le eliminatorie e di introdurre questa sola novità: eliminare al 25°, 50° e 75° chilometro della finale il corridore che si trovi in ultima posizione, in modo che nei 25 chilometri finali siano di fronte solo due uomini. Ho già detto e spiegato altra volta come e perchè il rimedio potrebbe essere peggiore del male. La proposta Burgi, del resto, non ha trovato buona stampa neppure in Francia e ora anche dalla Germania si levano voci unanimi che definiscono la novità come antisportiva. E tale è, in realtà, una formula che trasforma una corsa di 100 chilometri in una di 25 o di 50 o di 75 per chi ha la disgrazia di partire in coda o vuole, come ha diritto, svolgere una tattica alla distanza. Ho studiato a lungo questo problema e mi sono convinto che una formula senza inconvenienti non esiste: che, cioè, sia tecnica e sportiva e, nello stesso tempo, eviti il pericolo di intese, non porti via troppo tempo, sia spettacolare, cioè, redditizia. Si tratta, quindi, di scegliere la formula che di inconvenienti ne offre meno. Una, non dico addirittura la migliore, potrebbe essere questa: fare disputare due finali, con ordine di partenza inverso e a somma di tempi. E' vero che essa richiederebbe un giorno di più, ma, in compenso, darebbe modo di fare due incassi, coi quali si potrebbero certo pagare le maggiori spose dei concorrenti. Dal lato sportivo, poi, questi si verrebbero a trovare,'nel complesso delle due prove, in condizioni di parità. Inoltre, tutti, anche chi è In testa, sarebbero spinti a maggiore impegno e combattività. Infine, le intese sarebbero rese, se non impossibili, meno facili. A renderle ancor più difficili non c'è, a mio avviso, che un mezzo: abolire il terzetto dei commissari e sostituirlo con un giudice unico, munito di pieni poteri, da estrarsi a sorte all'ultimo momento in una terna di quelle poche persone Indicate dal congresso che diano il maggiore affidamento di esperienza, imparzialità ed energia; applicazione, cioè, di unicità di criteri e di responsabilità; applicazione, mi pare, essenzialmente fascista. Per questo, non per egoistico senso di paternità, mi permetto avanzare la proposta all'esame dei nostri delegati in seno all'I'.CI. perchè, se la credono degna, cerchino di condurla in porto. Abi Ambrosini

Persone citate: Burgi, Severgnini

Luoghi citati: Amsterdam, Francia, Germania, Zurigo