TURIELLO batte ai punti WOUTERS e conquista all'Italia il terzo titolo europeo Dejana, Casadei e Anniballi completano il nostro trionfo

TURIELLO batte ai punti WOUTERS e conquista all'Italia il terzo titolo europeo Dejana, Casadei e Anniballi completano il nostro trionfo Al Palazzo dello sport : 7 mila spettatori; 123 mila lire d'incasso TURIELLO batte ai punti WOUTERS e conquista all'Italia il terzo titolo europeo Dejana, Casadei e Anniballi completano il nostro trionfo (Dal nostro inviato) ' Milano, 26 dicembre. La riunione di oggi al Palazzo dello Sport ha segnato la ripresa ■in grande stile delle manifestazioni pugilistiche di eccezione. L'immenso salone era gremito in ogni ordine di posti e, cosa meno bella ma sintomatica, le porte furono a un certo punto forzate e i ■ posti intorno al quadrato occupati da schiere di invasori. Settemila spettatori paganti e J2S ?>n'!a lire di incusso confermano che la riunione era stata bene organizzata e sentita dal pubblico come ai tempi memorabili del povero Carpegna. Anclie il dott. Rossi deve esser lieto del risultato che ha premiato i suoi sforzi e ha dato modo a un pugnatore italiano di conquistare brillantemente un terzo titolo di campione di Europa da unire degnissimamente a quelli conquistaU da, Spoldi e Urbinati. Programma scelto Tutti gli incontri, del resto, si sono chiusi con verdetti favorevoli agli italiani e ciò malgrado che i belgi, come è apprezzata loro consuetudine, abbiano anche stavolta presentato un quartetto di atleti dotati di ottima fenica e di grande combattività. Il pubblico, fra il quale erano numerose le autorità politiche e sportive, si è appassionato ai combattimenti dal primo all'ultimo e questo ottimo risultato sarà, speriamo, di sprone agli organizzatori per apprestare nuove riunioni, tali da rialzare durevolmente il prestigio del pugilato nazionale. Aperse la grande riunione il combattimento fra il giovane massimo Anniballi e il belga Goffaut. Questi, dotato di buona tecnica, rtii-scl per quattro riprese a mandare a vuoto i colpi violenti, ma non troppo veloci del romano. Ma alla quinta ripresa si lasciò sorprendere e una violenta scarica lo mise in difficoltà. Anche nell'ultima il belga dovette difendersi strettamente e non senza passare qualche momento critico dall'offensiva irruente di Anniballi. A sua difesa va detto che la differenza di peso era maggiore di quella annunziata e raggiungeva quasi dieci chili. Anniballi mostrò ■una buona scuola, sebbene per ora manchi di coordinazione nelle azioni e sia primitivo nel corpo a corpo. Ma le doti fisiche, la giovinezza e una certa decisione ed iniziativa, non troppo frequenti in un peso masshno, lasciano sperare ulteriori progressi. Assai gustato fu l'incontro Dejana-De Ridder: chiaro, estetico, correttissimo. Il « mastino » sordo, con i suoi niuscoli da lottatole, dovette aff-ontare un avversario giovane, agilissimo, tecnico, mobile, abile in difesa e combattivo. Se De Ridder avesse una forza di pugno proporzionata alle altre doti, sarebbe un uomo pericoloso per chiunque in Europa. Con la sua guardia chiusa e attenta alla Petit Biquet, seppe per molto tempo eludere gli attacchi rudi e decisi del sardo. Dejana attaccò quasi sempre di sinistro facendo partire il destro con traiettorie brevi, ma fulminee. Ma non troppo frequentemente. Più volte 10 abbiamo visto trattenere un colpo già scagliato per non colpire 11 cranio del belga. Questo dimostra che le sue mani non sono ancora perfettamente guarite. Ma il campione ha combattuto in modo sobrio e positivo; ha attaccato decisamente e il suo pugno si è fatto sentire. Alla fine De Ridder, applaudito, ha alzato cavallerescamente il braccio all'avversario. Bel combattente il giovane belga e destinato a far strada. Meno soddisfacente la prova di Casadei, sebbene la vittoria dell'italiano sia stata indiscutibile. Chartier, apparso un poco « suonato », ha lasciato passare le prime sfuriate di Casadei e ha rispo- NCITORE i o o i i o e e i i il t. a, a a o i e i a ò a e a n o, o, r i n sto quando gli e stato possibile con serie al corpo e sventole al viso ben portate, tempestive, sebbene poco efficaci. Casadei, favorito dall'allungo e dalla maggiore freschezza, ha colpito spesso, ma il belga ha incassato con discreta disinvoltura; ed infine l'incontro ha avuto fasi caotiche ed episodi un po' scorretti; comunque, la vittoria di Casadei era chiara. Trionfo dell'intelligenza La folla ha seguito il combattimento con interesse crescente, mentre si acuiva l'attesa per l'apparizione dei protagonisti della riunione. Dopo lunghe cerimonie preliminari, il quadrato si sgombra dei fotografi e dei secondi; intanto Orlandi, applaudito, è andato a stringere la mano ai due suoi ex-avversari. Wouters è calmo, anzi freddo, e gira attorno uno sguardo indifferente. Turiello, invece, nel suo angolo ha la faccia contratta e i tic nervosi dei giorni di grande irrequietezza; ballonzola sulle gambe come per scaricare i nervi e non può star fermo. Al segnale, scatta all'attacco e, dopo qualche finta, colpisce energicamente con un destro e un sinistro. Poi si aggrappa e ostacola la reazione del belga. L'arbitro Nicod ha molto da fare per dominare i due avversari e specialmente Turiello che tiene e dà testate. Tuttavia la ripresa è sua. Anche nella seconda è Turiello che attacca, ma in modo un po' faragginoso, tanto che il belga non stenta a difendersi e risponde efficacemente allo stomaco. Nella terza il nervosismo di Turiello si accentua. I due avversari fanno uso di spinte, di testate, 'di legamento delle braccia. L'arbitro ferma la battaglia e ammonisce giustamente ambedue i riuaii. La quarta ripresa è a vantaggio di Wouters, che mette a segno corti ed efficaci montanti e diretti di destro mantenendo una calma esemplare. Il pubblico, deluso,, tace e teme. Nella quinta Turiello comincia a dominarsi e a studiare con calma l'avversario. Le sue schivate diventano meno larghe e le lunghe braccia del belga ai agitano più spesso a vuoto. Ma è nella sesta che Turiello, ripreso il dominio di se stesso, sfoggia la sua classe incomparabile. Con una velocità felina e una scelta di tempo mira- bile schiva i pur veloci colpi di Wouters e rientra con precisione. E' una vera girandola di pugni che si abbatte sul viso e sui fianchi del belga. Tutti sono in piedi e urlano il loro entusiasmo. Da qui alla fine, salvo tre riprese puri, tutte le altre sono di Turiello, che dà una meravigliosa esibizione della sua arte. Batte il belga in velocità, mobilità, intuizione, varietà, intelligenza, tattica. Wouters appare in certi momenti scorato davanti ad un bersaglio quasi sempre inafferrabile. I suoi colpi, sempre forti, partono con minore decisione; in qualche istante, di fronte ad una serie di schivate spettacolose, questo uomo, che è innegabilmente un grande campione, appare un principiante; questo giovane, che contava sulle (/dindio» riprese, appare più affaticato dell'anziano, che pure è stato quasi costantemente un'attacco. Dopo la sesta ripresa, che ha visto cambiare totalmente la situazione, la decimai la tredicesima e la quattordicesima sono nettamente a suo sfavore. Anche i secondi e gli altri puailatori nei loro angolo sono ammutoliti e qualcuno guarda con stupefazione l'indiavolato italiano, che pare inafferrabile ed intangibile. Alla fine o nessuno dubita del verdetto. Una ovazione clamorosa saluta Turiello, mentre gli inni sono ascoltali in piedi dalla folla entusiasta. Abbiamo un altro cumpione di Europa, indiscutibile, come Spoldi ed Urbinati. Turiello ha demolito la superba sicurezza del fortissimo avversario ed ha lampantemente dimostrato, pur con i suoi nervi eccitabili di puro sangue, come coll'intelligenza ed il coraggio si nobiliti il più virile degli sport. Erano presenti, tra le altre autorità, S. A. R. il Duca di Bergamo, il Federale, Vito Mussolini e il Segretario della F. P. I. Goffredo Barbacci l risultati Anniballi (kg. 87) batte Goffaut (kg. 80) ai punti in 6 riprese; Dejana (kg. 67,700) batte De Ridder (kg. 65,900) ai punti in 8 riprese; Casadei (kg. 72,550) batte Charlier (kg. 71) ai punti in 8 riprese. Saverio Turiello (kg. 65,500) batte Felice Wouters (kg. 65,600) ai punti in 15 riprese. Direttore di combattimento, Nicod (Svizzera). Giudici: Anselmo Villa (Italia) e VanUerstappen (Belgio). IL VINCITORE

Luoghi citati: Belgio, Bergamo, Europa, Italia, Milano, Svizzera